In occasione dell’ultima Biennale Internazionale dell’Antiquariato BIAF, la Galleria dell’Accademia di Firenze ha acquistato (650.00 euro) un crocifisso dipinto risalente al primo quarto del Quattordicesimo secolo noto come Crocifisso Corsi ammirabile da ieri al piano terra, accanto alle opere pittoriche dei massimi artisti fiorentini attivi tra Duecento e Trecento.
Il Crocifisso Corsi, una tempera su tavola arrivata alla Galleria – tramite l’antiquario Fabrizio Moretti – in un buono stato di conservazione, anche se mancante di alcune parti come i terminali laterali e il braccio superiore con la relativa cimasa. Si presume vi fosse raffigurato un Pellicano mistico, nell’atto di nutrire i piccoli col suo sangue, allegoria di Cristo, morto per la redenzione dell’umanità.
Il terminale sinistro, con l’effigie della Vergine dolente, è stato identificato negli anni Ottanta da Milan Boskovits in una raccolta privata e, anche se in cattive condizioni, questo elemento ha consentito una parziale ricostruzione dell’opera.

Il museo ha sottoposto il dipinto a intervento di anossia, operazione necessaria per tutelare ed evitare attacchi di tarli. La buona condizione degli strati pittorici ha permesso di documentare i peculiari dettagli tecnici, come la rara qualità del cinabro velato a lacca rossa in rilievo, le raffinate bordure del perizoma in oro, il decoro del tabellone in lamina d’argento.
La pittura è stesa a velature su un disegno ombreggiato: la tempera all’uovo è talmente sottile e delicata da far emergere lungo il corpo di Cristo le lamine argentee sottostanti. Il tabellone è decorato con un motivo con elementi ad intreccio, piuttosto diffuso in ambito fiorentino nel primo Trecento, che appare di fonte squisitamente giottesca. Il Crocifisso Corsi costituisce un documento ulteriore della straordinaria articolazione e vitalità creativa del panorama fiorentino degli inizi del Trecento.
L’attribuzione al Maestro del Crocifisso Corsi si deve a Richard Offner che, nel 1931, lo definì «un pittore dal talento drammatico», formatosi a stretto contatto con il Maestro della Santa Cecilia. Il Crocifisso proveniva dalla ricca raccolta che l’ingegnere Arnaldo Corsi lasciò al Comune di Firenze nel 1938. Dal 1952 lo troviamo sul mercato antiquario e da allora è passato nelle mani di diverse proprietà, fu annesso a varie collezioni private tra il capoluogo toscano, Milano e Venezia.
Grazie a questa attribuzione venne identificata, come dello stesso autore, un’altra croce dipinta conservata sempre alla Galleria dell’Accademia di Firenze, molto affine sotto tanti punti. Un’opera di dimensioni più grandi che, fino al 1782, si trovava nella Chiesa di San Pier Scheraggio a Firenze. L’opera era situata nel percorso espositivo della Galleria e pubblicata nei cataloghi scientifici delle raccolte del museo. Nel 2019 fu trasferita nelle Gallerie degli Uffizi.

Dettagli

Didascalia immagine

Crocifisso Corsi
tempera su tavola
152×128 cm.
foto © Serge Dominge
courtesy Galleria dell’Accademia, Firenze

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Galleria dell'Accademia - Via Ricasoli, 58/60 - Firenze
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