Con l’inizio del nuovo anno, apre alle visite su appuntamento lo studio di Sauro Cavallini, scultore spezzino di nascita, ma fiesolano d’adozione, scomparso il 28 luglio 2016, all’età di 89 anni, e la cui opera più famosa, il Monumento alla vita, campeggia a Strasburgo, davanti al Palazzo del Consiglio d’Europa.
Lo studio dove l’artista aveva scelto di vivere e lavorare custodisce circa 300 opere di scultura, pittura e grafica che riassumono la sua parabola artistica lungo i decenni e attraverso un’evoluzione che l’ha portato a progettare e creare opere di grande suggestione, oggi ammirabili in diversi luoghi d’Europa e d’Italia. Inoltre, attraverso una stagione di eventi, anche espositivi, il nascente “Centro Studi Cavallini” opererà per valorizzare l’opera dell’artista tenendone viva la memoria.
1 sauro cavallini monumento alla pace di firenze
Artista attivo per oltre mezzo secolo, Sauro Cavallini ha sempre mostrato una personalità eclettica, confrontandosi con diverse forme di espressione e riuscendo sempre a ottenere risultati eccellenti, che gli sono valsi una serie infinita di riconoscimenti, commissioni di grande rilievo, nonché il privilegio di donare le sue opere a personaggi di elevato spessore, primo tra tutti Papa Wojtyla.
Nella casa-studio di Cavallini è possibile anche ammirare alcune grandi sculture collocate nel parco, mentre all’interno della villa, su vari livelli, è tutto un susseguirsi di bronzi e bronzetti di varia dimensione e di opere di grafica, in grandissima parte inedite; le sculture sono tutte fusioni a cera persa realizzate tra la metà degli anni Sessanta del Novecento e i primi anni Duemila – (tra le quali una bellissima testa-autoritratto), dove spiccano i modelli preparatori in scala delle opere finite di grande dimensione che oggi sono collocate sia in Italia, sia all’estero.
3 sauro cavallini monumento alla fraternita montecarlo
Le opere di grafica invece sono composte in larga parte da disegni a matita rossa (sanguigna) dove il concetto della linea spadroneggia e da più di un centinaio di dipinti realizzati nell’ultima parte della sua vita assolutamente inediti che accompagnano il percorso nello Studio Cavallini intervallando le sculture in bronzo montate su pesanti sostegni e basi in plexiglass. Di notevole suggestione sono anche i due monumenti in bronzo di circa tre metri appartenenti alla collezione privata del Principato di Monaco, ovvero il Passo a Due che dagli inizi degli anni Novanta del Novecento si può ammirare nel giardino dedicato a Grace Kelly nel quartiere di Fointville e la scultura Fraternità che si trova dal 2000 davanti alla Stazione ferroviaria del Principato inaugurata dal Principe Ranieri III, suo figlio Alberto e dal Senatore a vita (ed ex-Presidente della Repubblica Italiana), Francesco Cossiga.
Senza dimenticare che nel 1963 la scultura raffigurante il Ritratto di Konrad Adenauer fu collocato nel Palazzo del Governo tedesco a Bonn.
In Italia le sue grandi sculture in bronzo sono visibili in varie città. A Genova troviamo il Monumento a Cristoforo Colombo (otto metri di altezza) realizzato per l’Expo e dedicato all’anniversario della scoperta dell’America; a Diano Marina, in provincia di Imperia è invece sistemato il Monumento ai Caduti della seconda guerra mondiale (alto circa due metri e mezzo).
4 sauro cavallini parco della casa studio
A Firenze le sue opere monumentali si possono ammirare in numerosi luoghi pubblici. Nel giardino di Piazza Ferrucci (il gruppo di cinque sculture dal titolo Fontana della maternità), presso la sede Rai della Toscana (Volo di gabbiani), al Palazzo degli Affari di piazza Adua (Monumento alla pace), a Villa Favard (Icaro) e presso la Basilica di San Miniato al Monte (Crocifissione).
Innumerevoli le presenze delle sue opere all’interno di collezioni private e di Istituti di Credito tra le quali ricordiamo solo alcune: il Cavallo Morente, La Ballerina, Passo a due, Ballerini, la Natura, l’Estensione e una Figura frontale.
5 sauro cavallini con papa giovanni paolo ii e il bozzetto del monumento alla pace
Nel parco del suo Studio sulla collina fiesolana inoltre si possono ammirare diverse sculture di grandi dimensioni tra le quali un monumentale David (alto quattro metri), accanto al quale lo stesso artista si volle far ritrarre, e la serie completa di passi di danza.
Giovanni Spadolini racconta l’artista con parole che stupiscono per la grande attualità: “il Monumento alla pace dello scultore Cavallini ha il valore di simbolo, di invito alla riflessione, in vista di una forma di convivenza che ancora non siamo riuscita a realizzare me che deve costituire il supremo obiettivo degli anni che ci attendono” – sia quelle di Mario Luzi: “Ritrovo nel Monumento alla pace di Cavallini la straripante esuberanza ritmica, che sembra faccia proliferare e torcersi svettando le forme. Quella fervida orgia plastica si placa e si ricompone, come deve, nella sospensione contemplativa del moto, ed è un singolare effetto, anzi il classico effetto della ‘idea’ e della sintesi, inseparabili dall’arte”.

Dettagli

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