Cari Bambini.
Voi vi diverte giocare a tombola? ci si annoia eh? eppure durante le feste sembra che non esistano altri giochi. Per questo oggi vi parlo di una mostra in corso a Treviso negli spazi Bomben (Fondazione Benetton Studi Ricerche) dal titolo “Lotterie, lotto, slot machines. L’azzardo del sorteggio: storia dei giochi di fortuna” curata da un professore universitario (Gherardo Ortalli, sorico, docente emerito dell’Università di Ca’ Foscari, responsabile scientifico del settore di studi e ricerche che la Fondazione dedica alla storia del gioco con la collaborazione internazionale di altri studiosi).
I vostri genitori possono stare tranquilli che non vi sto suggerendo i giochi d’azzardo, ma solo la loro storia (scrivo questo articolo insieme alla mia Mamma). E poi scusate, la prima attività che facciamo nella vita è giocare. «Il giocare è una necessità innata e fondamentale del vivere, come del resto dimostra la spontaneità del gioco e il suo ruolo formativo fin dalla prima infanzia» e io aggiungo, il problema non sono i bambini, ma certi adulti che esagerano.
Tornando alla mostra, leggo sempre nel comunicato stampa, che analizza in modo chiaro e coinvolgente un fenomeno che incide nella vita delle persone e delle società. Ingenuità e complessità del gioco sono elementi che si mescolano in molti modi.
E ancora: il combinarsi del gioco col denaro, la puntata, la sorte, la scommessa. In sostanza, il gioco d’azzardo è un aspetto che accompagna la vita delle società da sempre, sia pure in forme diverse e più o meno regolate. L’attualità della ludopatia (la malattia del gioco di denaro) è la prova dei problemi che possono nascere con pesanti conseguenze.
Guardando la televisione, appare chiaro che molti adulti tendono a polemizzare per qualsiasi cosa e, dalla piccola indagine che ho fatto personalmente fra gli adulti che conosco, la maggio parte pensano che il gioco è sempre d’azzardo o che il problema si sa ingradito negli ultimi dieci anni quando invece, l’invenzione dei dadi, come gioco di sorte, viene fatta risalire dalla cultura classica al tempo della guerra di Troia.
Il gioco di sorte, oltre all’azzardo, può essere divertente in tanti modi. Chi è che non ha mai giocato la data nascita al Superenalotto o non ha comprato un bigliettino a due euro per vincere un mega uovo pasquale di cioccolata?
La mostra di Treviso è per curiosi e racconta la soria, anche sociale, di tutto questo e importanti prestiti sono arrivati da collezioni italiane e straniere.come la grandiosa Estrazione del gioco del lotto in piazza San Marco, (capolavoro di Eugenio Bosa).
Sono arrivati anche documenti e giochi antichi dell’archivio della Lotteria Nazionale Belga di Bruxelles così come dalla Collezione Valvassori della Biblioteca Classense di Ravenna, dalla Collezione Alberto Milano, da quella del collezionista bolognese Silvio Berardi.
Particolare attenzione è stata data agli interessi di noi bambini e, da una stampa antica, è stata ricostruita l’illustrazione per scattare simpatiche foto.
Qui a destra ho chiesto di riportare il “Glossario giochi” con l’augurio che possa esservi utile per…evitare la tombolata!
Buon divertimento e buonissime vacanze.