Al Museo Nazionale Romano ha preso il via, lo scorso 8 dicembre, Depositi (ri)scoperti un progetto di valorizzazione, costituito da un ciclo di brevi esposizioni, volto a far conoscere al pubblico una grandissima quantità di opere solitamente custodite all’interno dei depositi. Sono migliaia i reperti rinvenuti nel corso di più di un secolo di vita del Museo che raccontano, non solo l’antichità di Roma, ma anche la storia della sua trasformazione e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale ad oggi.
Complesso monumentale unico al mondo per le sue dimensioni e per l’eccezionale stato di conservazione, le Terme di Diocleziano sono uno dei siti più emblematici della storia millenaria di Roma: erette nel IV secolo d.C., sono il più grande stabilimento termale mai costruito in epoca romana. Trasformate da Michelangelo, che vi realizzò la Basilica di S. Maria degli Angeli e il Convento dei Certosini, le Terme sono la sede del Museo Nazionale Romano fin dalla sua istituzione nel 1889.
La prima tappa è dedicata a “Ulisse” (proseguirà fino all’ 8 gennaio 2023) che, con la sua sete di conoscenza, incarna l’incapacità di arrendersi di fronte a un mondo inaccessibile. Viaggiatore per eccellenza, continuerà idealmente nel secondo momento espositivo dedicato a “gli altri” (14 gennaio – 19 febbraio 2023), approfondendo il rapporto tra gli antichi Romani e le altre culture. Una riflessione sul modo in cui gli antichi percepivano e rappresentavano popolazioni diverse tra stereotipi, diffidenza e curiosità.
L’attuale percorso espositivo inizia dal grande mosaico di Ulisse e le Sirene (da Quarto di Corzano, provincia di Rieti, II secolo d.C.), presentato in un suggestivo allestimento multimediale immersivo per il visitatore. Rappresentato nelle sue fattezze dalla testa di Ulisse in marmo greco (proveniente dal sepolcreto degli Statili, prima età imperiale): un uomo maturo, con chioma fluente e fitta barba, riconoscibile dal caratteristico copricapo, il pileus, suo comune attributo.
Numerose figure femminili ne consolidano il mito: la moglie Penelope (esposta una testa in marmo del II secolo d.C.).
La maga Circe (esposto un suo ritratto in marmo greco rinvenuto nel 1928 sul promontorio del Circeo).
Atena, la protettrice divina, rappresentata da un busto rinvenuto nel suburbio di Roma.
Per raccontare le avventure del re di Itaca e dei personaggi che gravitano intorno alla sua figura, sono inoltre esposti un sarcofago con raffigurazione di Achille tra le figlie di Nicomede (da Isola Sacra, seconda metà del II secolo d.C.) e un’urna con scena della contesa per le armi di Achille (proveniente da Ostia Antica, seconda metà del II secolo d.C.).
Sul sito istituzionale del Museo sono disponibili testi in linguaggio facilitato realizzati dal Servizio Educativo del MNR, specificatamente dedicati a persone con disabilità cognitiva e ai loro caregiver, per permettere la preparazione della visita.