Il Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, nell’ambito di Pitti Uomo, ha ospitato l’installazione “Transation” abiti disegnati dall’Intelligenza Artificiale generativa, tessuti che riproducono canzoni o che crescono da soli prima di riassorbirsi naturalmente nella terra, film e performance in una particolare espressione di come la riflessione della moda si leghi spontaneamente a quella dell’arte.

Interpreti del progetto un gruppo di otto studenti di Fashion Design selezionati dalle sedi del Gruppo IED e guidati da Lucy Orta, artista visiva inglese e Chair of Art and the Environment, University of the Arts London nota per il suo talento di unire disegno, scultura, tessile, fotografia, cinema, performance e di affrontare temi che riguardano il contemporaneo con un linguaggio innovativo di co-creazione.

L’installazione non lascia certo indifferenti anche perché, attraverso l’uso di materiali ed elementi formali ricorrenti, crea un campo comune dentro il quale “Transitions” è stato interpretato e i lavori degli otto autori – appena laureati o laureandi – dialogano e abitano lo spazio con un lavoro corale e allo stesso tempo personalissimo.

Intervistandoli spiegano con entusiasmo come hanno decodificato il termine transizione (inteso come momento di passaggio e di complessità che ogni cambiamento comporta) quindi, ogni transizione, è la conseguenza di una necessità di adattamento a una crisi che permette al contempo di progettare un futuro diverso.

Ogni transizione è un passaggio che ripensa le forme dell’umano dal punto di vista sociale, ecologico, tecnologico e mesi di lavoro in team hanno condotto alla realizzazione di un’installazione che lascia spazio all’individualità pur nella visione complessiva.

Inoltre, l’installazione amplia il terreno della moda includendo elementi performativi, disegni, immagini fotografiche e video dove gli autori si raccontano come futuri protagonisti attivi di un mondo che dovranno abitare.

I progetti quali strumenti attraverso cui esprimere i rispettivi punti di vista sui temi che più sentono urgenti del contemporaneo con un plauso all’Istituto degli Innocenti per l’attenzione a questi temi.

Da adolescente è sempre una piacevole sorpresa constatare quando i giovani vengono messi in condizione di esprimersi al meglio. Bravi.