“Avvicinarsi a Raffaello è una cosa facilissima:
e questo perché l’urbinate è autore di un’arte complessa
ma allo stesso tempo capace di comunicarsi a tutti.
La sua pittura è talmente meditata, ponderata, sublimata, contiene tanti e stratificati livelli di lettura
che ogni osservatore, dal più semplice al più colto,
ha la possibilità di ammirarla ed ammirarne aspetti e qualità diverse.
Raffaello è un artista per tutti”.
Marzia Faietti, curatrice della mostra
Salutiamo con gioia la mostra inaugurata dal Presidente Sergio Mattarella alle Scuderie del Quirinale, il progetto di punta del programma approvato dal Comitato Nazionale, presieduto da Antonio Paolucci, in occasione delle celebrazioni mondiali per il quinto centenario della scomparsa di Raffaello avvenuta a Roma il 6 aprile 1520.
Significativo come questo tributo nazionale, rivolto ai visitatori di tutto il mondo, abbia luogo nella città dove si spense a trentasette anni. Una morte inaspettata, prematura e grande fu “lo sgomento e la tristezza che quella scomparsa aveva generato nell’animo di tutti ma particolarmente in seno a quella comunità di umanisti che aveva al contempo ispirato e consentito negli anni romani l’esponenziale sviluppo del potenziale progettuale e delle ambizioni culturali di Raffaello”.
Nella città dei Papi, della Curia, dei committenti pontifici, degli umanisti, degli scienziati e dei letterati, molti dei quali furono suoi amici, Raffaello visse dal 1509 al 1520. Undici anni intensi e prolifici, durante i quali poté esprimere il suo talento in forme nuove e sperimentali che lo consacrarono al pari di Michelangelo il massimo artista del Rinascimento maturo.
Con un autorevole comitato scientifico, curata da Marzia Faietti e da Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro, la rassegna – di ampiezza mai tentata finora e prestiti eccellenti – riunisce oltre cento capolavori autografi, o comunque riconducibili a ideazione raffaellesca, tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi, progetti architettonici. A questi sono state affiancate altrettante opere di confronto e di contesto (sculture e altri manufatti antichi, sculture rinascimentali, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata) per un ammontare complessivo di duecentoquattro opere.
Un evento unico volto a restituire, nel quadro dell’attualità europea, il valore universale dell’arte di Raffaello, rimasta per quattro secoli base indiscussa del canone artistico occidentale. La risposta è stata oltre le aspettative con oltre sessantamila biglietti venduti prima dell’apertura per questo viaggio immersivo nel mondo raffaellesco, una preziosa occasione di visibilità internazionale di un Paese elevatosi ben al di sopra di quelli che, occultando in tutto o in parte i loro numeri, ci hanno additati come gli “appestati” da evitare perché possiamo vantare una sanità pubblica con la priorità di curare e indipendente dalle polizze assicurative.
Occasione irripetibile per vedere riunite nello stesso luogo opere celeberrime e amatissime come: la Madonna del Granduca e la Velata delle Gallerie degli Uffizi (da notare come da Firenze siano arrivate quarantanove opere di cui trenta dell’urbinate) o la grande pala di Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna; opere mai tornate in Italia dal momento della loro esportazione per ragioni collezionistiche come la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa dal Prado o la Madonna Tempi dalla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera; dipinti straordinari e iconici come il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico dal Louvre.
Una prima volta nello stesso luogo anche per i ritratti dei due papi che permisero a Raffaello di dimostrare il suo immenso potenziale artistico negli anni romani: quello di Giulio II dalla National Gallery di Londra e quello di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi dagli Uffizi, presentato dopo un accuratissimo restauro, durato tre anni, a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, intervento che ne ha restituito la nettezza luministica e cromatica originale e l’incredibile forza descrittiva dei dettagli.
La mostra, pur ponendo particolare attenzione al fondamentale periodo romano, descrive interamente, in chiave monografica, la vasta e articolata produzione creativa di Raffaello: dalle arti plastiche a quelle decorative, dall’antiquaria all’architettura fino all’urbanistica ricordando che divenne responsabile della Fabbrica di San Pietro nel 1514. Pertanto, il percorso non si limita alla presentazione dei capolavori pittorici, ma si estende all’intera attività progettuale con un’ampiezza unica.
Condurre gli scavi per riportare alla luce; studiare e conservare le vestigia urbane di Roma antica; sovrintendere il grandioso cantiere della basilica di San Pietro; perfezionare lo studio e il metodo della pittura, amata e richiesta dai più importanti committenti per la sua naturalezza e inarrivabile armonia. Tali, e molti altri, furono i compiti che Raffaello fu chiamato ad assolvere per tutto il periodo romano e fino alla sua improvvisa scomparsa.
Pertanto, l’allestimento è articolato secondo una idea originale e ne ripercorre a ritroso tutta l’avventura creativa da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alle radici natali. Iniza così dalla spettacolare riproduzione, a grandezza naturale, della monumentale tomba al Pantheon con il famoso epitaffio “in latino umanistico che esalta la forza creatrice di Raffaello proprio attraverso la desolazione generata dal suo cessare” (“Qui sta quel Raffaello, mentre era vivo il quale, la Natura temette di essere vinta e, mentre moriva, di morire con lui”) e prosegue in un percorso all’indietro – dichiarato sin dal titolo sul manifesto della mostra – con l’inversione delle date, dalla morte verso la grazia e la “leggiadria” di un artista unico.
Eventi speciali e laboratori permetteranno di cogliere appieno il fermento culturale e artistico della Roma dei primi decenni del XVI secolo. Come sempre, le Scuderie del Quirinale accompagnano gli eventi espositivi con un ricco programma di lezioni, incontri e conferenze. Davvero pregevole il catalogo, edito da Skira, per il valore dei saggi in particolare quello di Marzia Faietti dal titolo “Con studio e fantasia” dove la curatrice, avvalendosi dell’umanista mantovano Baldassarre Castiglione “che per la sua contiguità con l’Urbinate ne condivideva senza dubbio la poetica, ma anche di Lodovico Dolce e di Giorgio Vasari, i quali cercarono di delinearne la portata artistica entro schemi interpretativi creati a posteriori nel tentativo di comprenderla, oltre che di disegnare il loro presente.
Chiamerò in causa inoltre poeti passati e contemporanei, quali Virgilio e Ariosto, mentre ricorreranno spesso i nomi di umanisti con i quali Raffaello intrattenne rapporti a diverso livello. Tutti infatti, sia pure in modo differente, sono di aiuto per accostarci all’Urbinate, ma nessuno può restituirci compiutamente il suo universo artistico, dove l’apparente controllo delle molteplici componenti stilistiche, linguistiche, culturali tradisce un dinamismo e una volontà sperimentale incessanti, assieme a una libera creatività e a una meditata integrazione dell’arte nella vita e nella storia degli uomini, oltre che nei loro rapporti con il trascendente. La parola finale, attraverso alcune opere selezionate ad hoc, sarà dunque riservata all’artista.“
Didascalie immagini opere di Raffaello
- Il sogno del cavaliere (Ercole al bivio)
The knight’s dream (Hercules at the crossroads)
1504 circa
olio su tavola / oil on wood panel
Londra, The National Gallery. Bought, 1847
© The National Gallery, London - Santa Caterina d’Alessandria 1507 circa
Pietra nera con tracce di gessetto bianco,
puntinatura/ black chalk with white chalk
traces, pricked
Parigi, Mmusée du Louvre,
Département des Arts graphiques
© RMN-Grand Palais (Musée du Louvre) - Madonna con il Bambino (Madonna Tempi)
Virgin with the Child (Madonna Tempi) 1507-1508
olio su tavola / oil on poplar wood panel
Monaco, Bayerische
Staatsgemäldesammlung Alte Pinakothek
© BAYERISCHE STAATSGEMÄLDESAMMLUNGEN - Frammento del cartone preparatorio della
Madonna Tempi
Fragment of the preparatory cartoon for the
Madonna Tempi 1507-1508 circa
pietra nera con lumeggiature in bianco /
black chalk with white highlights
Montpellier, Musée Fabre
© Musée Fabre de Montpellier Méditerranée
Métropole / photographie Frédéric Jaulmes - Madonna con il Bambino e San Giovannino
(Madonna d’Alba)
Madonna and Child with Saint John the Baptist
(Alba Madonna) 1510 circa
olio su tavola trasferito su tela / oil on panel
transferred to canvas
Washington, D.C., National Gallery of Art,
Andrew W. Mellon Collection
© National Gallery of Art, Washington - Ritratto di Giulio II
Portrait of Giulio II ante marzo 1512
olio su tavola / oil on wood panel
Londra, The National Gallery. Bought, 1824
© The National Gallery, London - Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de’ Medici
e Luigi de’ Rossi
Portrait of Pope Leone X with Cardinals Giulio de’ Medici
and Luigi de’ Rossi 1518
olio su tavola / oil on wood panel
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle
Statue e delle Pitture
Il restauro dell’opera è stato possibile grazie
al sostegno di Lottomatica Holding
Gabinetto fotografico delle Gallerie
degli Uffizi – Su concessione del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo - La Madonna della Rosa
Madonna of the Rose 1518-1520
olio su tavola trasportata su tela / oil on
panel transferred to canvas
Madrid, Museo Nacional del Prado
©2020. Copyright immagine Museo
Nacional del Prado
Ritratto di Baldassarre Castiglione
Portrait of Baldassarre Castiglione 1513
olio su tela / oil on canvas
Parigi, Musée du Louvre,
département des Peintures
© Musée du Louvre, Dist. RMN –
Grand Palais / Angèle Dequier - Cavallo dell’antico gruppo dei Dioscuri
sul Quirinale (“OPUS PRAXITELIS”)
Horse of the ancient Dioscuri group on the
Quirinal Hill 1513 circa
Pietra rossa, stilo; misurazioni, non di mano
di Raffaello, a penna e inchiostro / Red chalk,
over stylus; measurement not by Raphael,
pen and brown ink
Washington, D.C., National Gallery of Art
© National Gallery of Art, Washington - 5) Raffaello
Estasi di Santa Cecilia (Santa Cecilia con
i santi Paolo, Giovanni Evangelista,
Agostino e Maria Maddalena)
The Ecstasy of Saint Cecilia (Saint Cecilia
with Saints Paul, John the Evangelist,
Augustine and Mary Magdalene)
ante 1518
tavola trasportata su tela /
panel transferred to canvas
Bologna, Polo Museale dell’Emilia
Romagna, Pinacoteca Nazionale
Su concessione del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali e del Turismo,
Polo Museale dell’Emilia Romagna - Ritratto di Baldassarre Castiglione
Portrait of Baldassarre Castiglione 1513
olio su tela / oil on canvas
Parigi, Musée du Louvre,
département des Peintures
© Musée du Louvre, Dist. RMN –
Grand Palais / Angèle Dequier
In copertina un particolare di:
Ritratto di donna nei panni di Venere (Fornarina)
Portrait of a woman in the role of Venus (Fornarina)
1519-1520 circa
olio su tavola / oil on wood panel
Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica –
Palazzo Barberini Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma
(MIBACT) – Biblioteca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
- Per effetto del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 relativo alle misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVID-19 sul territorio nazionale, le Scuderie del Quirinale rimarranno chiuse al pubblico fino a nuove disposizioni governative.
- La mostra “Raffaello 1520-1483” riapre dal 2 giugno al 30 agosto con le nuove modalità di visita contingentate
Dove e quando
Evento: Scuderie del Quirinale – Via Ventiquattro Maggio, 16 – Roma
- Fino al: – 30 August, 2020