Picasso, conosciuto come il più grande esponente del movimento cubista, nasconde un eclettismo che non tutti conoscono e ha più sfaccettature di quante non ne abbiano molte sue opere.
Sperimentatore curioso, si domanda quale sia l’essenza dell’arte, la cerca, semplifica le forme della natura fino ad arrivare a quegli elementi essenziali e distintivi che lasciano indovinare il soggetto.
Viaggiatore, si reca in Italia nel 1917, scopre l’arte classica, l’equilibrio, la monumentalità delle figure del Rinascimento, la plasticità delle forme, le pose e i soggetti della tradizione, assorbendoli a pieno e inaugurando quello che verrà definito il “periodo neoclassico” dell’artista.
Rivoluzionario, conosce André Breton e Louis Aragon e si avvicina al movimento surrealista, considerato dagli stessi fondatori come un movimento d’azione contro il razionalismo e le correnti naturalistiche antecedenti alla Grande Guerra.
Picasso aderisce quindi a una corrente che sfida e rifiuta la visione ottimistica e progressista della generazione responsabile della prima guerra mondiale, che ha portato  al trauma collettivo della perdita d’identità, di umanità, di valori.

I surrealisti cercano una nuova ispirazione artistica, staccata dal passato, e la trovano nel sogno, nell’irrazionalità, nell’automatismo del pensiero, flusso libero e incontaminato.
Picasso dirà della sua opera: « l’œuvre que l’on fait est une façon de tenir son journal », sottolineando in tal modo il legame fra vita personale e creazione artistica.
Un esempio di tale legame è rappresentato dal celebre quadro Guernica che, dipinto in Francia dopo la fuga dalla Spagna nel 1936, denuncia da lontano la guerra civile spagnola e si schiera artisticamente contro il regime di Franco.
Tuttavia, tornando al concetto di sfaccettature, non possiamo pensare che la seconda metà degli anni ‘30 di Picasso possa riassumersi in un’unica opera.
Come avviene nella vita, anche nell’arte le opere più cupe si alternano e lasciano il posto ad opere più leggere, calme, lontane dalla realtà e ciò nonostante, non del tutto spensierate.
E’ il caso di un curioso gruppo di opere picassiane, formato da tre dipinti, una scultura e dieci disegni risalenti al 1937, che vanno a comporre il nucleo di una mostra di grande interesse intitolata Picasso. Sulla spiaggia, visitabile fino al 7 gennaio 2018 presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
A cura di Luca Massimo Barbero, la mostra esplora il tema del rapporto di Picasso con la cultura del Mediterraneo.

Le opere esposte mettono in luce l’interesse dell’artista nella ricerca di una nuova forma per la rappresentazione della bagnante, e danno prova del suo talento nel combinare il classicismo della tradizione italiana con l’occhio cubista dell’avanguardista e il pensiero surrealista del rivoluzionario.
Il risultato che si staglia davanti agli occhi dello spettatore è un insieme di figure scultoree, monumentali e allo stesso tempo fanciullesche, sedute o sdraiate in un ambiente balneare dai tratti essenziali. L’atmosfera calma e rilassata, tuttavia, cela un senso d’inquietudine che permea le opere e ci ricorda che la tranquillità silenziosa della spiaggia non è che un fragile momento di libertà, lontano da una guerra ancora in corso.
Degna di nota, in particolare, è la serie di dipinti composti nel febbraio del 1937, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Si tratta di Donna seduta sulla spiaggia, risalente al 10 febbraio e proveniente dal Musée des Beaux-Art di Lione; Sulla Spiaggia, opera del 12 febbraio appartenente alla Collezione Peggy Guggenheim permanente di Venezia; infine la Grande bagnante con libro, del 18 febbraio, in prestito dal Musée National Picasso di Parigi. I tre dipinti sono realizzati a tecnica mista, il primo e l’ultimo sono a olio, carboncino e pastello su tela, mentre Sulla spiaggia è un olio, conté e gesso su tela, ennesima prova del grande eclettismo dell’artista.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Pablo Picasso. Sulla spiaggia (La Baignade) 12 febbraio 1937. Olio, conté e gesso su tela, 129,1 x 194 cm. Peggy Guggenheim Collection, Venezia.
    © Succession Picasso, by SIAE 2017 
  2. Pablo Picasso. Grande bagnante con libro (Grande baigneuse au livre) 18 febbraio 1937. Olio, carboncino e pastello su tela, 130 x 97,5 cm, Musee national Picasso, Parigi, Donazione / Gift Pablo Picasso MP160,
    © Succession Picasso, by SIAE 2017  

IN COPERTINA
Pablo Picasso. Sulla spiaggia (La Baignade) 12 febbraio 1937. Olio, conté e gesso su tela, 129,1 x 194 cm. Peggy Guggenheim Collection, Venezia.
© Succession Picasso, by SIAE 2017

Dove e quando

Evento: PICASSO. Sulla spiaggia

Indirizzo:
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Fino al: 20180107