Un’opera testimone della sua epoca, ma portatrice di un messaggio universale, ancora oggi tragicamente attuale, Guernica, la rappresentazione dell’orrore di tutte le guerre. Venne esposta dal 23 settembre al 31 dicembre del 1953 nella mostra a Palazzo Reale di Milano. La Sala delle Cariatidi, al momento di accogliere il capolavoro di Pablo Picasso, presentava ancora i segni dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale amplificando così il significato dell’opera. Le cronache riportano che erano esposte anche altre drammatiche composizioni di esplicita denuncia dei disastri della guerra come il Massacro in Corea. Partita da Milano, Guernica non è mai tornata nel nostro Paese anche perché non ha più lasciato la Spagna e la sua sala al Museo Reina Sofía di Madrid.

A settant’anni da quella esposizione, il MAN di Nuoro celebra quel passaggio – simbolicamente e artisticamente fondamentale per una generazione di artisti, di critici d’arte e di cittadini italiani – con una mostra divisa in in due sezioni principali: l’eco di Guernica nella produzione artistica di Picasso e il racconto della genesi dell’opera attraverso la narrazione visiva della fotografa Dora Maar, all’epoca compagna dell’artista.
La prima sezione ha come fulcro lo straordinario dittico di incisioni intitolato Sueño y mentira de Franco, vero e proprio contraltare grafico del grande dipinto. Picasso iniziò a incidere la prima lastra nel gennaio del 1937, ma abbandonando presto il lavoro. Nel mese di maggio, appena dopo il tragico bombardamento della cittadina basca, portò a termine entrambe le matrici proprio mentre stava eseguendo la monumentale tela, utilizzando gli stessi studi e le stesse idee.

Non si tratta, però, di una versione in formato ridotto del quadro, ma di un’invenzione originale, a sé stante, che prende le mosse dallo stesso pensiero e dallo stesso impeto creativo. Attorno a Sueño y mentira de Franco si raccoglierà una piccola, quanto significativa, serie di incisioni che afferiscono direttamente alla gestazione di Guernica o che, per essere state realizzate nello stesso periodo, richiamano da vicino stile e temi del celebre dipinto.

La seconda sezione si basa sulla straordinaria testimonianza di Dora Maar, che documentò giorno per giorno, con le proprie fotografie, il lavoro di Picasso., una serie di scatti commoventi e fondamentali per la ricostruzione filologica della creazione di Guernica.

Insieme alle fotografie è esposta l’incisione Portrait de Dora Maar au chignon eseguita da Picasso proprio nel 1936 a un anno da Guernica e che, per certi versi, riverbera lo stile sintetico del capolavoro.
Presenti anche le immagini scattate nel 1953 da Mario Perotti in occasione della rassegna milanese, nel toccante allestimento che convinse Picasso a esporre il suo capolavoro in quel contesto così affine all’anima del dipinto.

La mostra proseguirà fino al 19 febbraio 2023 ed è accompagnata da un catalogo Interlinea (in italiano e inglese), con testi di Michele Tavola, Gioxe De Micheli, Victoria Combalía, Jean-Louis Andral e la bibliografia ragionata sull’opera a cura di Erica Rompani.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Alcuni visitatori alla mostra di Picasso del 1953 a Palazzo Reale
    particolare della foto Credito fotografico: © Rene Burri / Magnum Photos / Contrasto
  2. Dora Maar
    Picasso de pié trabajando en el Guernica en su taller de los Grands-Augustins, 1937 © Dora Maar © Succession Picasso by Siae 2022
  3. Dora Maar
    Reportaje sobre la evolución del Guernica, 1937 © Dora Maar © Succession Picasso by SIAE 2022
  4. uno scatto nella sala del MAN dove attualmente è allestita la mostra – foto © Alessandro Moni

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: MAN Museo d'arte della Provincia di Nuoro - Via Sebastiano Satta, 27
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Fino al: 19 Febbraio, 2023