La nostra Matilde aveva segnalato, nel marzo scorso, un progetto dedicato a Štěpán Zavřel e ora torniamo a parlare delll’artista boemo, che ha rivoluzionato la concezione di libro illustrato per l’infanzia. Prosegue, infatti fino al 18 novembre “Nel mondo di Štěpán Zavřel” un viaggio alla scoperta del cinema d’animazione, dell’arte grafica, dell’illustrazione, dell’editoria per l’infanzia, del lavoro artigianale e della produzione di colui che ha messo al centro della propria arte il bambino e, in occasione del ventennale dalla scomparsa, la Fondazione di Venezia gli rende omaggio con questa mostra curata da Marina Tonzig (direttore scientifico del Museo Artistico Štěpán Zavřel di Moruzzo, Udine).
Sono state selezionate ventisei opere originali, alcune inedite, provenienti dalla collezione del Museo Artistico e da DocDesign di Modena, che, raccolte in cinque sezioni tematiche, raccontano a bambini e adulti le principali tappe del percorso personale e artistico di Štěpán Zavřel (Praga 1932 – Rugolo1999) dagli anni Sessanta, gli anni della fuga da Praga, fino l’ultimo periodo di attività. «Con opere e documenti d’archivio – spiega la Curatrice – la mostra mira a trasportare lo spettatore nel lavoro creativo di Zavřel artista-artigiano del film animato e del libro illustrato e rappresenta un’occasione per i bambini, ma anche per gli adulti, di conoscere più da vicino la sua manualità e artigianalità. La citazione con cui si apre la mostra “Un illustratore può creare un pezzo eccezionale d’arte da un testo, ma senza un buon testo le illustrazioni sono vane” sintetizza più di altre la poetica dell’artista ma anche lo spirito dell’esposizione stessa, pensata per essere complementare alla parte laboratoriale. La scelta curatoriale rispecchia e rispetta il pensiero di Zavřel proponendo un’estetica pensata in funzione al messaggio da trasmettere al bambino».
Introdotti dalla trasmissione di film didattici e caroselli animati realizzati da Zavřel negli anni Settanta, piccoli e grandi visitatori possono ammirare opere significative come la xilografia in bianco e nero Condannati a vivere del 1960, della serie Dies Irae, che esprime la sofferenza della drammatica esperienza della fuga e della prigionia, o i bozzetti teatrali per i costumi di scena di un’opera di Molière a inchiostro e ad acquerello. Insieme a questi, trovano spazio, nella seconda sezione dedicata all’editoria per l’infanzia, le tavole del primo libro illustrato Il pesce magico in cui si fondono i linguaggi del cinema e della scenografia teatrale, ispirato nelle forme e nei colori a Paul Klee. E ancora Vodnik, riedito da Bohem Press Italia, o La città dei fiori che ha ottenuto il primo Premio ‘Critici in Erba’ alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna del 1988.
Le illustrazioni in mostra sono accompagnate dalle rispettive opere editoriali, in diverse lingue e formati, esposte assieme a documenti personali come la lettera scritta dall’artista nel 1964 all’autrice Mafra Gagliardi con lo storyboard de Il pesce magico, o quella scritta da Max Bolliger, storico autore dei libri dell’artista, che accenna all’uscita editoriale de Il ponte dei bambini. Voglia di sperimentare e manualità dell’artista-artigiano si ritrovano, non solo nei libri creati con tecniche diverse o negli albi illustrati per l’infanzia, ma anche nei Ritagli dei personaggi delle storie illustrate anch’esse a disposizione dei visitatori. Dal libro illustrato al film animato, il pubblico può immergersi nella produzione legata al cinema d’animazione ammirando i rodovetri originali e lo storyboard del cortometraggio Ogni Regno,vincitore del Premio di Qualità al Festival di Annecy nel 1971. Tra le opere inedite, gli appassionati possono osservare l’opera Scorci e schizzi di Venezia del 1977, in china e acquerelli.
Per tutta la durata della mostra, lo spazio espositivo diventa anche officina creativa per studenti in quando l’esposizione è parte di un progetto didattico d che la Fondazione di Venezia, in collaborazione con l’USRV, rivolge a oltre seicento bambini provenienti dalle scuole primarie di tutta la regione. Le classi hanno la possibilità di partecipare a trenta laboratori artistici, tenuti da Francesca Calovolo, così che gli studenti vengono guidati nella creazione di elementi scenici e personaggi prodotti, come in una grande bottega artigianale, secondo la propria fantasia e le proprie capacità.
Tutti i materiali danno poi vita al video animato in stop motion “Il paese di Centosorrisi e l’albero magico”, un racconto scritto a più mani con il contributo di Mariaelena Porzio (autrice di Radio Magica) la cui voce racconta una storia fantastica, ispirata a quelle illustrate di Zavřel, che parla di emozioni e salvaguardia ambientale. Non manca, infatti, durante le attività laboratoriali, una riflessione a misura di bambino sulla salvaguardia della città di Venezia e delle sue ricchezze. Il video realizzato dalla videomaker Giorgia Rorato sarà pubblicato nel sito della Fondazione di Venezia e donato alle classi partecipanti.
Didascalie immagini
alcuni scaltti allestimento mostra
“Nel mondo di Štěpán Zavřel”
courtesy Fondazione di Venezia
Biografia Štěpán Zavřel
- Nasce a Praga il 26 dicembre 1932.
Cresce nella ricca tradizione del teatro di burattini e della scuola di cinema d’animazione dell’Est. Fuggito dal suo Paese per necessità, viaggia in tutta Europa, impegnandosi in studi accademici d’arte, scenografia e costume teatrale, continuando a lavorare come grafico e disegnatore per grandi studi d’animazione.
Dopo l’incontro fondamentale con lo scenografo e animatore Emanuele Luzzati, decide di dedicarsi all’illustrazione per l’infanzia, divenendone uno dei più grandi Maestri.
La poliedricità e l’inesauribile produzione di Zavřel viene raccontata attraverso caroselli, corti d’animazione, storyboard di film e libri illustrati, opere grafiche, illustrazioni, lettere, cartoline, edizioni in lingua originale di libri per l’infanzia.
Nel magico mondo creato dalle mani del regista-artigiano, il libro per l’infanzia diventa un teatrino di carta, in cui i personaggi sono pupazzi di film animati che si muovono in fondali scenografici e tavolozze di colore che scandiscono il ritmo del racconto.
Con lui l’illustrazione per l’infanzia viene innalzata ad Arte, nella convinzione dell’importanza pedagogica del libro curato nella forma e nel contenuto. Il percorso rivela l’esperienza di un artista dotato di profonda umanità, spinto dalle proprie sofferenze alla continua ricerca della bellezza e della poesia in ogni cosa.
Solidarietà, amicizia, amore e rispetto per la vita e la natura, accettazione di sé, sono i valori con cui si confrontano i bambini protagonisti delle sue storie che, con sguardo limpido e lucidità, riescono ad affrontare ogni situazione per costruire un mondo migliore in cui vivere.
I libri di Zavřel, tradotti in tutto il mondo e premiati per la bellezza delle immagini e i messaggi trasmessi, continuano ad esser utilizzati dalle scuole e sono oggetto di sperimentazione artistica, a conferma della loro forza comunicativa.
Muore a Sarmede il 25 febbraio 1999
Orari di apertura al pubblico
tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 18
martedì e giovedì dalle ore 9 alle ore 18
sabato 26 ottobre e sabato 16 novembre
dalle ore 9 alle ore 17
Ingresso libero
Dove e quando
Evento: Fondazione di Venezia – Rio Novo, Dorsoduro 3488/U
- Fino al: – 18 October, 2019