Alle Terme di Caracalla, fino a domenica 3 novembre, un percorso formato da settantotto iconici scatti – suddivisi in tre sezioni allestite in due ambienti coperti e nella natatio – sulla passione dello sguardo, attraverso l’opera di trentacinque fotografi internazionali del Novecento (e nell’arte a partire dalle avanguardie con Claude Cahun e Florence Henri), ma anche di molte altre fotografie di nomi più attuali, forse meno noti al grande pubblico.

Con immagini dal forte valore simbolico e aperte alle interpretazioni, “Narciso. La fotografia allo specchio” diretta da Daniela Porro, organizzato da Electa e curata da Nunzio Giustozzi, rientra nel programma di iniziative che celebrano il ritorno dell’acqua alle Terme Antoniniane sotto il segno di Narciso, il giovane che, come narra il poema ovidiano, si innamora del suo “bel volto adorabile” (Umberto Saba) riflesso in una fonte.

Il tema del doppio è inscritto nei meccanismi profondi della letteratura e delle arti che ne sono da sempre affascinate per le sue implicazioni antropologiche e psicologiche: dall’antichità al barocco, dal romanticismo al simbolismo, fino al teatro, al cinema, alla danza, alla moda nel Novecento.
Ai fotografi lo specchio/riflesso, non meno dell’ombra, ha tradizionalmente offerto un veicolo estetico di accelerazione di fascino e di bellezza, talora un espediente di deformazione, oppure un amplificatore di realtà nel comporre inquadrature ed effettuare tagli, per raggiungere inedite prospettive della visione, uno scarto di punti di vista e messe a fuoco per attirare l’attenzione verso una soglia misterica o verso l’altrove.

All’interno di questo sconfinato campo, la mostra è incentrata, nell’epoca del selfie pervasivo, sull’esperienza, sempre perturbante, dell’incontro con sé stessi, con la messa in discussione di identità stabili, ruoli sociali e sessuali, sullo specchio riflesso dell’anima, capace di rivelare talvolta, come accade agli attori nell’intimità del camerino, la persona dietro l’apparenza.

In un cortocircuito visivo inedito e straniante, una sezione affronta il topos dell’Autoritratto allo specchio, permettendo un ravvicinato confronto, occhi negli
occhi, con i fotografi stessi, le cui sembianze sono divenute famose al pari dei loro memorabili scatti.

Il Curatore fa notare come il «visitatore potrà muoversi fra ritratti di celebrità, interni enigmatici e tranches de vie còlte nel tempo a diverse latitudini, duplici illusioni accostate per sintonia o per contrasto in un racconto teso, oltre l’occasione, alla storia di ogni singola immagine, soggetti e motivi che hanno continuato a ispirare autori anche molto distanti cronologicamente e nelle loro traiettorie o poetiche».

Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma, sottolinea «Le mostre fotografiche e, più in generale, sull’arte dei nostri tempi alle Terme di Caracalla acquistano un fascino e una suggestione tutti particolari grazie alla dialettica con le maestose vestigia romane, che danno al contemporaneo una dimensione di eternità.».

I temi dello specchio e del riflesso sono ricorrenti nel lavoro di potente suggestione e, alle variazioni contemporanee è stata destinata una sezione del percorso, in cui opere scelte dialogano con citazioni letterarie classiche e moderne, in un preludio ideale al tema di un ciclo di incontri in programmazione per il prossimo settembre dal titolo “Noi, narcisi in uno specchio d’acqua“. In questi appuntamenti sarà approfondito il ruolo decisivo dell’immagine nella nostra società.

Dettagli

Didascalia immagini

scatti all’interno del percoso espositivo
foto © 2024 F.Caricchia per SSABAP
courtesy Electa

 

In copertina
un particolare immagine guida dell’evento
Mat Collishaw, Narcissus [Narciso], 1990
© Mat Collishaw. Tutti i diritti riservati 2024 / Bridgeman Images

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Terme di Caracalla - Roma
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Fino al: 03 Novembre, 2024