Il tempo è un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume
Jorge Luis  Borges,
(“La nuova Confutazione del tempo”, 1946)

Miquel Barceló, classe 1957, è il protagonista al MIC di Faenza con una antologica dedicata alla sua produzione di ceramiche, dagli esordi ai giorni nostri, che ha dato il via a un progetto speciale realizzato dall’artista appositamente per creare un dialogo con le opere della storia della ceramica esposte nel più grande museo al mondo dedicato a questo linguaggio.

Per il Museo Internazionale delle Ceramiche l’artista ha creato un’installazione all’interno della sezione dedicata alle ceramiche faentine, posizionandovi le sue opere, dai primi lavori in argilla della fine degli anni Novanta ai giorni nostri. Inoltre, in tributo alla storia del MIC, ha selezionato, per affinità, alcuni pezzi chiave della collezione in maniera mimetica, in un racconto autobiografico in cui l’elemento privato si mischia alla storia. 

La mostra, curata da Irene Biolchini e Cécile Pocheau Lesteven, prosegue negli spazi destinati alle mostre temporanee del museo.

Artista poliedrico capace di coniugare diversi linguaggi artistici, noto al grande pubblico per la ricerca pittorica gestuale e la vicinanza al gruppo della Transavanguardia italiana e i Neo Espressionisti tedeschi, alla metà degli anni Novanta, durante i suoi numerosi soggiorni in Mali, ebbe inizio l’avvicinamento al mondo della ceramica con la realizzazione delle prime terrecotte con l’antica tecnica dogon.

Dal 1996 la produzione di ceramica si sposta nella sua isola natale, Mallorca, dove tuttora lavora.

Il legame con l’Italia è sempre stato una costante nella ricerca di Barceló sin dai primi viaggi a fine anni Settanta, in particolare col soggiorno in Campania su invito di Lucio Amelio per l’organizzazione della grande mostra di Ercolano del 1984, Terrae Motus con opere che avevano come tema il terremoto. In Italia, e più in particolare a Vietri, l’artista è tornato all’inizio del 2000 quando con Vincenzo Santoriello ha realizzato il monumentale rivestimento per la Cattedrale di Palma di Mallorca: una cappella totalmente ricoperta di ceramica, uno degli interventi artistici più grandi al mondo in questo materiale.

L’artista, ha esposto nei più prestigiosi musei del mondo e dieci anni fa, ha presentato le proprie ceramiche nel Padiglione Spagnolo della Biennale di Venezia del 2009 in un dialogo tra pittura e scultura ceramica.

Didascalie immagini

  1. Miquel Barcelo, Ganivetes, 2009,(Coltelli) Ceramica, 130.5x85x63 cm, foto © Augustì Torres, 2009
  2. Miquel Barcelo, Siddharta, 2012, Ceramica, 130.5x85x63 cm, foto © Augustì Torres, 2017
  3. Miquel Barceló, Grand Mur De Têtes, 2016, terracotta e smalti / earthenware and glazes, dimensioni variabili, foto © André Morin, courtesy Archivio Barceló
  4. Miquel Barceló, Pinocchio mort, 1995, terracotta dogon / dogon earthenware, 12.5 x 23 x 13 cm, courtesy Galerie Bruno Bischofberger
  5. Miquel Barceló, Domo, 1995, terracotta dogon / dogon earthenware, 26 x 22 x 16 cm, courtesy Archive Barceló, foto © Adam Lowe
  6. Miquel Barceló, 7 peixos, pans i cap de boc, 2003, terracotta e smalti / earthenware and glazes, 128 x 212 x 15 cm, foto © André Morin, 2007

In copertina un particolare di:
Miquel Barceló, 7 peixos, pans i cap de boc, 2003,
terracotta e smalti/ earthenware and glazes, 128 x 212 x 15 cm,
foto © André Morin, 2007

Orari
martedì-domenica 10-19
chiuso i lunedì non festivi e il 15 agosto

Dove e quando

Evento: MIC Museo Internazionale delle Ceramiche – viale Baccarini, 19 – Faenza
  • Fino al: – 06 October, 2019