Finalmente anche il MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia di Bologna, da sabato 4 luglio, ha riaperto i battenti dopo la chiusura imposta dalle disposizioni governative per il contenimento della pandemia e torna così disponibile alla fruizione del pubblico, con proroga fino al 30 settembre, un evento espositivo importante – e bellissimo – come Uniform into the work / out of the work, di cui vi avevamo dato conto in un altro articolo dello scorso febbraio.

Nel periodo di blocco dell’intero Paese in cui scenari apocalittici surreali – che avevamo fin qui ritenuto circoscritti a finzioni cinematografiche catastrofiche – hanno preso possesso del reale, ma ancora adesso, nonostante l’allentamento dei vincoli, che certi dispositivi di protezione restano sempre obbligatori per decreto in determinate occasioni, l’uso di massa delle mascherine ha di fatto creato una nuova uniforme, una divisa relativa al ‘mestiere’ di vivere in sicurezza.

Accessorio rivelatore la mascherina uniforma o divide, complice la caccia al temibile asintomatico, e riporta alla riflessione di partenza da cui è scaturita la mostra: la contrapposizione dei sinonimi con diversa radice, uniforme e divisa. In questa fase due della pandemia infatti, oltre gli obblighi di Legge ancora in vigore, un volto ‘mascherato’ per strada è discriminante tra chi per timore cerca sempre di uniformarsi e la spavalderia di chi prende distanza da ciò che ritiene terrorismo mediatico.

Banali considerazioni che, tutt’altro che banalmente, hanno cambiato probabilmente per sempre il nostro sguardo e rendono l’accesso a Uniform into the work | out of the work un’esperienza inedita anche per chi ha già ammirato la mostra prima che il mondo impazzisse; adesso poi che le norme attuali impongono di prenotare la visita – gratuita e obbligatoriamente guidata – per gruppi di sei persone al massimo, la mutazione dell’orizzonte è sempre palese e speriamo non irreversibile.

La Fondazione MAST è aperta da martedì a domenica con orario continuato dalle 10:00 alle 19:00 e le prenotazioni possono essere fatte per telefono, al numero 345 9317653, o scrivendo all’indirizzo gallery@fondazionemast.org. Per ogni ulteriore approfondimento utile alla pianificazione della visita vi invitiamo a visitare la sezione sulle norme di sicurezza nel sito ufficiale dell’esposizione.

Didascalie immagini

  1. L’ingresso del MAST / Nell’atrio: Olafur Eliasson, Collective movement sphere, 2013 / La sala dell’allestimento che contrappone i minatori cinesi di Song Chao al gruppo direttivo di una multinazionale di Clegg & Guttmann
    foto © Andrea Mancaniello
  2. Andri Pol, Squadra giovanile di baseball a Tokyo, Giappone, 2005
  3. Sebastião Salgado, Operaio della Safety Boss Company durante una pausa, Kuwait 1991, stampa ai Sali d’Argento, collezione MAST
  4. Divise del personale di bordo per diverse compagnie aeree

IN COPERTINA
Herb Ritts, Fred con pneumatici, dalla serie ‘The body shop‘ Los Angeles, 1984, stampa ai Sali d’argento, collezione MAST
[particolare]

Uniform into the work / out of the work
dal 25 gennaio al 30 settembre 2020

Orario:
da martedì a domenica
dalle 10:00 alle 19:00
lunedì chiuso

Ingresso gratuito,
prenotazione obbligatoria
al numero 345 9317653 o
all’indirizzo gallery@fondazionemast.org

MAST
Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia
via Speranza, 42
40133 – Bologna