Fino al 9 aprile 2017, le Sale museali di Palazzo Morando Costume Moda Immagine, ospitano la mostra “Manolo Blanhik The Art of Shoes” a cura di Cristina Carrillo de Albornoz promossa dal Comune di Milano in collaborazione con Cultura Direzione Musei Storici.
Palazzo Morando è la sede deputata alla conservazione e alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio di abiti e accessori antichi e moderni del comune meneghino.
La civica raccolta di calzature attualmente comprende circa trecento esemplari databili tra il XVI e il XX secolo: dalle scarpe rinascimentali, ritrovate durante gli scavi intorno all’area del Castello Sforzesco, all’alta moda. La mostra si configura quindi come un’occasione di reciproca valorizzazione, tra l’oggetto antico musealizzato e le moderne creazioni dello stilista.
Manolo Blahnik è uno dei designer di calzature più influenti del mondo; un artigiano che ancora oggi, per un paio di settimane ogni stagione, si reca nelle sue manifatture milanesi per dar vita personalmente a ogni collezione. Tutte le sue creazioni si basano su schizzi autografi che vengono tradotti in prototipi presso le fabbriche: ogni forma o tacco vengono ancora perfezionati dalle sue stesse mani.
La mostra è divisa in sei sezioni che esaminano i temi costanti e ricorrenti della carriera di Manolo Blahník. La prima sezione,la più vasta,è intitolata “Core“. Qui sono esposte le calzature dedicate a personaggi storici e contemporanei che hanno ispirato o avuto un ruolo importante nella vita di Blahník: da Alessandro Magno a Brigitte Bardot, sino ad Anna Piaggi, leggendaria direttrice di Vogue Italia.
La seconda,“Materiali”,comprende una selezione di scarpe che illustrano l’attenzione per il dettaglio elaborato e la ricchezza di materiali e colori usati con maestria squisita.
La terza sezione esamina la sua passione per l’arte l’architettura e il modo in cui queste ispirano le sue “costruzioni”.
La quarta sezione, “Gala”,espone una selezione delle scarpe più fantasiose dello stilista mettendo in evidenza la sua ironia e creatività: in questa sezione sono presenti le scarpe Marie Antoinette.
La quinta sezione è dedicata alla natura e al suo profondo amore per il mondo botanico, evidente fin dalla prima collezione.
Nell’ultima sezione sono esaminate le varie influenze geografiche e ambientali: qui si trovano i modelli ispirati a Spagna, Italia, Africa, Russia, Inghilterra e Giappone.
Oltre alle calzature di Manolo Blahník,nelle sale museali del palazzo è esposto un piccolo nucleo di scarpe provenienti dalla collezione delle Civiche Raccolte Storiche selezionato da Chiara Buss,storica del costume e del tessuto. Non tanto un confronto,quanto una sorta di controcanto dove i modelli antichi convivono con le creazioni di Manolo, impreziosendosi a vicenda e,al contempo,rendendo chiaro il percorso creativo che ha caratterizzato l’evoluzione della calzatura nel corso di cinque secoli,dal Cinquecento sino ai primi anni Novecento.
La mostra dunque è una splendida ed interessante occasione che invita il pubblico a pensare la scarpa in modo diverso,al di là della moda e a considerarla come puro oggetto, fantasioso e dinamico: una forma d’arte con personalità propria e indipendente.
L’esposizione è accompagnata dal catalogo firmato da Cristina Carrillo de Albornoz e pubblicato in edizione italiana Skira e in edizione inglese Rizzoli. Il volume raccoglie le conversazioni tra Manolo e la curatrice, attraverso un elenco dalla A alla Z guida il lettore alla scoperta delle motivazioni e passioni dello stilista.
Dopo Milano, la mostra proseguirà al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo in quella Russia che è stata per Blahnik una fonte d’ispirazione costante; passerà poi al Museum Kampa di Praga nella Repubblica Ceca, patria del padre dell’artista; infine sarà ospitata al Museo Nacional de Artes Decorativas di Madrid, quale omaggio di Manolo Blanhík alla sua terra natale. Il prossimo anno sarà in Canada al prestigioso Bata Shoe Museum di Toronto.
Dettagli Michael RobertsManolo Blahník al lavoro (2002 Courtesy Michael Roberts) Michael RobertsManolo Blahník al lavoro (2002 Courtesy Michael Roberts) Manolo Blahnik e alcune delle sue creature Scatto in una delle sale della mostra Manolo Blahnik The art of shoes Scatto in una delle sale della mostra Manolo Blahnik The art of shoes
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