Da qualche tempo si sta affermando la consuetudine di condurre i restauri di singole opere o di complessi importanti mantenendone la fruibilità per il pubblico: un interessante esempio è quello del “Cantiere Vivo” allestito per il restauro del Coro Ligneo di Giovan Francesco Capoferri e Lorenzo Lotto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo. Lo spazio di lavoro è delimitato da pannelli di plexiglass su cui sono riportati testi, immagini e QR code che permettono l’approfondimento dei contenuti storici e artistici legati all’opera e al suo contesto: in questo modo i visitatori possono sia ammirare il Coro cinquecentesco e le sue preziose tarsie in legno, sia osservare da vicino i restauratori nel corso della loro attività.

Nella primavera del 2023 è stato completato il restauro del Coro dei Laici, comprendente trentaquattro tarsie con scene dell’Antico Testamento disegnate da Lotto e realizzate dal maestro intarsiatore Capoferri tra il 1523 e il 1530. Si prevede di completare il restauro del Coro dei Religiosi – attualmente in corso – entro il mese di Settembre 2023, e fino a quel momento il “Cantiere Vivo” resterà visitabile: si tratta di un’iniziativa che rientra nelle manifestazioni per Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e che sta riscuotendo uno straordinario successo.

L’intervento di restauro ha permesso non solo di recuperare opere fino ad oggi sconosciute, come un affresco trecentesco raffigurante una Madonna con Bambino, ma di acquisire ulteriori conoscenze sul complesso del Coro. Infatti, smontando il Coro dei Religiosi, si è scoperto che le tarsie con simbologie neoplatoniche che lo decorano, erano in origine progettate per coprire le tarsie a tema biblico (sono infatti definite “coperti”) dell’attuale Coro dei Laici, costituendo un tutto unico. In seguito, le due serie di tarsie furono separate, formando due Cori distinti e interrompendo il collegamento tra i significati simbolici, rappresentati sui coperti, e le scene bibliche sottostanti.

Dal punto di vista iconografico, l’insieme delle tarsie costituisce una sorta di percorso iniziatico che introduce alla meditazione intellettuale e spirituale. Si deve a Lotto l’elaborazione di una sintesi fra temi religiosi e archetipi pagani, nella quale le storie bibliche si intrecciano con metafore dell’Alchimia, suggestioni dell’Ermetismo, citazioni dalla mitologia greco-romana e concetti della filosofia neoplatonica, e che appare ispirata al clima di sincretismo filosofico-religioso proprio dell’umanesimo veneziano nel primo Cinquecento.

 Numerosi sono stati i contributi al complesso progetto: per la parte iconografica fu chiamato Girolamo Terzi, teologo francescano, i disegni e la profilatura delle tarsie sono di Lorenzo Lotto e si deve a Bernardino Zenale il disegno della struttura architettonica del Coro, mentre la realizzazione delle tarsie fu condotta con straordinaria maestria da Giovan Francesco Capoferri e dalla sua  bottega.

Il Coro si articola in due livelli: nella parte inferiore si trovano le sedute con i pannelli delle tarsie, sormontate da un architrave e una bifora affacciata sulla navata della basilica, mentre la parte superiore è decorata a grottesche con elementi in rilievo, che nel tempo avevano assunto un colore marrone scuro uniforme, nascondendo la ricchezza di sfumature della decorazione originale. Per il restauro sono state adottate le tecniche più innovative: dalle analisi per studiare i procedimenti esecutivi e le antiche vernici fino alla pulitura con metodi tradizionali e sistemi laser di ultima generazione, riportando alla luce le diverse tonalità e sfumature dei legni utilizzati, comprendenti una quindicina di essenze.

In occasione del restauro del Coro, la Fondazione MIA (Congregazione Misericordia Maggiore di Bergamo) ha pubblicato il volume Lorenzo Lotto. Lettere. Corrispondenze per il coro intarsiato (Officina Libraria, 2023) a cura di Corrado Benigni e Mauro Zanchi. Vi sono riprodotte integralmente le trentanove lettere inviate tra il 1524 e il 1532 da Lorenzo Lotto ai reggenti della Misericordia Maggiore di Bergamo, committenti dell’opera, in merito alla realizzazione dei cartoni per il progetto del coro.

Le lettere testimoniano sia le istruzioni epistolari che venivano tramesse dai committenti all’artista, sia il progressivo deteriorarsi dei loro rapporti, ma offrono anche un documento prezioso per comprendere l’animo inquieto e geniale del maestro. Scrive Mauro Zanchi: “Le immagini geroglifiche del Coro bergamasco hanno la peculiarità di saper emanare messaggi plurimi: proprio come le immagini oniriche, spesso bizzarre e mai collocabili nella certezza di poterne dare una spiegazione razionale e indiscutibile, le immagini simboliche sono da considerare come icone del mondo delle apparenze e specchi delle verità spirituali“.

Mentre a Venezia dominava la figura di Tiziano, la sua originalità collocò Lotto fuori da ogni schema e scuola e la scarsa fortuna presso i committenti locali lo spinse a lavorare in aree periferiche, come Bergamo e le Marche. Quasi dimenticato dopo la morte, la sua enigmatica personalità rimase in ombra per secoli: solo alla fine dell’Ottocento il grande critico britannico Bernard Berenson riconobbe nella pittura di Lotto alcune componenti fondamentali della sensibilità rinascimentale fino ad allora poco considerate: un’intensa e rigorosa religiosità, vicina a i temi della Riforma, e una profonda capacità di indagine psicologica, che fa di Lotto il più interessante ritrattista del suo tempo. Secondo Berenson “Per capire bene il Cinquecento, conoscere Lotto è importante quanto conoscere Tiziano“.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Vista dall’alto sul “Cantiere Vivo” – Bergamo, Basilica di Santa Maria Maggiore
  2. Il Coro dei Laici al termine dei lavori – Bergamo, Basilica di Santa Maria Maggiore
  3. La morte di Abele e relativo “coperto” (1524)- Bergamo, Basilica di Santa Maria Maggiore, Coro
  4. Il pianto di Davide e relativo “coperto” (1526)- Bergamo, Basilica di Santa Maria Maggiore, Coro
  5. Dettaglio del Coro dei Religiosi durante i lavori di restauro
  6. Susanna e relativo “coperto” (1524) – Bergamo, Basilica di Santa Maria Maggiore, Coro
  7. Sansone uccide i Filistei con la mascella dell’asino e relativo “coperto” (1530) – Bergamo, Basilica di Santa Maria Maggiore, Coro
  8. Copertina del volume Lorenzo Lotto. Lettere. Corrispondenze per il coro intarsiato. A cura di Corrado Benigni e Mauro Zanchi. Officina Libraria, 2023

in prima pagina:
Il Coro dei Laici al termine dei lavori – Bergamo, Basilica di Santa Maria Maggiore

Sito web: https://www.fondazionemia.it/it/basilica

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Basilica di Santa Maria Maggiore - Piazza Duomo, 5 - Bergamo
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