Una pittura che può sembrare di superficie, una materia composta da mille tocchi di pennello, che danzano, si toccano e si allontanano fino a trovare la tonalità giusta, percepibile a distanza e in grado di cambiare, lasciando un corpo intatto più spesso e solido: Carlo Mattioli – una delle figure più rilevanti nell’arte italiana del Novecento – in mostra a Labirinto della Masone.
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Con la sua pittura essenziale, elegante, pura e evocativa Carlo Mattioli è in mostra, fino al 24 settembre 2017, al Labirinto della Masone con un progetto a cura di Fondazione Franco Maria Ricci e Archivio Mattioli, che vuole essere omaggio e racconto.
Franco Maria Ricci ha voluto infatti omaggiare il grande pittore, scomparso nel 1994, suo concittadino e amico, con il quale condivideva lo stretto legame con la città di Parma e il suo territorio.
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Costituita da una sessantina di opere, molte delle quali inedite, accuratamente scelte nella vasta produzione del pittore da Sandro Parmiggiani e Anna Zaniboni Mattioli, nipote dell’artista e responsabile dell’Archivio, la mostra copre trent’anni della sua opera: Carlo Mattioli, è una mostra a cura di Fondazione Franco Maria Ricci e Archivio Mattioli e sarà fino al 24 settembre 2017 al Labirinto della Masone.

Dal 1961 al 1993 il percorso espositivo presenta i dipinti più rappresentativi dei cicli che hanno reso noto Mattioli – nato a Modena ma parmigiano d’adozione – come i Nudi, le Nature morte, i Cestini del Caravaggio, i poetici Alberi, i personalissimi Ritratti, i Paesaggi, le Spiagge della Versilia e i Campi di Grano.
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Al principio del percorso espositivo oltre venti straordinari dipinti in cui prevalgono paste spesse e materiche con colori terrosi e bui o all’opposto chiarissimi e impalpabili tra cui i diversi Nudi coricati.
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Le Nature morte, dove gli oggetti sono suggestioni per dipingerne l’essenza, i Cestini del Caravaggio con il celeberrimo dipinto del Merisi rivisto, diviso, colorato e i meravigliosi Paesaggi con gli inconfondibili alberi di Mattioli, immersi nella abbagliante luca estiva.
Protagonisti anche i Ritratti che fin dagli esordi hanno occupato una gran parte dell’opera dell’artista. A chiudere i grandi Paesaggi che attraversano tutti gli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta con la loro corposità dai colori vivi e forti, che sembrano parlare dell’amore di Mattioli per la natura.

La mostra celebra l’uscita del Catalogo Generale dei dipinti, realizzato da Franco Maria Ricci con la prefazione di Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose, i testi critici di Vittorio Sgarbi e Marco Vallora.

In mostra sarà anche visibile il video Viaggio terrestre e celeste nella pittura, coprodotto da Archivio Carlo Mattioli e Solares Fondazione delle Arti, un viaggio di 30 minuti nella pittura del grande artista emiliano. Un racconto che parte dai luoghi dell’infanzia e dalle esperienze formative, dalle amicizie, dalle relazioni interpersonali, linfa vitale alla creatività e alla produzione artistica di Mattioli. Una biografia con immagini di repertorio ed interviste a critici e storici dell’arte quali Maurizio Calvesi, Gianfranco Maraniello, Simona Tosini Pizzetti e Arturo Carlo Quintavalle, e testimonianze di intellettuali come Mario Luzi, Maurizio Chierici, Attilio Bertolucci, Federico Fellini, Enzo Biagi.
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Un artista essenziale e di una elegante sobrietà, una pittura in grado di stimolare i sensi e di far percepire profumi, materia e atmosfera.

Dettagli

Orari
Tutti i giorni dalle 10,30 – 19
Chiuso il martedì
L’accesso alla mostra è incluso nel biglietto d’ingresso al Labirinto della Masone

Dove e quando

Evento: Carlo Mattioli

Indirizzo:
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Fino al: 20170923