Palazzo Madama a Torino presenta “In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra”. Una mostra costituita da settanta immagini scattate da quattordici giovani donne fotoreporter che lavorano per le maggiori testate internazionali e che provengono da diverse nazioni: Italia, Egitto, Usa, Croazia, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Spagna.
Linda Dorigo, Virginie Nguyen Hoang, Jodi Hilton, Andreja Restek, Annabell Van den Berghe, Laurence Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi, Matilde Gattoni, Shelly Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques, Camille Lepage si muovono coraggiosamente in atroci e rischiosi campi di battaglia per documentare e denunciare quella “terza guerra mondiale” che è in corso in molte parti del mondo.
Quattordici donne “armate” solo della loro macchina fotografica, in prima linea nei punti caldi del mondo dove ci sono guerre, conflitti e drammi umani e sociali. Con coraggio, sensibilità e professionalità ci aiutano a capire, a non dimenticare, a fermarci a pensare.
Nella mostra ciascuna delle fotografe presenta cinque foto emblematiche del proprio lavoro e della propria capacità di catturare non solo un’azione, ma anche un’emozione, testimoniando e denunciando con le immagini le violenze perpetrate sui popoli e le persone più deboli e indifese.
Le settanta fotografie in mostra sono emblematiche nella durezza dei loro contenuti. A colori e in bianco e nero, scattate con macchine digitali o ancora con la pellicola, quasi a testimoniare senza filtri ciò che accade davanti all’obiettivo, le immagini reportage sono esse stesse “articoli” scritti con la fotocamera che non hanno bisogno di parole, se non una sintetica didascalia che precisa il dove e il quando, per raccontare “la” storia.
Nata da un’idea di Andreja Restek, la rassegna – curata con la giornalista Stefanella Campana e con Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama – è ospitata nella Corte medievale, con allestimento a cura dell’architetto Diego Giachello.
La mostra è promossa congiuntamente dall’Associazione Gi.U.Li.A – Giornaliste Unite Libere Autonome e da ADCF Onlus, l’Ambulanza dal Cuore Forte, ed ha il sostegno di: Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e Associazione Stampa Subalpina.
Gi.U.Li.A vuole riportare al centro dell’informazione la vita reale; il sapere la fatica,il coraggio le competenze, i talenti e le creatività delle donne italiane e di tutta quella gran parte di società che oggi non ha rappresentanza sui media.
Questa esposizione è importante per avere un punto di vista nuovo rispetto all’attività di fotoreporter che nell’ immaginario collettivo è svolta prevalentemente da uomini.
L’approccio femminile rispetto ad un tema come la guerra è sicuramente un’inaspettato arricchimento per chi visiterà la mostra.
Alcune fotografe ne mostrano la drammaticità attraverso la loro tenerezza ritraendo scene di vita quotidiana; altre più “dure” ne mostrano la ferocia. Tutte però hanno un unico scopo: raccontare le difficoltà delle vite spezzate.
Dettagli
©Matilde Gattoni ©Andreja Restek ©Maysun, Egitto ©Diana Zeyneb Alhindawi, South Sudan ©Matilde Gattoni ©,Andreja Restek