Il centro storico di Parma, nella sede del Palazzo del Governatore, ospita fino al primo luglio una mostra a dir poco singolare, unica nel suo genere. Il Terzo Giorno è una particolare indagine del rapporto uomo-natura, una riflessione sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, con uno sguardo al passato, al presente e al futuro. Tematica fondamentale a livello globale, tanto nelle società occidentali quanto in quelle orientali, che viene affrontato senza stanziare giudizi attraverso un punto di vista privilegiato, qual è quello dell’arte contemporanea.

Promossa dal Comune di Parma, Il Terzo Giorno è il primo importante evento espositivo da quando Parma è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2020, e coinvolge l’intera città. Prodotta e organizzata da Arkage (Artattack Group), società Benefit, e B Corp certificata, è la prima esposizione in Italia ad avere un approccio ‘for benefit’, vale a dire che il 50% degli incassi  saranno restituiti al Comune, che finanzierà il progetto “Km verde”, legato alla sostenibilità ambientale.
Il Terzo Giorno vuole essere questo: una mostra bella da vedere, ma soprattutto bella da pensare. Un discorso che deve continuare in città per molti mesi anche quando la mostra starà girando altrove”, sottolineano il Sindaco Federico Pizzarotti e l’Assessore al Comune di Parma Michele Guerra.

Non si tratta di una palese dichiarazione ecologista, ma piuttosto di un viaggio nelle infinite sfaccettature di un pianeta estenuato, attraverso le molteplici voci degli artisti selezionati. Senza prese di posizione, ma con uno sguardo di rispetto e stupore per il creato.
Perché la Natura, in un mondo totalmente instabile e in continuo mutamento, è un elemento eterno e vivo. Immutabile e in movimento allo stesso tempo, con i suoi cicli che si rinnovano costantemente. Elemento centrale nel dibattito sociale, economico, politico e istituzionale. Non può esserci innovazione senza tener conto della tutela dell’ambiente, né progresso senza difendere la natura. Nel rispetto di noi stessi e verso il prossimo.

La mostra è dunque un focus sulla potenza della Natura agli occhi dell’uomo, la necessità di rivederla nella sua profondità, nella sua essenza. La sua salvaguardia e la garanzia della sua bellezza sono l’unica strada possibile verso il futuro.
Questo racconto per immagini invita ad ascoltare, accogliere, riflettere, porsi delle domande. L’arte è il modo migliore per accedere a questa conoscenza ed acquisire la consapevolezza del nostro pianeta. E se consideriamo che il nostro tempo è quello di un profondo cambiamento, sotto ogni profilo compreso quello ambientale, l’arte contemporanea in particolar modo diviene la strada maestra che permette allo spirito di attraversare la natura e addentrarsi nel suo mistero, di andare oltre il presente verso una dimensione poco distante da noi, ma che ancora non siamo riusciti a mettere pienamente a fuoco.

Il percorso di visita affronta il momento dalla Creazione, intesa come apparizione del mondo, ed è da qui che nasce il titolo della mostra. L’inizio del discorso della mostra ha luogo “Il Terzo Giorno” in senso letterale, in quanto secondo il libro della Genesi il terzo giorno dalla nascita del pianeta si ha la prima manifestazione di vita (Genesi, 1,9). In questa fase terra, aria, acqua e fuoco sono gli elementi miracolosi che costituiscono il creato.
Con l’arrivo dell’uomo le cose iniziano ben presto a cambiare. L’evoluzione del pensiero scientifico e lo sviluppo tecnologico trasformano progressivamente la paura degli imprevedibili agenti della natura, che da essa porta a proteggersi, in un desiderio di dominarla e sottometterla alle proprie esigenze. Si sommano poi le ragioni economiche, che pongono l’ambiente al proprio servizio come strumento di profitto. Il che conduce in parallelo ad un impoverimento delle risorse naturali. Distruzione e nichilismo sembrano il segno di una fine apocalittica molto vicina.

E’ forse giunto il momento di porsi in un modo nuovo verso l’ambiente, di pensare al pianeta in un modo nuovo. Ecco la Natura vista con gli occhi degli artisti. “…un bosco, un’onda, una pietra sono occasioni per dar vita ad un universo nuovo e migliore. Un giardino dove l’immaginazione sostituisce il calcolo, il bello prende il posto dell’utile e il buono quello del molto”, suggerisce la curatrice Didi Bazzini nel suo testo in catalogo.
Un viaggio catartico, dunque, che si esprime attraverso l’arte contemporanea, fatto di analogie e legami, senza necessariamente una logica, di visioni e non di concetti, di meraviglia e non di speculazione.
Prosegue Didi: “Il terzo giorno è quello in cui oltre tremila anni fa si è immaginato che abbia avuto origine la vita e, con essa, siano apparse natura e arte. Sorelle inseparabili, nate dall’inscindibile dualità di spirito e materia. Arte dell’occhio e della mano, specchio senza il quale il creato non avrebbe immagine e che, senza il creato, non avrebbe riflesso. Due specchi in verità, l’occhio e il tutto, che posti uno di fronte all’altro rinviano all’infinito l’uno immagine dell’altro”.

40 gli artisti in mostra. Artisti del calibro di Marina Abramović, Giovanni Anselmo, Gabriele Basilico, Alighieri Boetti, Jimmie Durham, Jan Fabre, Piero Gilardi, John Isaacs, Francesco Jodice, Bodys Isek Kingelez, Mario Merz, Sebastião Salgado, Tracey Snelling e Gilberto Zorio, solo per citarne alcuni.
Una composizione di 117 opere tra immagini fotografiche, installazioni, sculture e dipinti, cui ci aggiungono tre installazioni site specific all’ingresso e all’uscita del Palazzo, forma un complesso mosaico che si diffonde per tutta la città, com’è successo la notte del 26 maggio, iniziato con una visita notturna dell’esposizione e proseguita con concerti, video mapping, proiezioni e performances nel centro storico di Parma.

In copertina:
ERIC POITEVIN, CHENE – 2000 (particolare)
stampa fotografica; cm 172 x 216
Cortesia Eric Poitevin
Galerie Albert Baronian – Bruxelles

  1. ANNA IPPOLITO E MARZIO ZORIO
    A.L.F.A. 1 – Infiniti punti equidistanti da un D, 2018
    Foglia d’oro su polistirolo, stampa digitale su PVC
    diametro 300 cm
    (opera site specific nella piazza Garibaldi)
  2. OLIVO BARBIERI
    Site specific_MANAUS 09, 2009
    Stampa fotografica a colori montata su D-Bond
    111×164 cm
    Courtesy Olivo Barbieri
    Galleria Massimo Minini – Brescia
  3. TRACEY SNELLING, Tenement Rising, 2016
    Legno, pittura, luci, impianto audio, schermi LCD,
    325 x 240 x 135 cm
    Aeroplastics Contemporary, Bruxelles
  4. FRANCESCO JODICE
    The Diefenbach Chronicles, Capri #003, 2013
    Stampa fotografica montata su alluminio
    150 x 190 cm
    Collezione privata
  5. JOHN ISAACS
    Walking in the poverty of our history in the making (vulture), 2011
    Gesso, sacchi di plastica, struttura metallica
    230x120x120 cm
    Courtesy John Isaacs
    Aeroplastics Contemporary, Bruxelles
  6. ERIC POITEVIN, CHENE – 2000
    stampa fotografica
    cm 172 x 216
    Cortesia Eric Poitevin
    Galerie Albert Baronian – Bruxelles

Dove e quando

Evento: Il Terzo Giorno
  • Fino al: – 01 July, 2018
  • Indirizzo: Palazzo del Governatore – Piazza Garibaldi 19, Parma
  • Sito web