In quel di Firenze: dalla mostra “Solo. Piero Manzoni” al “The Wall” con i progetti di riqualificazione e integrazione per Via Palazzuolo, dal “Tavolo dell’Architetto” dedicato a Benedetta Tagliabue alla rassegna video “Silence and rituals”.
Il Museo Novecento riprende la corsa dopo il boom di visitatori del periodo estivo e parte con la sua programmazione autunnale presentando quattro nuovi progetti espositivi.

In linea con il nuovo orientamento, puntando tutto sul potenziamento della programmazione espositiva e sull’alternanza delle mostre e dei progetti temporanei oltre che sulla riorganizzazione della collezione permanente, ad aprire la stagione arrivano la mostra monografica Solo. Piero Manzoni curata da Gaspare Luigi Marcone in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni di Milano, il terzo appuntamento de Il Tavolo dell’architetto dedicato a Benedetta Tagliabue, il progetto The Wall. Altri spazi, curato dall’artista Robert Pettena e realizzato in collaborazione con l’Assessorato allo sviluppo economico e al turismo del Comune di Firenze e all’Accademia di Belle Arti che vede un focus su via Palazzuolo e la rassegna video Silence and rituals ideata da Beatrice Bulgari per In Between Art Film e curata da Paola Ugolini.

Stiamo perfezionando il nostro progetto museale all’insegna dell’aggiornamento sul presente dell’arte e la rilettura del Novecento, attraverso progetti come Solo in cui diamo evidenza a figure centrali delle avanguardie – Ha spiegato il direttore artistico Sergio Risaliti -. È il caso di Piero Manzoni, pioniere assoluto dell’arte concettuale e performativa, uno dei grandissimi pittori dell’epoca moderna come dimostrato dalla sua Base magica e dai suo Achrome. Abbiamo in mente un museo laboratorio e palestra, economicamente sostenibile e multitasking, in cui trovano occasione di sperimentazione gli artisti di tutto il mondo e i migliori curatori e storici dell’arte dell’ultima generazione alle prese con l’attualità e la storia. Un museo che ha a cuore prima di tutto i cittadini ed è alieno alla spettacolarizzazione delle mostre, alla rincorsa dei grandi numeri, anche se l’interesse per quello che proponiamo è in continua crescita. Dal 18 settembre i fiorentini e i turisti potranno ammirare le invenzioni di decine di artisti e apprezzare la ricchezza e varietà delle tecniche e dei generi, in un continuo cambio di scena e di protagonisti a riprova dell’irrefrenabile volontà di sperimentare i limiti dell’arte e della creatività anche in architettura o scenografia, nel video e nella installazione. In un’epoca che sembra credere nella chiusura e nell’isolamento il Museo Novecento vuole essere luogo di apertura mentale oltreché di contaminazione di epoche e stagioni, di provenienza geografica e background culturale”.

Gli spazi museali delle Ex Leopoldine stracolmi di arte e cultura: un programma trasversale tra presente e passato dell’arte locale e internazionale, dalle opere in collezione di Morandi, Casorati e De Chirico a quelle dei giovani artisti dell’Accademia fiorentina, che si sono cimentati con il multiculturalismo di via Palazzolo.
Dopo il picco del +30% di visitatori in più nel mese di luglio il Museo Novecento va incontro all’autunno con una serie di novità e dopo la mostra dedicata a Emilio Vedova, ripropone il progetto “Solo”, ciclo espositivo che offre di volta in volta un breve ritratto di alcuni grandi maestri del Novecento dando così spazio a mostre che attingono dai depositi delle collezioni civiche ad altre invece che portano da fuori la grande arte.
Il protagonista di questo secondo appuntamento – curato da Gaspare Luigi Marcone – è Piero Manzoni ed è focalizzato sugli “oggetti” che l’artista produce dal 1959 al 1962.

Torna anche “The Wall”, format espositivo inedito, che questa volta vede l’assessorato allo sviluppo economico e al turismo del Comune di Firenze e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti sotto la guida dell’artista e docente Robert Pettena, lavorare insieme per dare vita ad “Altri spazi”: una maxi parete/infografica – lunga più di dieci metri – che accende un faro sulla delicata realtà di via Palazzuolo, storica strada del centro storico fiorentino spesso al centro della tensione sociale.

La protagonista del terzo “Tavolo dell’architetto” è invece Benedetta Tagliabue: la professionista milanese tra l’ Italia e l’estero porta a Firenze una selezione dei suoi ultimi progetti realizzati e in corso di realizzazione. Mentre nella Sala Cinema e Video del Museo arrivano dodici artisti internazionali selezionati da Paola Ugolini per il secondo ciclo della rassegna Silence and Rituals: una riflessione sulla sospensione di suono e di tempo che spesso precede e accompagna le cerimonie e i riti sia laici che religiosi.

L’autunno all’insegna dell’Arte ci attende in quel di Firenze.

Didascalie immagini

  1. Gli spazi del Museo del Novecento
  2. Dalla rassegna Silence and Rituals
  3. Hans Op de Beeck;
  4. Piero Manzoni, Achrome1958 e l’ingresso dell’ala dedicata alla mostra Solo. Piero Manzoni
  5. Paradigma di Benedetta Tagliabue
  6. Cupola de Papel Maqueta de Investigacio

IN COPERTINA
Hans Op de Beeck (particolare)

Scadenza eventi espositivi

  • Solo. Piero Manzoni > 13 dicembre 2018
  • The Wall. Altri Spazi > 13 dicembre 2018
  • Paradigma. Il Tavolo dell’Architetto –
    Benedetta Tagliabue
      > 13 dicembre 2018
  • Rassegna video. Silence and Rituals > 24 gennaio 2019

Dove e quando