Al Museo Santa Caterina prosegue fino al 28 luglio Donna in scena. Boldini, Selvatico, Martini, promossa dal Comune di Treviso, curata da Fabrizio Malachin, direttore dei Civici Musei Trevigiani e accompagnata da un catalogo Antiga Edizioni, pone la figura femminile al centro del racconto di quello che fu il bel mondo dal tramonto dell’Ottocento allo scoppio della Grande Guerra e al suo Dopoguerra.

Un lasso di tempo breve, ma epocale in cui, archiviate le battaglie delle suffragette, tra tradizione e progresso, le donne cercarono, nel nuovo che stava dirompendo, il diritto a essere protagoniste e per farsi ritrarre chiamavano gli artisti più in voga: Boldini, Corcos, Milesi, Tito, Erler, Tallone, Grosso, Selvatico, Nono, Beltrame.

Il Curatore, spiega: “La mostra prende le mosse dall’attività di due protagonisti della scena trevigiana e veneta di quell’epoca che l’Istituto desidera far riscoprire al grande pubblico nel centenario e nel sessantesimo della morte: Lino Selvatico (Padova, 20 luglio 1872–Treviso, 25 luglio 1924) e Giulio Ettore Erler (Oderzo, 20 gennaio 1876–Treviso, 9 gennaio 1964).

Artisti celebri, in particolare per i grandi ritratti femminili, fino ai nudi sensuali ma mai volgari, che hanno raccontato il nascere di quel ‘piccolo’ mondo borghese veneto. Le loro opere sono una finestra su un’epoca romantica, affascinante, mondana ma anche decadente. Entrambi sono legati a Treviso per le vicende biografiche personali e artistiche”.

Un percorso tra grandi dipinti, anche capolavori assoluti, insieme a disegni, sculture e affiches oltre a una scelta di abiti, ventagli, cappellini degli anni della Belle Époque. Un periodo unico, ma così connotato che tutti i maggiori ritrattisti dell’epoca si fecero cantori per rendere immortali volti, sguardi, charme ed erotismo di un’epoca.

Rilevante la selezione dei grandi veneti del momento quali Ettore Tito, Pietro Pajetta, Eleuterio Pagliaro, e soprattutto Giulio Ettore Erler e Lino Selvatico, il “Boldini Veneto” campione del ritratto alla moda di primo Novecento, tra Venezia, Milano e l’Europa. Una selezione di prim’ordine con la presenza dei più importanti lavori di Alberto Martini, precursore del surrealismo e ritrattista dall’atmosfera magica.

Una rappresentazione certo parziale, in quanto restituisce l’immagine di una fetta minoritaria e privilegiata della società, quella della mondanità, dei salotti alla moda e della joie de vivre, che gareggiava per posare di fronte ai pittori più in voga, ma non una semplice passerella di belle donne e di straordinaria pittura.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Alberto Martini, RItratto di Wally Toscanini, collezione privata
  2. Lino Selvatico, L’offerta di Arlecchino, collezione privata
  3. Lino Selvatico, Signora in giallo, collezione privata
  4. Giulio Ettore Erler, Ritratto contessa Calzavara, Musei Civici di Treviso
  5. Giulio Ettore Erler, I tre vizi, collezione privata
  6. Alessandro Milesi, Ritratto di gentildonna, collezione privata

In copertina un particolare di
Cesare Tallone, Signora in nero, collezione privata

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Museo Santa Caterina - Piazzetta Botter Mario, 1 - Treviso
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Fino al: 28 Luglio, 2024