L’opera d’arte metafisica è quanto all’aspetto serena; dà però l’impressione che qualcosa di nuovo debba accadere in quella stessa serenità e che altri segni, oltre a quelli già palesi, debbano subentrare sul quadrato della tela.
Tale è il sintomo rivelatore della profondità abitata”.
 (Giorgio de Chirico, Sull’arte metafisica, 1919)

È Giorgio de Chirico stesso a indicare un momento preciso per la nascita della pittura metafisica, una sorta di illuminazione che colloca nell’autunno del 1910 a Firenze, mentre era seduto su una panchina in Piazza Santa Croce. In uno scritto in cui descrive dettagliatamente l’immagine della piazza che si apre davanti ai suoi occhi, si sofferma sulla sensazione provata in quell’istante: “Ebbi allora la strana impressione di vedere tutte quelle cose per la prima volta. E la composizione del quadro apparve al mio spirito; ed ogni volta che guardo questo quadro rivivo quel momento. Momento che tuttavia è un enigma per me, perché è inesplicabile. Perciò mi piace chiamare enigma anche l’opera che ne deriva”. Il maestro spiegava così la genesi di quell’Enigma di un pomeriggio d’autunno, considerato non solo il dipinto che dette inizio alla serie delle Piazze d’Italia, ma anche e soprattutto il punto di partenza di quella pittura metafisica che tanta importanza ebbe per l’arte europea nel corso del XX secolo.

Pervasa da un angoscioso presagio, l’atmosfera (o Stimmung, secondo il filosofo tedesco dell’Ottocento Nietzsche) della sua pittura mira a suscitare un senso di sorpresa, scoperta e rivelazione” scrive Victoria Noel-Johnson, curatrice della mostra Giorgio de Chirico. Metafisica continua, in corso presso il Palazzo Sarcinelli di Conegliano (TV) dall’11 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024. Le opere esposte provengono tutte dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, che gestisce la casa-museo romana – all’interno del Palazzetto dei Borgognoni in Piazza di Spagna – dove il maestro trascorse gran parte della vita.

Articolato in oltre settanta opere, il percorso espositivo offre una selezione rappresentativa delle principali tematiche mediante le quali de Chirico espresse la sua interpretazione metafisica di spazi esterni e ambienti chiusi, popolati di enigmatici personaggi e oggetti misteriosi: vi figurano i Manichini senza volto e i Trovatori, le Piazze d’Italia e le Torri, gli “Interni ferraresi”, i Trofei, i Gladiatori, gli Archeologi, i Soli accesi e spenti e i Bagni misteriosi. La mostra dedica ampio spazio alla stagione neometafisica, di cui la Fondazione de Chirico possiede la più importante e completa collezione al mondo: a partire dalla metà degli anni Sessanta, l’artista si dedicava a rivisitare e rielaborare i temi che popolavano le opere del primo periodo metafisico, tornando alle fonti originarie della sua ispirazione dopo mezzo secolo di intensa, originale e geniale parabola creativa.

Considerato una delle figure di riferimento nell’arte del primo Novecento, de Chirico ha influenzato in modo profondo non solo il surrealismo, ma anche una serie di movimenti di ampio respiro, dal realismo magico, alla Neue Sachlichkeit (nuova oggettività), dalla pop art, alla transavanguardia e fino ad alcuni aspetti del postmodernismo. La costante volontà di sperimentazione del maestro, che nei suoi settant’anni di carriera non ha mai smesso di elaborare stili, tecniche e tematiche, si condensa in una frase, scritta nel 1918, che può costituire una sorta di fil rouge per seguirne la produzione: “Viviamo in un mondo fantasmico con il quale entriamo gradatamente in dimestichezza“.

Con la Neometafisica, de Chirico proponeva una continua rielaborazione dei temi e degli oggetti che avevano popolato i suoi dipinti, creando accostamenti e connessioni tanto improbabili quanto nati da misteriosi collegamenti mentali: in questo modo, come in un mazzo di carte, rimescolando elementi preesistenti, nascevano sempre nuove e stimolanti associazioni. La rivisitazione della metafisica, che de Chirico operò nell’idea di ripresa e replica delle Muse inquietanti, fu vista da Andy Warhol come un gesto rivoluzionario che apriva nuovi orizzonti: “Ripeteva i suoi dipinti di continuo […] Ciò che lui replicava regolarmente, anno dopo anno, io lo ripetevo lo stesso giorno nello stesso dipinto”.

Il percorso della mostra si conclude con la sezione dedicata a La serie Mythologie (1934) e i Bagni misteriosi. Tra le illustrazioni per il volume Mythologie, con testi del poeta surrealista Jean Cocteau, compaiono due scene nelle quali un signore elegantemente vestito è raffigurato su una barca a remi circondata da bagnanti, a simboleggiare la partenza imminente per un viaggio metafisico: è questa la lontana fonte d’ispirazione dalla quale scaturiranno negli anni Settanta opere quali il Bagno misterioso e Il nuotatore nel bagno misterioso.

A ottantacinque anni, l’artista decide di utilizzare questo soggetto per il più imponente progetto scultoreo della sua carriera: la monumentale Fontana dei Bagni Misteriosi realizzata nel 1973 in occasione della Triennale di Milano, all’interno del Parco Sempione. In una intervista, a proposito della genesi dei Bagni misteriosi de Chirico narrava: “Vedendo un ospite che attraversava una stanza riflettersi nello specchiante impiantito di parquet lucidato a cera, ebbi l’impressione che egli potesse affondarvi, come in una piscina, che vi si potesse muovere e addirittura nuotare. Così immaginai delle strane piscine con uomini immersi in quella specie di acqua-parquet, che si muovevano, giocavano e a volte si fermavano per conversare con altri uomini che stavano fuori dalla piscina-pavimento”.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Casa Museo Giorgio De Chirico, Roma: L’Atelier
    (fonte)
  2. Una sala della mostra Giorgio de Chirico. Metafisica continua – Conegliano (TV), Palazzo Sarcinelli, 11 ottobre 2023 -25 febbraio 2024
  3. Una sala della mostra Giorgio de Chirico. Metafisica continua – Conegliano (TV), Palazzo Sarcinelli, 11 ottobre 2023 -25 febbraio 2024
  4. Giorgio de Chirico: Le Muse inquietanti (1974) – Roma, Fondazione Giorgio e Isa de Chirico – Giorgio De Chirico SIAE 2023-02-02
  5. Una sala della mostra Giorgio de Chirico. Metafisica continua – Conegliano (TV), Palazzo Sarcinelli, 11 ottobre 2023 -25 febbraio 2024
  6. Giorgio de Chirico: La fontana Bagni misteriosi – Milano, giardino del Palazzo della Triennale (le sculture originali del pesce variopinto e dei due personaggi sono attualmente custodite presso il Museo del Novecento di Milano)
    foto © Cristina Arduini (fonte) https://www.fontanedimilano.it/palazzo-triennale/

in prima pagina:
Una sala della mostra Giorgio de Chirico. Metafisica continua – Conegliano (TV), Palazzo Sarcinelli, 11 ottobre 2023 -25 febbraio 2024

Sito web: https://www.artikaeventi.com/dechirico.html

Dove e quando

Evento: Giorgio De Chirico. Metafisica continua

Indirizzo: Palazzo Sarcinelli - Via XX Settembre, 132 - Conegliano (TV)
[Guarda su Google Maps]

Fino al: 25 Febbraio, 2024