Per i suoi centocinquant’anni Liberty, la storica casa dallo stile inconfondibile, ha lanciato una sfida accolta con entusiasmo dalla nuova direzione dell’Area Musei d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano. Una sfida dalle profonde radici culturali dove l’intreccio tra popolare e artistico, tra quotidiano e ricercato si annoda in un dialogo sorprendente. Pertanto, in collaborazione con Liberty e la casa editrice Electa, al Museo del Novecento e a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine prosegue fino al 3 settembre, la mostra “FuturLiberty“.

Attraverso le otto sale del Museo del Novecento e le sette di Palazzo Morando, i due percorsi espositivi, autonomi e complementari, si susseguono – da una parte – con le opere degli artisti di Futurismo e Vorticismo, selezionate dalla curatrice Ester Coen, dalla collezione del Museo del Novecento e da altre prestigiose istituzioni internazionali, dall’altra predominano i tessuti, gli arredi, le stoffe e i documenti dall’archivio di Liberty, scelti da Federico Forquet.

Un progetto complessivo con oltre duecento opere: al Museo di Piazza del Duomo, la mostra si sofferma sull’interdisciplinarità dei movimenti d’avanguardia in un viaggio inedito con opere fondamentali della collezione di cui quindici importanti autori come Boccioni, Balla, Severini e Carrà messe a confronto con i design delle collezioni Liberty.

Inoltre, un approfondimento è dedicato alle architetture Liberty di Milano con la proiezione di immagini degli edifici ‘in stile’ della città. Un percorso che affianca architetture e decorazioni con i disegni del prestigioso archivio londinese, sottolineando l’influenza stilistica dei motivi floreali e geometrici in uno stretto legame fra le due città.

A Palazzo Morando si focalizza sulla straordinaria creatività che caratterizza la storia di Liberty e dei suoi designer di ieri e di oggi. Per la prima volta – dopo la mostra al V&A del 1975 che ne celebrava il centenario – sono esposti dipinti, disegni, arazzi, stoffe, abiti, arredi, fotografie e un’ampia selezione di materiali inediti dall’archivio di Liberty, a partire dalla collaborazione con William Morris.

La mostra illustra le influenze che hanno caratterizzato il percorso di alcuni maestri, fra cui William Morris, Bernard Nevill e Federico Forquet, e le idee, che nelle diverse epoche hanno ridisegnato il futuro guardando al passato. Il tessuto collega l’inizio e la fine del viaggio attraverso forme, colori, pattern e rifrazioni di luce.

Il risultato complessivo è un affascinante intreccio di motivi visivi, storie, influenze e relazioni tra avanguardie artistiche e arti applicate. Tale trama si rivela pervasiva nella città e la mostra, unitamente alla guida dei percorsi espositivi edita da Electa, suggeriscono percorsi urbani e architettonici lungo le vie meneghine alla riscoperta della tendenza artistica interdisciplinare d’inizio Ventesimo secolo che lega, meglio di altro, la città italiana a Londra, il Liberty.