Sculture in legno, ferro e cartapesta, dipinti, bronzi, foto e video: oltre cinquanta opere di arte contemporanea dove il protagonista è Pinocchio, il personaggio di fantasia italiano più famoso, nato dalle pagine del romanzo per ragazzi di «complessa semplicità» scritto da Carlo Collodi (pseudonimo del giornalista e scrittore Carlo Lorenzini – Firenze, 24 novembre 1826 – Firenze, 26 ottobre 1890) tradotto in duecentoquaranta lingue, secondo solo al Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry.
Un successo che, dalla prima pubblicazione a puntate nel 1881, ha sempre fatto riflettere sulle motivazioni per le quali il il burattino di legno sia riuscito, e continui, a suscitare l’interesse, oltre che di bambini e ragazzi, anche quello di letterati, storici, sociologi, oltre che artisti che lo hanno utilizzato per esprimere la propria visione del mondo. Pinocchio è una figura universale, metafora della condizione umana, una fiaba legata alla realtà, un romanzo di formazione entrato nell’immaginario collettivo.
Pinocchio, nato sì sullo scorcio dell’Ottocento, dolce creatura le cui avventure scitano affetto e commozione in chiunque le legga, in realtà creatura novecentesca perché il Ventesimo secolo lo ha manipolato, passato al setaccio, maschera tragica sottoposta al lento crogiuolo delle proprie immani tragedie cui il burattino è andato oltre, superando l’insuperabile e, incredibilmente, ancora egli vive.
Nella cornice di Villa Bardini che vanta viste mozzafiato su Firenze, “Enigma Pinocchio” è una bella mostra realizzata grazie anche al lavoro dell’Archivio Venturino Venturi perché i pezzi esposti, provenienti direttamente dagli atelier di grandi artisti internazionali e da prestigiose collezioni private, sono accompagnati da installazioni multimediali realizzate per coinvolgere lo spettatore in esperienze ricche di suggestioni.
Tra questi elementi multimediali la bocca della balena – che ha ingoiato Pinocchio – diviene luogo magico per visitatori di tutte età, così da trasformare loro nei veri protagonisti delle Avventure. Curata da Lucia Fiaschi, Enigma Pinocchio traccia un percorso specchio del viaggio della creatura collodiana fra ingenuità e furbizia, autonomia e soggezione e, infine, tra la vita e la morte.
Divisa in sette sezioni che declinano le mille sfaccettature dell’enigmatico figlio di Geppetto: Pinocchio (non) è un Re; Pinocchio (non) è un burattino; Pinocchio (non) è un uomo; Pinocchio (non) è morto; Pinocchio (non) è Pinocchio; Pinocchio (non) è una maschera; Pinocchio (non) è un bambino. Alberto Giacometti, David LaChapelle, Bruno Munari, Mimmo Paladino, Alexander Calder, Luigi Ontani, Paul McCarthy, Jim Dine, Venturino Venturi sono alcuni degli artisti che ne hanno fatto l’interprete delle loro inquietudini, della contemporaneità, icona del nostro tempo, afferrandone la natura metamorfica., proprio perché metafora di ogni possibile metafora, toscano e universale, aperto a tutte le possibili letture.
La mostra prosegue fino al 22 marzo. Edito da Giunti, bello il catalogo (italiano/inglese) che l’accompagna. Sono previste attività attività gratuite rivolte alle classi 4° e 5° della scuola primaria e 1° e 2° della scuola secondaria di primo grado.
Prendendo spunto dal catalogo della mostra e dalle sezioni in cui è divisa, vengono proposti percorsi diversi. Ogni incontro prevede letture animate e laboratori inerenti la tematica scelta. Una volta concluso il laboratorio, i partecipanti potranno visitare la mostra, soffermandosi in particolare sulle sezioni che hanno ispirato l’esperienza appena vissuta.
Didascalie immagini
- Sam Havadtoy
Pinocchio
Mixed media, lace, acrylic and gold leaf on
resin, 160x68x88 cm
Collezione privata - David LaChapelle
David Bowie: face masks, 1995
Chromogenic print, 66,04×50,08 cm
David LaChapelle, 1995 - Alberto Giacometti
Le Nez dans Peintures romanes des églises de France, 1938
Mattita su carta, 32,2×24,4×2 cm
Fondation Giacometti, Paris
© Alberto Giacometti Estate/ by SIAE in Italy 2019 - Alexander Calder
Disco rosso, punti bianchi su nero (Red Disc, White
Dots in Black), 1960
Lamiera dipinta, aste metalliche e filo di acciaio,
88,9x101x99 cm
Venezia, Fondazione Solomon R. Guggenheim,
Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof,
lascito Hannelore B. Schulhof, 2012
Crediti fotografici: David Heald
© Calder Foundation, New York, by SIAE 2019 - Mimmo Paladino
Dono (Pinocchio in cornice), 1998
Bronzo, ferro e calce, 53x42x21 cm
Collezione Mimmo Paladino
© Mimmo Paladino by SIAE 2019 - Gionata Francesconi
Ostinazione, 2015
Legno e cartapesta, 210x60x60 cm
Collezione Gionata Francesconi
© Gionata Francesconi by SIAE 2019 - Venturino Venturi
Pinocchio, 1953
fusione in bronzo 1980
90 x 50 x 35 cm
San Giovanni Valdarno (AR), Collezione
Banca del Valdarno
In copertina il particolare di uno scatto
dell’allestimento con il Pinocchio di
Jim Dine
White Gloves, 4 Wheels, 2007
Smalto a base olio e carboncino su legno,
207x148x61 cm
Collezione Jim Dine, Courtesy Richard Gray Gallery
© Jim Dine by SIAE 2019
Foto di Michele Monasta per Arthemisia
- Mostra realizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Enigma Pinocchio. Da Giacometti a LaChapelle è una mostra prodotta e organizzata da Generali Valore Cultura, Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron con il coordinamento del Gruppo Arthemisia, in collaborazione con Unicoop Firenze.
Orario
dal martedi’ alla domenica dalle 10 alle 19
Dove e quando
Evento: Villa Bardini – Costa San Giorgio, 2-4 – Firenze
- Fino al: – 22 March, 2020