Al MAD Murate Art District di Firenze prosegue, fino al 12 novembre, la personale Stefano Chiassai – curata da Valentina Gensini e organizzata da MUS.E in collaborazione con ADI Toscana – un percorso formato da una selezione di disegni inediti realizzati nel 2022 e 2023 e accompagnati da alcuni pezzi del biennio precedente.
Al centro del suo lavoro, l’artista pone la pratica quotidiana del disegno a pennarello – che non ammette errori o revisioni – una disciplina sistematica e un metodo di rielaborazione delle vicende globali che ci arrivano attraverso i quotidiani. Una rielaborazione in toni ironici dal sapore popolare così da tradurre la percezione collettiva della storia presente e l’artista spiega: “Disegnare è sempre stata una mia grande passione e “disegnare ogni giorno” è un desiderio che ho scoperto nel periodo del lockdown, diventando una pratica abituale. Da qui il titolo della mostra (“Drawing Everyday. Diario visivo di Stefano Chiassai”) che fa riferimento alla meticolosità attraverso cui quotidianamente per quattro ore, la mattina dalle cinque alle nove, mi dedico alla traduzione in disegni di notizie e avvenimenti che succedono nel mondo e che rapiscono la mia attenzione.

La mia esperienza di stilista e la mia conoscenza delle tecniche di lavorazione dei tessuti mi ha portato a trasformare diversi disegni della mostra in arazzi, tappeti, oggetti di design, tessuti Jacquard che ho poi trasformato in capi di abbigliamento. I miei disegni – un po’ per esorcizzare le tante cattive notizie che riempiono le pagine dei quotidiani – diventano personaggi fuori della realtà, fiori, piante, folletti, parole che parlano di vita, sogno, futuro, amore, fratellanza, diritti umani, in un’esplosione di colori che trasmette gioia e positività, come un inno a un mondo migliore”.

Le vicende più crude legate alla politica internazionale, alla guerra, a drammatiche urgenze ambientali o climatiche, lasciano talvolta spazio alla cronaca più alta (l’arresto di Matteo Messina Denaro così come la morte di Papa Benedetto XVI), fino a vicende legate a tutta la cittadinanza (l’arrivo della Primavera, lo scudetto del Napoli) e personali, come il disegno dedicato all’amico Giovanni Bonotto.
Pensieri, frammenti di vita, riflessioni sospese tra il silenzio e l’inquietudine della quotidianità, sono raccolti in linee e colori vivaci che costruiscono proprio quel diario quotidiano capace di tradurre in immagini le prime pagine, la complessa e dolorosa storia contemporanea a livello globale come anche le piccole gioie nazionali tanto amate.

Scritti e parole si insinuano nel testo visivo come a ricalcare il vocabolario della condivisione collettiva degli avvenimenti.
Disegni, tessuti, pregiati arazzi e oggetti di design mettono in scena parole, geometrie, pattern, figure, riattivando una memoria collettiva e condivisa che racchiude i principali avvenimenti attraverso un progetto site specific per una suggestiva fusione di linguaggi che concretizza, in un trionfo cromatico, il dialogo tra il passato storico della città di Firenze, intensamente legato alla progettazione artistica di arazzi, e l’arte contemporanea.

Inoltre, in occasione della Florence Art Week (palinsesto di appuntamenti promosso dal Comune di Firenze e dedicato all’arte contemporanea in programma dal 28 settembre all’8 ottobre) il prossimo 5 ottobre alle 17:30, verranno presentati al MAD tre arazzi appositamente realizzati a telaio jacquard dalla manifattura Bonotto su disegno di Stefano Chiassai. Questi arazzi rappresentano tre diversi soggetti: la solidarietà con i drammi delle donne iraniane, disegnate da Chiassai in manifestazione per i loro diritti, in un contrastato bianco e nero; il dramma della guerra in Ucraina, con i bombardamenti che da mesi affliggono la popolazione civile, in costante richiesta di aiuto; infine il vitalismo personale di Stefano Chiassai, che reagisce ai drammi della storia con una esplosione di energia, invitando il pubblico a non arrendersi e a mantenere uno sguardo da bambini. I tre arazzi saranno presentati nel corso di un talk dedicato al design e alla tecnica dell’arazzo, seguito dall’apertura della nuova sala espositiva che resterà allestita fino al 7 ottobre dalle 14:30 alle 19:30 mentre domenica 8 solo su prenotazione alle ore 10:00 e alle ore 11:30.