A Venezia, da oltre trentacinque anni, mancava una rassegna sulle deformazioni del volto e sulla caricatura in età moderna. Dopo la spettacolare mostra “Effetto Arcimboldo. Trasformazioni del volto nel sedicesimo e nel ventesimo secolo” (1987), in verità, non è che siano state realizzate – anche all’estero – importanti esposizioni monografiche dedicate ai maestri della caricatura se non “Infinite Jest: Caricature from Leonardo to Levine” al Metropolitan Museum di New York (2011).
Adesso, l’evento in corso all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti fino al prossimo 27 aprile (anticipato da Cinzia nella presentazione del 19 dicembre scorso), è in parte diverso e fortemente connesso alla città che la ospita, Venezia e, come ha spiegato Pietro C. Marani, curatore di “De’ visi mostruosi e caricature. Da Leonardo a Bacon“, Inti Ligabue, presidente della Fondazione Giancarlo Ligabue, continua a promuovere con determinazione lo studio, la ricerca e la diffusione della conoscenza di differenti aspetti dell’arte, della storia o della cultura materiale, traendo spesso ispirazione da opere della Collezione di famiglia.
«Come in questo caso la nota “Testa di vecchia” attribuita a Leonardo che si prestava a sottolineare una linea di continuità ‘settentrionale’ nel ‘genere’ della caricatura o, meglio, nella deformazione e trasformazione dei tratti fisiognomici. Una linea già indicata da alcuni critici agli albori della modernità – dall’estensore dell’introduzione manoscritta anteposta all’Album Cini di Anton Maria Zanetti, Francesco Albergati Capacelli, a Gustavo Frizzoni mentre illustrava le caricature di Tiepolo – che partendo dai ‘visi mostruosi’ di Leonardo e dalle ‘pitture ridicole’ dei lombardi, inglobando esperienze del naturalismo carraccesco, fiorirà nella Venezia della prima metà del Settecento».

Grazie al corpus eccezionale l’evento espositivo evidenzia la connessione, e la linea di continuità tre le “teste caricate” o i volti deformi di Leonardo, con le successive interpretazioni dei “visi mostruosi” da parte degli artisti lombardi ed emiliani e il gusto per la caricatura che si diffonde a Venezia nel Settecento, parallelamente a un rinnovato interesse per Leonardo e alla conoscenza della sua opera grafica.
Una mostra preziosa, da non perdere anche per il prestito di diciotto disegni autografi di Leonardo provenienti dalla Devonshire Collections di Chatsworth. Un percorso di altissimo livello da seguire gradualmente, per i confronti e i rimandi, realizzato con attenzione al minimo particolare e illuminato con professionalità. Ottimo il catalogo edito da Marsilio Arte.
Ancora il Curatore: «benché quelle di Leonardo, salvo rarissimi casi, non possano definirsi propriamente “caricature”, alcune scoperte recenti hanno mostrato come sia possibile rintracciarne l’eco a Venezia e, almeno in parte, spiegare il riapparire dell’interesse per questo “genere” nella Venezia di Anton Maria Zanetti, Rosalba Carriera e Tiepolo, certo venuto a maturazione anche a seguito dello studio da parte degli artisti veneziani dell’opera dei bolognesi».
I legami tra Anton Maria Zanetti e i collezionisti francesi di disegni di Leonardo, nonché la presenza nella sua biblioteca, come in quella di Tiepolo, di importanti testi di tradizione leonardesca, come ad esempio quelli di Lomazzo (il figlio di Giovanbattista Tiepolo, Giandomenico, possedeva infatti “I grotteschi del 1587”, come si evince dal catalogo di vendita della sua successione pubblicato a Parigi nel 1845, p. 38, cat. 293), confermano questo intrecciarsi di rimandi e di collezionismo.
Confrontando il dipinto di Giovan Paolo Lomazzo di una testa di donna ‘grottesca’ (da un disegno di Leonardo a Chatsworth) con le teste nel “Trittico” di Francis Bacon del Sainsbury Centre di Norwich, “si coglie il perdurare di una ricerca attraverso i secoli nello scavo del volto umano e nella sua deformazione, intesi come riflesso di caratteri, passioni, inconfessabili istinti animaleschi, impulsi interiori e forse incubi della psiche e del subconscio, da sempre oggetto di studio e attenzione da parte degli artisti dell’età moderna e contemporanea“.
Spetta, infatti, al trittico di Francis Bacon datato 1965: “Tre studi per un ritratto di Isabel Rawsthorne” la chiusura della mostra. L’esortazione su come, nel Novecento, questa via dell’arte, di antica provenienza, prosegua assumendo nuovi significati, conducendo lo studio della natura umana alla destrutturazione, alla deformazione e alla manipolazione della forma, per manifestare l’interiorità e l’inconscio.

Dettagli

Conferenze

accompagna la mostra un ciclo di approfondimenti all’Ateneo veneto

dopo “De’ Visi Mostruosi non parlo. Caricatura e caricaturisti del Settecento veneziano”
e “Il comico e le teste ridicole, da Lomazzo a Arcimboldo
sono programmate le conferenze

  • Le caricature di Tiepolo”
    a cura di Alesia Alberti
    sabato 1° aprile, ore 11
  • Collezionisti di Leonardo a Venezia nel ‘700
    a cura di Paola Cordera
    sabato 15 aprile, ore 11
  • Francis Bacon’s Heads e Portraits
    a cura di Calvin Winner
    giovedì 27 aprile (finissage mostra), ore 17

tutte a ingresso libero fino a esaurimento posti
(consigliata prenotazione
prenotazioni@fondazioneligabue.it)

 

Didascalia immagine

la copertina del catalogo edito da Marsilio Arte

 

Orari mostra

da martedì a domenica, 10.00 – 18.00
(ultimo ingresso ore 17.00)
lunedì chiuso

 

Dove e quando

Evento: "De’ visi mostruosi e caricature. Da Leonardo a Bacon"

Indirizzo: Palazzo Loredan - Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Campo S. Stefano, 2945 - Venezia
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Fino al: 27 Aprile, 2023