A Bologna, il Gruppo Unipol inaugurò nel 2013 “Cubo, il museo d’impresa” aperto al pubblico all’interno della sede di Porta Europa, il moderno complesso edilizio progettato dall’architetto Ettore Masi nella zona fieristica della città. Nel 2021, “Cubo” ha inaugurato una seconda sede negli ultimi tre piani (25-26-27) della Torre Unipol in via Larga.

In occasione del decennale di attività, allestita nelle due sedi, è stata realizzata la mostra “Crossing. Da Klimt a Basilé, da Sironi a Bauermeister” che, curata da Ilaria Bignotti e accompagnata da un catalogo edito da Skira, presenta una selezione del Patrimonio Artistico del Gruppo affiancata ad alcune recenti acquisizioni.

L’itinerario di visita non tiene conto di mezzi e caratteristiche delle opere, ma si concentra sul loro contenuto articolandosi per nuclei di senso, valicando confini di genere e interessandosi principalmente ai temi trattati. Ventidue lavori di artisti moderni e contemporanei scelti con l’obiettivo di rileggere il patrimonio del Museo in maniera non storicistica, ma evidenziando i valori che le opere condividono con la sua identità e la sua mission.
La Curatrice, spiega: “Dieci anni di Cubo è un modo per tirare le fila di un percorso, per lanciare nuove sfide. È un modo per disegnare una mappa, o meglio un atlante, di forme che sono approdate e anche salpate dai porti operosi del Museo; è un momento per porre ben saldi, sulla carta e negli spazi espositivi, le pietre miliari e i crocevia dei linguaggi artistici che Cubo ha accolto e contaminato con amorevole cura e protezione”.

Il percorso espositivo prende il via da Cubo con tre sezioni: Sperimentazione (con le opere di Mary Bauermeister, Francesca Pasquali, autore della Scuola Napoletana del XVIII secolo, Alessandro Lupi), Empatia (Gaetano Previati e Luigi Conconi, Silvia Margaria, Angelo Marinelli, Filippo de Pisis, Quayola), Confronti (Mario Sironi, Giovan Battista Langetti).
Sono invece quattro le sezioni in Porta Europa: Protezione (Anna Di Prospero, Tommaso Fiscaletti), Condivisione (Jacop Ferdinand Voet, Vania Comoretti, Matilde Piazzi), Mutamento (Giacomo Costa, Ettore Frani), Visione (Gustav Klimt, Matteo Basilé, Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto, Ignazio Stern).

Tematiche e dialoghi ben esemplificati dall’opera Position’s di Mary Bauermeister del 2015 – formata da una miriade di sassi dipinti a creare un mandala di pietra dove ogni elemento assume la sua posizione, il suo senso nell’insieme organico – viene posta in dialogo con un’iconica Straws di Francesca Pasquali, realizzata nel 2020 e composta da centinaia di cannucce colorate, disposte in una maglia plastico-cinetica, così come solo il legno, tecnicamente parlando, associa il Cristo deposto di un autore sconosciuto del XVIII secolo e il Centaurus di Alessandro Lupi, due sculture dalla grammatica completamente opposta.

Connessioni che proseguono associando dipinti del Diciasettesimo secolo (Ritratto Femminile di Jacob Ferdinand Voet) con scatti fotografici del 2013 (Ritratto di Louise di Matilde Piazzi) attorno al tema del ritratto e dell’individualità; le fotografie contemporanee di Marinelli e Margaria con l’olio su tela del 1887 firmato Gaetano Previati e Luigi Conconi sul tema della natura, lo stesso su cui Paesaggio di Filippo de Pisis dialoga con PP 3D-Scan T011.A12 di Quayola, diverse, ma analoghe rappresentazioni dell’albero e della sua forza generativa.

Allo stesso modo il mistero della Visione è lo stesso sia nella notte di Matteo Basilè (Landing Francesca) che nella Figura di donna seduta di Klimt, quanto nel quadro religioso di Ignazio Stern e nella stampa fotografica di Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto (Fairy Book). Di rimandi diretti e laterali si compongono anche i Confronti tra Giovan Battista Langetti e Mario Sironi (Figure).

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Ignazio Stern, Apparizione Vergine con il Bambino a San Filippo, XVII-XVIII secolo
    olio su tela, cm. 121,5×161,5, foto Flavio Pescatori
  2. Matteo Basile, Landing Francesca, dittico 2012
    stampa D700 sotto plexiglass, Ed. 3/3 unica in questo formato copia cm. 60×120,
    courtesy Matteo Basilè
  3. Gaetano Previati e Luigi Conconi,
    Villa la Solitudine di Attilio Cariati
    , 1887
    olio su tela, cm. 60×40, foto Flavio Pescatori
  4. Anna Di Prospero, Self portrait with my sister, 2011
    stampa fotografica, cm. 67×100
    courtesy Anna Di Prospero
  5. .Gustav Klimt, Figura di donna seduta, senza data
    disegno su carta, cm. 60×77
  6. Quayola, PP 3D-Scan T011.A12, 2016
    stampa laser a getto inchiostro su alluminio, cm. 200×113, courtesy Quayola, foto Studio Quayola

 

Le due sedi bolognesi di Cubo

  • Porta Europa – Piazza Sergio Vieira de Mello 3 e 5
    (la piazza sopraelevata di Via Stalingrado 37)
  • Torre Unipol – Via Larga 8
    (ai piani 25, 26 e 27)

Ingresso libero

Orari:
lunedì  14.00 – 19.00
martedì 09.30 – 23.30
mercoledì-venerdì 09.30 – 20.00
sabato 09.30 – 14.30
domenica chiuso

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: A Bologna "Cubo" piazza Sergio Vieira de Mello, 3/5 e Torre Unipol via Larga, 8
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Fino al: 18 Gennaio, 2024