«Come fusi ne ’l bronzo, come avvolti in polvere d’oro»
Canto Novo, Gabriele d’Annunzio

Al Vittoriale degli Italiani, al Museo d’Annunzio Segreto, sarà inaugurata sabato 30 dicembre “Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni” la mostra curata da Alberto Dambruoso, su progetto del Cigno GG Edizioni Roma, che esporrà trenta gioielli e venti sculture.

Una feconda disseminazione di anelli, bracciali, ciondoli, spille, altri gioielli, lastre e sculture realizzati dall’autore tra gli anni Cinquanta e Novanta con la tecnica della fusione ‘a cera persa’ o ‘a colata in oro’, trattando la materia come se fosse bronzo o vetro, sempre in fusione.
È grazie all’uso di un materiale così duttile e prezioso che Mastroianni fa una sintesi del suo percorso artistico lasciando trasparire nei gioielli il suo universo aggressivo, fantastico e duramente tellurico.

Figlio di Vincenzo Mastroianni e della seconda moglie Luigia Maria Vincenza Conte (e zio dell’attore Marcello Mastroianni), tra i più significativi artisti della scultura del Novecento, Umberto nacque a Fontana Liri il 21 settembre 1910 dove iniziò a plasmare la materia alla scuola professionale della città.

A quattordici anni, per seguire le sue inclinazioni artistiche, andò a Roma, dove frequentò l’Accademia di S. Marcello al Corso, lavorando contemporaneamente nello studio dello zio Domenico, anch’egli scultore. Due anni dopo si trasferì a Torino con la famiglia e vi rimase fino al 1970.
Animato da sempre maggiore entusiasmo, iniziò una produzione artistica di rilievo che gli procurò i primi apprezzamenti e il premio del Turismo, istituito dal Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1935 partecipò alla Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e nel 1936 ottenne una meritata affermazione alla XX Biennale di Venezia.

Fino al 1940 è stato uno scultore classico nel senso tradizionale: i suoi nudi e i suoi busti bronzei, di fattura e perfezione veramente sorprendenti.
Scoppiata la guerra fu richiamato alle armi. Partecipò alla Resistenza che provocò in lui drammi interiori e struggenti moti di rivolta. Quegli anni influenzarono i pensieri, ma anche le tendenze artistiche tanto da farne il massimo sostenitore della nuova e libera scultura d’avanguardia nutrita di ardite concezioni spaziali.
Raggiunse la fama internazionale nel 1958 con il conferimento del Gran Premio internazionale per la Scultura alla Biennale di Venezia.

La chiave di interpretazione dei suoi gioielli è fornita dallo stesso maestro che nel 1965, nel volume Ori e Poesie, associa al prezioso metallo di pasta tenera, duttile quasi come cera, la gestualità istintiva.
Nella stessa sede, il commento in presentazione di Massimo Mila svela la natura stessa del fare dello scultore nella lavorazione della materia preziosa: «ecco che accanto al drammaturgo della violenza spunta il poeta della tenerezza gentile: accanto all’accoltellatore di creta, l’orafo prezioso».

In occasione dell’inaugurazione della mostra, verrà presentato il volume fotografico “Umberto Mastroianni. Scultore”, edito dal Cigno GG Edizioni Roma per la collana Il Cigno nero, dedicato alle mostre realizzate tra 2021 e 2022, in collaborazione con il Centro Studi dell’Opera di Umberto Mastroianni, presso il Parco Archeologico Naxos Taormina Isola Bella e al Vittoriale degli Italiani (da un’idea di Giordano Bruno Guerri e Lorenzo Zichichi, fotografie di Jack Braglia e Luigi Nifosì).

Dettagli

Didascalie immagini

opere di Umberto Mastroianni

  1. Placca Rettangolare, 1960-61 lastra in oro colorata
  2. Anello rotondo n. 3, 1963, anello in oro 
  3. Bracciale n. 4, 1971, bracciale alla schiava in oro
  4. Omaggio a Palma Bucarelli, 1974 ciondolo in oro colorata con collare
  5. Anello scultura, 1981, anello in oro con diamanti
  6. Anello solare, 1992/93, anello in oro

ORARI VITTORIALE

dal mercoledì al venerdì     9:30 – 17:00
sabato, domenica e festivi 9:30 – 17:30

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Museo d’Annunzio Segreto - Vittoriale degli Italiani - Via al Vittoriale, 12 - Gardone Riviera
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Date: 30 Dicembre, 2023 - 08 Marzo, 2024