218 a.C. Battaglia del Trebbia, Seconda guerra punica. Era da poco terminato lo scontro sul Ticino quando le truppe di Publio Cornelio si ritirano sconfitte a Piacenza di fronte alla corazzata di Annibale.
“Come Roma fu la più grande città della storia, così Annibale fu il più grande avversario di Roma”.
È in questo modo che lo storico romano Cornelio Nepote in Vita di Annibale descrive il grande condottiero cartaginese che proprio dal padre Amilcare aveva ereditato un’avversione viscerale verso un popolo; colui che dalla sua gente aveva ottenuto completa legittimazione; l’uomo ovunque accolto dalle sue legioni con applausi di unanime consenso; cavaliere dalle grandi virtù ma dalla ferocia disumana.
Carattere che lo storico Livio riassume lapidariamente con “nessun senso del vero né del sacro, nessun timore degli dèi, nessun rispetto per i giuramenti, nessuno scrupolo di coscienza”.
Ogni momento storico ha avuto il suo Annibale più o meno avverso ai romani e che, per ovvie ragioni, lo ha sempre reso un personaggio estremamente attuale, l’uomo nero di ciascuna epoca.
E se da un lato è assolutamente ridondante andare alla ricerca delle motivazioni del perché la nostra bella penisola sia sempre stata teatro di grandi battaglie, dall’altro riempie quasi d’orgoglio poter dire che proprio quegli scenari ci appartengono più che mai, che di quelle lotte ci siamo forgiati e di quei caratteri siamo figli.
218 a.C – 2018
In nome di questa grande storia che ha segnato la nostra civiltà, proprio Piacenza – dove Annibale arrestò i romani – oggi celebra una memoria, un patrimonio storico intangibile ed inestimabile, e allo stesso tempo un eroe senza il quale i nostri confini e i nostri mari non sarebbero gli stessi.
Nei meravigliosi sotterranei di Palazzo Farnese fino al 17 marzo 2019 è infatti possibile entrare nell’eroico mondo di “Annibale. Un mito mediterraneo”: un’imperdibile mostra per essere partecipi in prima persona della storia; per vestire – anche solo idealmente – specchiate armature di cavalieri e fanti che intrapresero un meraviglioso viaggio; per farsi guidare attraverso il vecchio continente da un eroe unico nel panorama mediterraneo del tempo.
Il percorso espositivo, strutturato in sezioni, si apre con la definizione del contesto storico: due diverse linee del tempo ricostruiscono cronologicamente gli eventi geopolitici dell’epoca e quelli chiave della vita e delle imprese di Annibale, il cui volto è ritratto sulla moneta proveniente dalla Bibliothèque Nationale de France. Attraverso videoinstallazioni, teche olografiche e proiezioni, la figura di Annibale incrocerà quella di due grandi icone classiche come Alessandro Magno ed Eracle, di cui è esposta la copia in bronzo dell’Eracle Epitrapezios, proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Ma non solo.
Grazie alla sapiente regia del professor Giovanni Brizzi e valorizzata da una declinazione creativa del progetto ideata da TWOSHOT e Gli Orsi Studio di Milano, la mostra ha “un obiettivo fondamentale: coinvolgere ed emozionare le persone, presentando argomenti complessi in modo accattivante. Una serie di ambienti immersivi costituiscono un vero e proprio viaggio nel tempo”.
Infatti, accanto a numerose ricostruzioni storiche rese possibili dalle fonti disponibili, il progetto espositivo si avvale di strumenti tecnologici come videowall e rievocazioni di battaglie in movimento che si combinano in maniera audace e di grande effetto a inevitabili – seppur limitate – testimonianze dell’archeologia mediterranea del tempo, provenienti da istituti culturali italiani e internazionali.
Al centro di questa struttura perfetta c’è “Annibale. Un mito mediterraneo” che dopo 2000 anni torna in Italia con la grandezza propria della sua statura e lo fa rivivendo grazie alla tecnologia più avanzata e con un’assoluta proiezione alla più evidente modernità.
E proprio in virtù di questa modernità, un’esposizione così pensata non poteva che rivolgersi soprattutto al giovane pubblico, sempre più spesso “a secco” di storia e a volte così distante dai vecchi “chi siamo?” e “da dove veniamo?”.
Una mostra “didattica” e provocatoria allo stesso tempo, che sfrutta le nuove tecnologie per raccontare la straordinaria epopea di un mito nostrano, di un “Personaggio mediterraneo” perché tunisino, che viaggia attraverso la Spagna, la Francia, l’Italia, si allea con Antioco III di Siria, cerca un alleato in Filippo V di Macedonia e muore in Bitinia (Turchia).
La grandezza di questo condottiero è nei testi e di questi testi in mostra è presente una parte attraverso letture e recitazioni che rendono, con un racconto in prima persona, la misura dell’uomo, grande di fronte all’ignoto e che tiene alto il nome di Cartagine nonostante la stessa sia infinitamente inferiore a Roma come possibilità e potenzialità.
Partendo dal cuore della seconda guerra punica, seguono lo spettacolare scontro tra Cartagine e Roma, e poi le battaglie principali di Trebbia, Trasimeno, Canne e Zama.
Seguendo l’intero arco della vicenda biografica di uno dei più grandi comandanti della storia, il progetto espositivo si chiude con la sconfitta di Annibale, il rientro a Cartagine, l’esilio e i suoi ultimi giorni.
Con la speranza che il prossimo futuro sia segnato – almeno per intelligenza tattica, cultura e coerenza – da altri eroi degni del nome di Annibale.
Didascalie immagini
- Benedict Masson, Annibale sulle Alpi, 1881. Olio su tela, Musée des Beaux Arts, Chambéry
- Art Direction TWOSHOT e Gli Orsi Studio, Illustrazione Giovanni Maisto
- Art Direction TWOSHOT e Gli Orsi Studio, Illustrazione Giovanni Maisto
- Piatto con elefanti in assetto di guerra, 275 secolo a.C. Ceramica a vernice nera sovraddipinta. Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, da Capena / Alessandro Cesati, Medaglia con veduta di Cartagine, 1565. Bronzo. Karlsruhe, Badisches Landesmuseum, Münzkabinett
- Valentine Green da Benjamin West, Giuramento di Annibale contro i Romani, 1773. Acquaforte, Brescia, Musei Civici di Arte e Storia, Gabinetto Disegni e Stampe
IN COPERTINA
Art Direction TWOSHOT e Gli Orsi Studio, Illustrazione Giovanni Maisto
ANNIBALE. UN MITO MEDITERRANEO
Piacenza, Palazzo Farnese (piazza Cittadella 29)
16 dicembre 2018 – 17 marzo 2019
Orari
lunedì chiuso
dal martedì al giovedì: dalle ore 10.00 alle ore 19.00
venerdì, sabato e domenica: dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Dove e quando
Evento: Annibale. Un mito mediterraneo
- Fino al: – 17 March, 2019
- Sito web