Quello del bresciano è un territorio abbastanza ampio e molto variegato visto che dal lago si passa alla montagna sciabile d’inverno e elegantemente fiorita d’estate, con tante diverse possibilità di passare il tempo libero in serena ricerca del bello godendo di quello che si sta vedendo.
Dal 31 marzo la scelta si è ampliata perché è stato aperto a Calvagese della Riviera il MarteS (Museo d’Arte Sorlini) realizzato grazie alla donazione alla comunità voluta proprio dall’impresario collezionista Luigi Sorlini della sua raccolta di quadri e disegni e del caratteristico palazzo, acquistato per questo scopo, in cui ha sede il Museo.
Calvagese è un paesino quasi a metà strada tra Brescia e il lago di Garda e il programma del museo prevede l’organizzazione di manifestazioni collaterali dalle conferenze e approfondimenti alle visite guidate, al ristorante tipico in modo da renderlo un luogo capace sicuramente di interessare e occupare le giornate di molte persone.
I dipinti sono un racconto soprattutto dell’arte veneta e veneziana iniziando da tavole decorate con oro dal XIV secolo al XIX secolo tutti scelti con cura tenendo conto dell’eleganza nella composizione e dei colori, siano essi di pittori conosciuti o meno importanti, ma riconosciuti dal collezionista come artisti validi e pieni di fascino.
I 180 quadri esposti erano sparpagliati nelle varie case di Sorlini e sono stati riuniti anche dai figli nella villa di Calvagese dopo il lungo restauro realizzato apposta per rendere l’edificio fruibile come museo con 14 sale espositive tra primo piano e piano terra.
L’opera che iniziò a fare apprezzare al collezionista oltre al luminoso ‘700 anche dipinti cronologicamente più lontani è la bella e ieratica Madonna con Bambino di Giovanni Bellini (Venezia 1430-1516) dai colori caldi e simpaticamente composta e compresa nel suo ruolo. Nella sala è circondata da altri quali tra i quali, di Giovanni G. Savoldo (1480-1530), il Riposo durante la fuga in Egitto dove si avverte la stanchezza dei protagonisti felici di essere una famiglia unita.
Naturalmente sono molte le opere che valgono la visita a questo museo ed è utile ricordare che ci sono ben sei grandi tele dipinte da Giovan Antonio Guardi (Vienna 1699 – Venezia 1760) nelle quali sono raccontati episodi della vita di Giuseppe ebreo, dipinti con uno stile rococò per la prima volta dal respiro più ampio e allo stesso tempo contenuto in modo da far rimanere il pubblico attento a cercare i particolari tipici e innovatori per l’Italia di quell’epoca.
Se si organizza la visita seguendo un ordine temporale, invece che tematico, per captare con la mente e con gli occhi i cambiamenti dei canoni estetici avvenuti secolo dopo secolo, si deve cominciare dalla sconsolata Pietà che è una parte del polittico dipinto nel 1367 da Nicoletto Semitecolo per il duomo di Padova, città dove ha vissuto, per passare man mano dai trecenteschi Maestro di Panzano e Gherardo Starnina al Sasvoldo, al Michieli detto il Vicentino arrivando al Tiepolo, a Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (Milano 1698 – 1767) presente con due veri capolavori per la loro incredibile vivacità di colori e veridicità, per arrivare a Giuseppe Bernardino Bison (1762-1844).
Poiché i dipinti esposti sono centottanta è facile capire che gli artisti con le loro opere al MarteS sono molti, accomunati soprattutto dai luoghi dove hanno lavorato e dalla capacità di trasmettere, con i loro dipinti o disegni, vivacità e varietà di interpretazione nel rappresentare scene mitologiche o paesaggi o il Vecchio Testamento.
Le quattordici stanze sono organizzate in ordine tematico come si fa nelle abitazioni, in modo da emanare più calore e spontaneità apprezzando oltre ai dipinti anche gli ambienti e il paesaggio. Come in ogni luogo italiano basta allungare un po’ l’itinerario per scoprire qualcosa di bello e interessante, quindi non rimane che organizzare uno o più giorni nella zona per vedere e stupirsi.
Per chi ama i piccoli aerei storici c’è anche la possibilità di andare a vederne almeno sei nelle aviorimesse vicino al MarteS, mantenuti volanti dalla figlia di Sorlini e da suo marito, sono l’inaspettata ciliegina finale quindi non c’è che da andare!
Didascalie immagini
- MarteS – Veduta aerea di Palazzo Sorlini
- MarteS – La Galleria
- Sebastiano Ricci, La verità svelata dal tempo
- Gherarado di Jacopo Starnina Madonna con Bambino
- Giovanni Bellini, Madonna con Bambino
- Giovanni Gerolamo Savoldo, Riposo nella fuga in Egitto
- Francesco Guardi, Paesaggio di fantasia
- Giandomenico Tiepolo, Cristo e la samaritana
- Jacopo Palma il Vecchio, Sibilla
IN COPERTINA
MarteS – Saletta dei paesaggi
MarteS – Istruzioni per l’uso
Tutte le visite sono accompagnate da una guida,
che illustra la collezione.
Il percorso ha la durata di 50 minuti.
L’accesso su prenotazione è richiesto solo per gruppi
che superano le 15 persone.
Orari: da mercoledì a domenica
dal 15 giugno al 15 settembre 10.00-18.00
dal 16 settembre al 14 giugno 9.00 – 15.00
Per informazioni: info@museomartes.com