Fuori dalle rotte del turismo di massa, la città di Forlì si è ritagliata, in questi ultimi anni, un ruolo importante nel mondo delle esposizioni d’arte di alto livello curatoriale. Con la mostra Il solco sottile di Antonello Moroni si è arrivati alla tappa finale di un percorso avviato grazie alla borsa di studio offerta dall’ingegner Franco Sami in ricordo della moglie Mariacristina Gori, valente storica dell’arte forlivese, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. E siamo ben lieti, ed anche orgogliosi, di informarvi che la nostra Marica Guccini, colonna portante del Magazine e vincitrice di questa borsa di studio, ha lavorato nel biennio 2014-2015 allo studio approfondito del fondo Moroni, riscoprendo così la figura artistica di questo romagnolo dal tratto originale: alla luce degli studi effettuati, Antonello Moroni si configura come uno dei più importanti esponenti del movimento di rifioritura della xilografia italiana all’inizio del secolo scorso. Il fondo, composto da oltre 330 pezzi che la vedova dell’artista Paola Moroni Fumagalli, all’epoca direttrice della casa editrice Electa, ha donato ai musei civici forlivesi nel 1953, compongono la mostra che è stata allestita al primo piano di Palazzo Romagnoli ed è stata curata dalla dottoressa Marica Guccini insieme a Cristina Ambrosini e Flora Fiorini.
L’esposizione si svolge in dieci sezioni, attraverso le quali si può ripercorrere le vicende del cospicuo fondo Moroni, ma anche la storia della tecnica dell’incisione su legno che fu proprio recuperata all’inizio del Novecento dagli artisti della cerchia di Adolfo De Carolis, protagonista dell’arte italiana idealista e simbolista fra Ottocento e Novecento.
La figura del Moroni viene affrontata nella seconda sezione della mostra, dopo un incipit che avvia i visitatori a comprendere le ricerche svolte e le tappe che hanno portato questo importante e ricco fondo nella città romagnola.
Antonello Moroni, nato a Savignano di Romagna nel 1889, dimostra sin da piccolo doti artistiche, tanto che viene mandato dalla famiglia a studiare arte a Firenze all’età di 15 anni. Un artista dalla formazione completa, che svolge gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si diploma come uno dei 12 migliori studenti del 1909. Purtroppo una malattia che lo colpisce negli ultimi anni fiorentini lo costringe alla sedia per un biennio, e diventando quindi il pretesto per il suo definitivo avvicinamento all’arte della xilografia. Questo lo porterà ad essere fra i partecipanti della prima esposizione internazionale dedicata a questa arte incisoria avvenuta a Levanto nel 1912. Alla guarigione, nel 1913 si trasferisce a vivere a Bologna per seguire le lezioni di De Carolis, già suo professore a Firenze, ed entrando nella bottega di quest’ultimo.
E’ da qui che apprende uno stile fatto anche di caratteristiche vicine al suo maestro ed al quale spesso attingerà, come l’energico michelangiolismo delle figure o repertori formali tipici di De Carolis. Entra poi in contatto con personalità culturali dell’epoca, fra le quali Gabriele D’Annunzio.
Rivelandosi subito un artista di talento, diventerà ben presto uno dei referenti prediletti delle principali case editrici per l’illustrazione delle loro edizioni.
Lavorerà per la rivista spezzina L’Eroica, poi per La Piè e per Xilografia di Francesco Nonni, infine collaborerà con le più importanti case editrici dell’epoca, una fra tante la Zanichelli.
Nel 1924 si trasferisce a Firenze, dove sposa Paola Fumagalli, figlia del bibliofilo Giuseppe, fondatore della Società bibliografica italiana e nello stesso anno assume l’incarico di professore della cattedra di xilografia per la nuova Scuola del Libro fondata ad Urbino dallo Stato italiano.
Una carriera lanciatissima, che però verrà spezzata dalla tisi, che lo porterà alla morte il 23 settembre del 1929, tre giorni dopo il suo quarantesimo compleanno, nella sua casa Ca’ Gioiosa di Gatteo Mare. L’anno successivo, consapevoli del suo alto valore artistico così prematuramente spezzato, la Biennale di Venezia gli dedicherà una mostra personale a celebrazione della sua attività di xilografo.
Il fondo che la dottoressa Marica Guccini ha studiato in maniera completa, è composto prevalentemente da matrici xilografiche, xilografie, prove di stampa, ex libris, disegni, album e pubblicazioni, che illustrano la breve ma intensa carriera del Moroni.
Poter vedere accanto una all’altra la matrice e la stampa relativa derivata da quella, rende questa mostra davvero unica, perché ci introduce direttamente alla conoscenza di una tecnica antica di grande impatto visivo e di difficile lavorazione. Inoltre, grazie anche alla presenza dei bozzetti preparatori, si può comprendere l’intero processo creativo che è stato affrontato dall’artista. Negli album esposti si ammirano le splendide copertine per i libri che il Moroni ha realizzato, con uno stile raffinato ed un tratto carico di vitalità.
Una parte è dedicata all’ultima grande opera alla quale si è dedicato nel periodo finale della sua esistenza, rimasta incompiuta, ovvero le illustrazioni de I Fioretti di San Francesco, dove si può comprendere cosa sarebbe potuto essere attraverso la Predica di San Francesco agli uccelli, in esposizione.
A mostra conclusa rimane uno splendido volume dal titolo Il solco sottile. Antonello Moroni: artista, xilografo, decoratore del libro, che racchiude la sintesi degli studi svolti dalla dottoressa Guccini nel corso della borsa di studio. Edito da Sagep, è la prima pubblicazione di carattere sistematico sui 350 pezzi del fondo Moroni conservati nella Pinacoteca di Forlì. La prima parte, composta da sei capitoli, ripercorre le tappe della vita artistica del Moroni come nella mostra, corredata da 28 schede che si dividono fra le grandi opere, gli autoritratti, i lavori per l’editoria, le storie francescane, gli ex libris e una dedicata al maestro del Moroni, Adolfo de Carolis. Il regesto delle opere, con 252 voci, è la chiara sintesi del grande lavoro svolto dalla giovane studiosa, che conclude l’elegante pubblicazione con l’inventario del fondo Moroni. Un catalogo prezioso e unico nel suo genere, che può essere una strenna di Natale perfetta per gli amanti dell’arte.
L’incontro fra un patrocinatore illuminato, Franco Sami, ed una giovane e valente storica dell’arte, Marica Guccini, ha portato a riscoprire una personalità di grande levatura del patrimonio artistico italiano e a mettere sotto i riflettori la sua arte, che pur, a tanti anni di distanza ed in un periodo storico quale quello odierno dove tutto è immagine patinata, risulta forte, comunicativa e di grande impatto visivo, senza per questo abbandonare l’attenzione all’equilibrio compositivo e dal quale si apprende la faticosa arte di creare con le mani. La dottoressa Mariacristina Gori alla quale la borsa di studio è dedicata, ha seminato e continua a seminare con il suo amore per questa difficile professione che è stata la sua: lo storico dell’arte.
Dettagli
Antonello Moroni
Artista, xilografo, illustratore del libro
di Marica Guccini
introduzioni di: Cristina Ambrosini, Roberto Balzani, Ulisse Tramonti
240 pagine
SAGEP editori
ISBN:978-88-6373-461-4
Antonello Moroni, Leda e il cigno, 1916, xilografia, mm 312 x 490, Forlì, Pinacoteca civica Antonello Moroni, Leda e il cigno, 1916, matrice xilografica, cm 19 x 38,6, e xilografia, mm 312 x 490, Forlì, Pinacoteca civica Antonello Moroni, Frontespizio per “Callisto Convertita” di G. Lipparini, 1913, matrice xilografica, cm 10,8 x 10,1, Forlì, Pinacoteca civica Antonello Moroni, Autoritratto, 1913, xilografia, diam. mm 111, Forlì, Pinacoteca civica / Antonello Moroni, La nonna, 1912, xilografia, mm 262 x 197, Forlì, Pinacoteca civica Antonello Moroni, La Fiorita. Illustrazione per i Poemetti di Giovanni Pascoli, 1913, xilografia, mm 197 x 263, Forlì, Pinacoteca civica Antonello Moroni, Le quattro stagioni – Primavera, 1924, matrice xilografica, cm 9 x 6,5, Forlì, Pinacoteca civica / Antonello Moroni, Le quattro stagioni – Autunno, 1924, xilografia, mm 111 x 86, Forlì, Pinacoteca civica Antonello Moroni, Ex libris per Luigi Angelini, 1919, xilografia, mm 124 x 84, Forlì, Pinacoteca civica / Antonello Moroni, Ex libris per Ercole Drei, matrice xilografica, cm 9,2 x 7,6, Forlì, Pinacoteca civica Antonello Moroni, Decoro tipografico, xilografia, mm 105 x 81, Forlì, Pinacoteca civica Antonello Moroni, San Francesco predica agli uccelli, 1927, xilografia, mm 525 x 390, Forlì, Pinacoteca civica / Antonello Moroni, Illustrazione per “I Fioretti di San Francesco”, matrice xilografica, cm 10,1 x 9,9, Forlì, Pinacoteca civica Il solco sottile. Antonello Moroni: artista,xilografo, decoratore del libro (copertina del volume