Il problema, come conferma l’autore nell’introduzione, è di desiderare ogni opera che si incontra tra le pagine di questo libro. Dopotutto, scrivendo di case d’aste, mercanti e collezionisti la tentazione di possesso è forte: ma Simone Facchinetti, docente di storia dell’arte e firma de Il giornale dell’arte e Il Manifesto, non ha ceduto e ha anzi ricavato dai suoi incontri un interessante libro appena uscito per Il Mulino. Storie e segreti del mercato dell’arte. Opere, collezionisti, mercanti.
Come un novello Virgilio, l’autore ci accompagna in luoghi misteriosi, svela gli arcani delle attribuzioni (non manca nemmeno un fugace riferimento alla faccia di tinca del Salvator Mundi attribuito a Leonardo…) che non nascono da una scienza esatta e sono quindi sempre migliorabili, spiega il perché delle oscillazioni del gusto (e delle quotazioni) del mercato dell’arte (“le opere d’arte antica vanno dalle stalle alle stelle oppure, ahimè, compiono il percorso inverso. Un giorno sono desiderate, quello successivo sono gettate via. Lo studioso di riferimento ha cambiato idea, un restauro mal riuscito, una brutta cornice, una giornata di pioggia, il crollo del prezzo della carne di maiale sono tutti fattori che influiscono in modo determinante sul mercato”), entra nelle case di alcuni storici collezionisti, e scopre che nel bagno di uno di questi c’è una mirabolante sequela di tappi di radiatori di auto di tutte le fogge. Nel mezzo, una passione papabile e un divertimento autentico, di chi scrive e di chi legge, sperando in un secondo capitolo che presto o tardi arriverà. Parola dell’autore.

Simone Facchinetti
Storie e segreti dal mercato dell’arte. Opere, collezionisti, mercanti
Il Mulino
pp. 240

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