Sorge dunque spontanea la domanda: si può venire a Roma e si può persino vivere a Roma ignorando gli altri tre quarti e più di città?”. Il libro di cui voglio parlarvi questa settimana si apre con questa domanda, e la risposta è (purtroppo) sì. Molte delle persone che transitano Roma si trovano, per mancanza di tempo, scarsità di interessi, labile conoscenza delle cose cittadine, a visitare sempre le solite cose che, per quanto incredibili, dopo un po’ possono addirittura venire un po’ a noia. Si può insomma ignorare, scientemente o meno, tutto il resto della città che vive dentro e – soprattutto – fuori dalle mura aureliane, ma è un gran peccato farlo. Ecco allora che vengono talvolta in soccorso libri come questo, che aiutano romani e non a regalarsi uno sguardo diverso sulla Città Eterna: si tratta di Roma Adagio. La città eterna, la città quotidiana, da poco pubblicato per Enrico Damiani Editore da Francesco Erbani, giornalista napoletano ma che vive a Roma da quasi quarant’anni, conquistandosi sul campo i galloni per poter raccontare la sua città.
E dovendo scegliere di descrivere un luogo complicatissimo, in cui la storia è letteralmente costruita uno strato sopra l’altro, l’autore decide di procedere per temi: l’antico, i palazzi, le chiese, le piazze, i musei, l’acqua, il verde, con percorsi che cercano per quanto possibile di andare dal centro alla periferia o viceversa in maniera dichiaratamente (e inevitabilmente) arbitraria. Ecco allora che tra le pagine compaiono la passeggiata di Monte Ciocci – raramente ho visto turisti percorrerla – o il laghetto dell’Ex Snia (nato per caso, scavando le fondamenta di un centro commerciale che poi è stato impossibile costruire) accanto al Palatino e a piazza Navona, quest’ultima da visitare rigorosamente attorno alle otto di mattina o la sera tardi, per evitare le folle oceaniche che la percorrono quotidianamente, soprattutto tra Natale e l’Epifania. C’è tutta la città in questo libro? Certo che no, ma è uno stimolo a volersi costruire un proprio modo di vedere Roma, personalissimo e lento. Adagio anzi, come prescrivono i titoli di questa collana:
L’Adagio è uno stile di vita: un incedere lento per le strade dell’esistenza che diventa un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo dentro e fuori di sé, riordinare i pensieri e tornare a stupirsi di fronte a luoghi che spesso abitiamo distrattamente”.

Dettagli

Francesco Erbani
Roma Adagio. La città eterna, la città quotidiana
Enrico Damiani Editore
pp. 304

Sito web: https://www.enricodamianieditore.com/product/roma-adagio/%20

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