Diretta da Siro Ferrone “Storia dello Spettacolo” è una collana di libri originali destinati ad arricchire la conoscenza di quel complesso e ricco patrimonio culturale con cui il teatro, il cinema, la musica, la letteratura e l’arte hanno nutrito, fino ad oggi, le nostre intelligenze e fantasie. 
Dopo il “Cantar fuori porta. Storia, spettacoli e protagonisti del teatro mediceo di Pratolino (1679-1710)” – dove si ricostruisce, su base documentale, la breve storia degli spettacoli ospitati, nella villa di campagna nei pressi di Firenze, durante il periodo di gestione del Gran Principe Ferdinando de’ Medici – un altro testo prezioso (supportato da una bibliografia monumentale) è stato recentemente pubblicato da Polistampa in edizione bilingue.

Patrons, Intermediaries, Venetian Artists in Vienna & Imperial Domains (1650-1750)” a cura di Enrico Lucchese e Matej Klemencic, raccoglie gli atti del convegno organizzato a Lubiana dal 24 al 26 settembre 2020 e approfondisce la storia dei rapporti che occorsero fra mecenati, intermediari e artisti veneziani a Vienna e nei domini del Sacro Romano Impero tra 1650 e 1750.
Un secolo in cui non vi fu soluzione di continuità tra arti performative e figurative e, dalle ricerche, basate sugli studi di Francis Haskell, emerge come il mecenatismo viennese di età barocca facesse parte di una rete cosmopolita in cui gli intermediari furono protagonisti fondamentali.
I venticinque saggi contenuti prendono in esame casi esemplari di queste relazioni avvenute tanto nei territori della Casa d’Asburgo e nei feudi imperiali, quanto nel resto d’Europa, anche con artisti non veneziani.
Come una macchina del tempo, il libro ci tuffa in un contesto storico che tutti abbiamo, almeno una volta, provato a immaginare, ma solo le testimonianze dei rapporti epistolari consentono l’immersione totalizzante nell’attività di un gruppo di aristocratici che inventarono quella sorta di impresariato collettivo, frequente tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento.
Da quella corrispondenza, densa di notizie, traspare un’Europa cosmopolita, apparentemente priva di confini, dove gli oggetti – dalle sete preziose al tabacco, dagli spartiti musicali all’oreficeria – viaggiavano al pari dei professionisti dello spettacolo. Una cultura del viaggio, spesso narrato, alla base stessa dell’identità teatrale e culturale del Vecchio continente.


Dettagli

Patrons, Intermediaries, Venetian Artists in Vienna & Imperial Domains (1650-1750)
a cura di Enrico Lucchese e Matej Klemencic
pagine 504
Polistampa
Collana Storia dello Spettacolo
Isbn 9788859622635