Fossimo nel 1831 l’articolo dedicato a questo libriccino reciterebbe così: “le albicocche, l’arancio, le ciliegie, i fichi, le fragole, i lamponi, il popone, la mela, le more, le pesche, le prugne, il ribes, l’uva ed altre frutta rare e per la varietà delle forme e de’ colori, e per la squisitezza de’ profumi furono trascelte ad empire il paniere”. Troppo ampolloso? Ma è esattamente quello che venne pubblicato ne Il Nuovo Ricoglitore ossia Archivi d’ogni letteratura antica e moderna con rassegna e notizie di libri e nuove edizioni per descrivere Un paniere di frutta dedicato al Bel Sesso dall’Autore della Botanica e del Linguaggio de’ Fiori, opera da poco pubblicata da Bardi Edizioni.
Con introduzioni di Simona Verrazzo e Giulia Caneva, il libro risale quindi a inizio Ottocento ma, allo stesso tempo, si tratta praticamente di un inedito; sì perché, come spiega Verrazzo di questo libro ne esistono in Italia solo due copie, una conservata a Venezia e l’altra a Spello (una terza, ma del 1870, è alla biblioteca dell’Università di Padova). Non si sa quante ne vennero effettivamente stampate, ma uno tra questi volumi arrivò in qualche modo addirittura negli Stati Uniti, a Cincinnati, per rimpinguare la biblioteca di Cornelius J. Hauck, uomo d’affari – aveva fatto fortuna producendo birra – con la passione per la botanica, tanto che nella sua collezione arrivò a contare tremila e novecento libri sui giardini, i fiori, la viticoltura e tutto quello che può riguardare l’editoria di settore.
Il piccolo paniere, delicatamente illustrato, altro non è che un elenco dei principali frutti che ancora oggi possiamo trovare a tavola: per ogni varietà sono indicate le caratteristiche principali, un pizzico di storia (o di mitologia) e gli utilizzi che si possono fare in cucina (leggendolo ho ad esempio imparato che un tempo c’era chi mangiava il melone col lesso), ma anche le proprietà che possono aiutare ad alleviare alcuni malesseri comuni. Il tutto in uno stile molto piacevole, poco specialistico, in modo che, come nota giustamente Giulia Caneva, “tutto sembra rientrare nella scia della ricercata amenità: qualcosa di cui è interessante parlare e che le donne in particolare potranno utilizzare nell’economia domestica e nelle loro conversazioni non troppo impegnate”.
Magari torna utile anche oggi… 

Dettagli

Un paniere di frutta dedicato al bel sesso, dall’autore della botanica e del linguaggio de’ fiori
pp 147
Bardi Edizioni

In copertina

Caravaggio, Canestra con frutta, 1597-1600, 46×64 cm, olio su tela, Pinacoteca Ambrosiana, Milano
[particolare]