Centodieci anni sono certo un bel traguardo da festeggiare, e se poi sono centodieci anni dalla nascita di quel genio assoluto di Bruno Munari, beh, è il caso di celebrarli degnamente, come ha per esempio deciso di fare Bao Publishing, che ha ripubblicato un paio di settimane fa una graphic novel da tempo fuori commercio, Le ragazze nello studio di Munari, uno dei libri più importanti di Alessandro Baronciani, fumettista, illustratore, art director, grafico e anche musicista. E lo fa, giustamente, con un’edizione pienamente “alla Munari”: pagine col buco, pagine in pergamena, trasparenze, pagine di peluche (“oggi non ci facciamo quasi più caso – riflette la voce narrante – abituati a libri per bambini con pecore che dicono toccami…li trovi anche nei centri commerciali”).
Addirittura il metodo di Munari sulla creatività (tratto da uno dei suoi libri più famosi, Da cosa nasce cosa) è applicato da Fabio, il protagonista del libro, con rigore quasi scientifico nel suo approccio con le ragazze. Lui è un romantico (sui generis) che lavora a Milano in una libreria di testi antichi e che ama, forse in ugual misura, le ragazze (“Ho tre ragazze. O, meglio, avevo tre ragazze. Non ho un legame fisso. Una volta questa cosa mi poteva sembrare difficile. Adesso mi comporto come se fosse normale. Litigo, faccio l’amore, parlo, scherzo, ma non sempre con la stessa persona”) e i libri usati, il cinema di Antonioni e la splendida Monica Vitti. E ama Munari ma questo, in realtà, è quasi superfluo da sottolineare.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Copertina del libro

IN COPERTINA
Illustrazione da pagina 30
[particolare]

 

Alessandro Baronciani
Le ragazze nello studio di Munari
Bao Publishing
pp. 256