Francesco Borromini sedeva a gambe larghe su un panchetto di legno nel bel mezzo della navata maggiore della Basilica di San Giovanni in Laterano. Era lì da più di mezz’ora, mani sulle ginocchia, scuro in volto e nell’abbigliamento”.
La Roma del passato, quella antica ma anche quella rinascimentale e barocca, rivive in quella moderna, tanto che in alcuni luoghi è possibile quasi percepire la presenza di chi ci ha preceduto: a San Giovanni in Laterano si arriva per esempio a sentirsi addosso gli occhi di Francesco Borromini, quasi che voglia controllare la nostra reazione di fronte alla sua opera, quella per la quale papa Innocenzo X gli ha chiesto (gli ha imposto, in realtà) di lavorare senza assecondare in tutto per tutto il suo spirito bizzarro, ma cercando per quanto possibile di salvare il salvabile. Ecco allora perché, quando il cadavere del professor Enrico Pasculli viene ritrovato tra i banchi della cattedrale, si ha la netta sensazione che quello non sia un omicidio come tutti gli altri, ma che Borromini sia coinvolto in qualche modo.
La gran brava persona, rigida e un po’ pendente a destra, era seduta su una panca di legno della navata centrale della Basilica di San Giovanni in Laterano. Sembrava stesse lì per ammirare il baldacchino sopra il trono papale. La rigidità dipendeva dal fatto che il professor Enrico Pasculli era morto da qualche ora. Il commissario Flavio Bertone fissava la nuca del professore e non diceva niente”.

Eccoli entrambi, Borromini da una parte, il commissario Bertone dall’altra, i protagonisti del libro di Fabio Bussotti, Le Lacrime di Borromini (Mincion edizioni). Ma cosa lega i due, perché Borromini e quel professore morto ammazzato guardando il ciborio di san Giovanni sono così vicini? Sarà proprio il commissario Bertone a scoprire perché, in via Merulana 219.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Copertina del volume
  2. Giovanni Battista Piranesi, Basilica di San Giovanni in Laterano, 1768, incisione su rame (fonte)

IN COPERTINA
Giovanni Battista Piranesi, Basilica di San Giovanni in Laterano, 1768, incisione su rame (fonte)
[particolare]


Fabio Bussotti
Le lacrime di Borromini
Mincione Edizioni
pp. 272