Attraverso la “lingua del cibo” quale strumento specialistico e settoriale, la nuova collana «Iter Gastronomicum» della Casa Editrice Leo S. Olschki, rappresenta un vero e proprio viaggio, dall’età medievale alla contemporanea, nei testi, nella cultura e nella storia gastronomica in Italia.
Iniziativa editoriale volta alla realizzazione, in un’unica visione d’insieme, di una sede imprescindibile per gli studi sulle tradizioni e sugli autori più rilevanti della storia della nostra gastronomia.
Forte della direzione di Nicola De Blasi, Rita Fresu, Giovanna Frosini e Sergio Lubello con un comitato scientifico internazionale, «Iter Gastronomicum» risponde all’esigenza di recupero e aggiornamento di un corpus di studi che si contraddistinguano per l’attendibilità filologica e linguistica, senza però rinchiudersi nei confini di appartenenza o di accademia.
Il volume che ha inaugurato la Collana è “I Banchetti, compositioni di vivande, et apparecchio generale di Cristoforo Messi Sbugo” dove Veronica Ricotta presenta la prima edizione, filologicamente curata del raffinato spenditore della corte estense ferrarese, sotto i duchi Alfonso I ed Ercole II.
Dedicata a Ippolito II d’Este e pubblicata postuma a Ferrara nel 1549, l’opera di Messi Sbugo si incasella, nel panorama dei testi di cucina, per l’organizzazione della ricca materia che, all’interno di una struttura tripartita, viene trattata sfruttando le diverse possibilità tipiche della registrazione scritta a tema gastronomico: la lista, la cronaca di banchetto e il ricettario – che conta oltre trecento ricette – vengono radunati dall’autore in un’opera unitaria che diventerà il modello per la successiva trattatistica di argomento gastronomico.
Il testo, oggetto di attenzione degli storici della lingua fin dagli inizi delle ricerche sul lessico del cibo, cominciate quarant’anni fa, viene ora accompagnato da un commento linguistico che si allarga anche agli altri livelli di analisi sulla lingua, dalla fono-morfologia alla testualità.
