Se poteste scegliere, chi vorreste essere? Saffo o Grazia Deledda, Cleopatra o Mae West, Elisabetta I o Agatha Christie? E non pensate che si tratti di una domanda oziosa, di un facile giochino da fare tra amiche; eh sì, perché le donne appena citate (e non solo loro, per fortuna) sono tutte esempi preziosi per l’universo femminile, che può di volta in volta attingere a personalità del passato, recente o remoto, per superare le difficoltà della vita di tutti i giorni. Ne sono convinte Beth Coates ed Elizabeth Foley, le due autrici che per Sonzogno hanno pubblicato Cosa farebbe Frida Kahlo? Lezioni di vita da 50 donne coraggiose (traduzione di Ida Amlesù, illustrazioni di Bijou Karman).
Un manuale, un vademecum, un prontuario per affrontare a testa alta i piccoli o grandi problemi che ogni donna è chiamata ad affrontare nel corso della sua esistenza: e non parlo solo di questioni trascendenti, che pure non mancano, ma di problemi pratici, di beghe tra colleghi, pettegolezzi poco graditi, capelli bianchi da domare, capi che tendono a predominare (la regina Boudicca ci insegna per esempio a reclamare quel che è dovuto, e a reagire in maniera appropriata ad ogni mancanza di rispetto), chili di troppo che non ne vogliono sapere di andar via… Mae West ha per esempio risolto nel migliore dei modi l’eterno conflitto tra il femminino e la bilancia, asserendo che “una curva è la più graziosa distanza tra due punti”, mentre Akiko Yosano ci mostra nella sua poesia erotica che non è l’estetica che conta, ma il rapporto della donna con il suo corpo. E vogliamo tacere forse di Anna Magnani, attrice e donna sopraffina, “cornuta sì, ma mazziata mai”?
Trovate il vostro modello tra le pagine, e siate femministe come meglio credete.

Beth Coates ed Elizabeth Foley

Cosa farebbe Frida Kahlo? Lezioni di vita da 50 donne coraggiose

traduzione di Ida Amlesù, illustrazioni di Bijou Karman

pp. 320 

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