Ecco, ed all’isola Eèa giungemmo, ove Circe abitava.
Circe dai riccioli belli, la Diva possente canora

Come non cadere preda del fascino insidioso di Circe ancora prima di incontrarla, sentendo semplicemente le parole di Omero? Circe è stata da allora, e nei secoli, l’incantatrice, la donna pericolosa, quella che sa sedurre al solo scopo di perseguire i suoi obiettivi, spesso biechi. Sentirsi dare della Circe, insomma, non è mai un gran complimento per una donna. Serve allora in questo caso la voce di un’altra donna che fa parlare Circe come mai prima, e le fa raccontare la sua storia dal suo punto di vista: nasce così Circe, il libro che Madeline Miller (già autrice de La canzone di Achille; entrambi i libri “mitologici” sono pubblicati da Sonzogno) ha dedicato all’incantatrice per eccellenza, che in queste pagine romanzate – ma sorrette da una profonda conoscenza del mito e della cultura classica – racconta la sua vita dall’inizio (“nacqui quando ancora non esisteva un nome per ciò che ero”), del rapporto coi fratelli, della prima volta che vide una barca condotta da Glauco (“Avanzai nell’acqua verso di lui e mi issai a bordo. Il ponte era caldo sotto i miei sandali e il suo movimento lievemente ondulatorio era piacevole, come cavalcare un serpente”), la gelosia nei confronti di Scilla (e se una Circe è gelosa, sono guai…), la scoperta dei suoi poteri di maga, l’esilio su un’isola deserta che diventerà il suo regno. E poi, ovviamente, l’incontro con Odisseo: “Quando l’uomo bussò, aprii la porta. Il tardo sole pomeridiano gli arrossava la barba ben tagliata, scintillando sul lieve argento dei capelli. Portava una spada di bronzo alla cintola. Non era alto come alcuni altri, ma era forte, le membra ben allenate. «Signora» disse, «il mio equipaggio ha trovato asilo nella tua casa. Posso sperare altrettanto?» Misi tutta la luminosità di mio padre nel mio sorriso. «Sei benvenuto quanto i tuoi amici.»”. Ne viene fuori un ritratto di una donna (e non di una semplice “maga”) fatta di passioni, una personalità molto più ricca e sfaccettata di quanto il mito non ci abbia raccontato. E a noi piace pensare che Circe sia davvero così.

Madeline Miller
Circe

Traduzione di Marinella Magrì

pp. 411

Sonzogno

Dove e quando