Ha dell’incredibile, appassionarsi per il risultato di un’approfondita ricerca condotta partendo dalla rilettura integrale del Fondo Cavalcaselle, presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Un plauso all’autore, Giovanni Mazzaferro che, nell’indagarne la biografia, i viaggi, la conoscenza, la cultura visiva e la formazione metodologica, ha costruito un ritratto inedito e unainteressante lettura, delle vicende di Giovan Battista Cavalcaselle (Legnano, 22 gennaio 1819 – Roma, 31 ottobre 1897) tra i maggiori conoscitori d’arte dell’Ottocento, le cui opere sono state fondanti per la nascente critica d’arte moderna.
L’autore prende in considerazione il periodo 1834-1857 e ho iniziato a “tifare” fin da subito per il giovane patriota condannato a morte dagli austriaci, quindi costretto a fuggire dal Lombardo-Veneto. Arrivato a Roma, combatté con Giuseppe Mazzini, ma quando la Repubblica Romana cadde (il 4 luglio 1849 a causa dell’intervento militare di Luigi Napoleone Bonaparte) non gli rimase che l’esilio in Inghilterra, da dove fece ritorno solo nel luglio del 1857.
Se il buongiorno si vede dal mattino, il nostro Giovan Battista, a soli quindici anni, iscritto da appena un paio di mesi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, venne sospeso otto giorni per motivi disciplinari. Merito di Mazzaferro, in anni di neo-oscurantismo del Terzo millennio, riuscire a catapultarci in quell’epoca traboccante di ideali. Il personale che si mescola con la storia e viceversa dove, la ricerca tra le righe di particolari, supporta il vissuto.
A diciassette anni, non avendo ancora sufficienti competenze, riporto quanto si legge tra le note della Casa editrice Leo S. Olschki al riguardo: «“l’indagine, integrata con fonti inedite, si è allargata a quella “repubblica dei conoscitori” che popolava l’Europa di metà Ottocento (Eastlake, Mündler, Waagen, Passavant) e di cui Cavalcaselle fece parte a pieno titolo: ne emerge un quadro originale che sarà indispensabile per ogni futuro studio su uno dei più grandi storici dell’arte della sua epoca».

Dettagli

Giovanni Mazzaferro
Il giovane Cavalcaselle
«Il più curioso, il più intrepido, il più appassionato di tutti gli affamati di pittura»
Prefazione di Donata Levi
pagine 230 con 16 tavv. a colori f.t.
Casa editrice Leo S. Olschki
Isbn 9788822268884