Da oggi in libreria “Caravaggio 1951” di Patrizio Aiello, edito da Officina Libraria, con prefazioni di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa.
Il 21 aprile di sessantotto anni fa, a Milano, a Palazzo Reale, venne inaugurata la “Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi” che, nei tre mesi di apertura, mise in fila per entrare oltre quattrocentomila persone accorse per ammirare un numero di dipinti autografi del Merisi mai più riunito in un unico ambiente. Successo «eccezionale, incredibile» anche per Roberto Longhi che di quella mostra fu il commissario tecnico.
Proprio della fortuna critica di tale evento si occupa Aiello interrogandosi sulle ragioni di tanto successo indubbiamente da individuare nelle capacità del protagonista, ma anche nei segreti di un allestimento esemplare rimasto finora sostanzialmente ignoto, se non nelle linee generali. Con il rinvenimento di una campagna fotografica condotta tra le sale di Palazzo Reale nella primavera del 1951, il volume ripercorre i passi dei visitatori  e, sala dopo sala, lungo il piano nobile dell’edificio piermariniano, vengono indirizzati come se a condurli fosse una mappa. 
Risalire alla genesi dell’esposizione, ricostruire i suoi ambienti, definire le personalità in campo, i rispettivi ruoli e gli inevitabili scontri che agitarono le riunioni del comitato organizzatore (fra cui Longhi e Lionello Venturi) il risultato presenta un panorama articolato: Fernanda Wittgens, Costantino Baroni, Gian Alberto Dell’Acqua, Antonio Greppi, Achille Marazza, Giulio Andreotti e – per un tratto – persino Giovanni Battista Montini, il futuro papa Paolo VI, sono solo alcuni dei personaggi che si incrociano.
Una vicenda foriera per gli studi caravaggeschi, ma, indubbiamente, punto di riferimento e modello per l’industria delle mostre a venire.

Patrizio Aiello
Caravaggio 1951
pagine 240
Officina Libraria
Codice Isbn 9788833670096