Le dimore storiche rappresentano un patrimonio tramandato a noi attraverso i secoli, estremamente fragile, ma che grazie alla centralità nei luoghi in cui si inseriscono, costituiscono stabilimenti produttivi culturali non delocalizzabili, in grado di generare un valore sociale e un’economia indissolubilmente legata al territorio in settori in cui l’Italia non ha rivali.

Investire in questi tesori significa anche creare opportunità occupazionali per i più giovani, prospettando un futuro legato alla propria Nazione per conservare, valorizzare e tramandare quei beni e quei saperi che rendono unico, agli occhi del mondo, il patrimonio privato italiano.

Oggi torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane con oltre cinquecento monumenti aperti al pubbico: castelli, rocche, ville, parchi e giardini visitabili gratuitamente per un’immersione nella storia.

L’iniziativa – in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) – ha ricevuto il patrocinio di ENIT / Agenzia Nazionale del Turismo, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e del Ministero della Cultura.

Occasione per riscoprire le bellezze nascoste del nostro Paese visitando quei complessi monumentali che, insieme, costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia, anche per cogliere l’immenso valore sociale ed economico che la rete di dimore storiche rappresenta costituendo un perno fondamentale per le economie dei borghi in cui si trovano.

Il cinquantaquattro per cento di tali immobili, infatti, è situato in piccoli comuni con una popolazione inferiore a ventimila abitanti e, nel ventisei per cento dei casi, addirittura sotto i cinquemila residenti.

Ricordiamo che è indispensabile prenotare la propria visita per accedere alla dimora prescelta. Al sito ufficiale ogni ulteriore informazione e tutti i dettagli.