La città di Copenhagen è stata proclamata Capitale Mondiale dell’Architettura 2023: il titolo viene assegnato ogni tre anni congiuntamente da UNESCO e UIA (Unione Internazionale degli Architetti) a città che si sono distinte a livello mondiale nel campo della progettazione architettonica, e Copenhagen è stata preceduta nel 2020 da Rio de Janeiro.

L’iniziativa è nata nell’intento di mettere in luce il ruolo cruciale dell’architettura nel definire uno sviluppo urbano sostenibile: nel triennio in cui detiene il titolo, la città designata diviene un forum globale e un laboratorio nel quale si creano sinergie tra cultura e tradizione, pianificazione urbana e architettura, mirando al raggiungimento di questo obiettivo.

La città di Copenhagen è famosa per l’attenzione alla qualità della vita dei suoi abitanti, con numerose iniziative in questo senso: trasporti pubblici green, migliaia di chilometri di piste ciclabili, uso di macchinari a emissioni zero nei cantieri, impianti di riscaldamento centralizzati per interi quartieri e progettati nel rispetto dell’ambiente. La bicicletta rappresenta il simbolo stesso di una città che viene considerata la migliore al mondo per i ciclisti: oltre il quaranta per cento di lavoratori e studenti usa quotidianamente la bicicletta per gli spostamenti, mentre il Comune ha puntato sui trasporti pubblici con bus a emissioni zero e su una metropolitana completamente automatizzata.

La capitale danese ha una lunga tradizione di impegno nell’edilizia pubblica, a cominciare dal complesso di Nyboder, fatto costruire nella prima metà del Seicento dal re Cristiano IV per il personale della Marina: vi si anticipano criteri urbanistici adottati in seguito in molte città d’Europa. Analogamente, alla fine dell’Ottocento sorse nel quartiere popolare di Vesterbro il complesso di Humleby, costituito da oltre duecento case a schiera destinate agli operai di una grande fabbrica.

Una tradizione che si è mantenuta fino ai nostri giorni: architetti e designer quali Arne Jacobsen, Hans J. Wegner e Georg Jensen, hanno svolto il ruolo di pionieri nella progettazione architettonica del XX secolo e possono essere considerati i padri dell’innovazione e del design. Oggi, l’obiettivo principale è quello di progettare realtà abitative e spazi per la socialità caratterizzati prima di tutto da sostenibilità e vivibilità, principi che hanno guidato la realizzazione dei nuovi quartieri della capitale, Nordhavn e Ørestad.

Dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso, al posto dell’architettura squadrata e razionale caratteristica del secondo dopoguerra – il cui valore estetico si basava principalmente sulla raffinatezza di dettagli e materiali – si è andata affermando nella progettazione degli edifici una maggiore varietà nelle forme, divenute più arrotondate e liberamente articolate. Un esempio rappresentativo è quello delle due torri progettate nel 2010 per conto della Banca svedese SEB dallo studio Lundgaard & Tranberg, forse il maggiore esponente di quello che è stato definito “tradizionalismo riformato“.

Il quartiere Bella fa parte del sobborgo di Ørestad, nato una ventina di anni fa e caratterizzato da una inusuale compresenza di ambiente naturale ancora selvaggio e architettura contemporanea. L’obiettivo era quello di far coesistere il consueto scorrere della vita quotidiana cittadina con le iniziative di richiamo internazionale del Bella Center, uno dei più importanti centri per congressi e fiere della capitale. In quest’ottica, lo studio Everdal ha progettato un’area multifunzionale destinata alle attività sportive all’aria aperta e al tempo libero, collocandola sul tetto di un edificio utilizzato per la logistica – distribuzione e trasporti – delle attività lavorative presenti nel quartiere.

Tra le realizzazioni più recenti, CopenHill è il nuovo termovalorizzatore, che funziona anche come centrale termica, fornendo il riscaldamento a sessantamila abitazioni: sulla sua copertura è stato realizzato un ampio parco urbano, che scende come una grande rampa verde dal punto più alto dell’edificio fino a livello del suolo. Rientrano nel progetto di sviluppo della viabilità ciclo-pedonale i due ponti Cykelslangen (2014) e Cirkelbroen, (2015): il primo, strutturato in modo da separare completamente pedoni e ciclisti, offre l’opportunità di un giro panoramico lungo il porto, mentre il progetto di Olafur Eliasson per il Cirkelbroen (ponte circolare) si ispira alla struttura delle navi a vela ed è costituito da cinque piattaforme circolari di varie dimensioni, ciascuna con il proprio “albero”.

Lo storico Enghavepark, da quasi un secolo uno dei più importanti parchi di Copenhagen, è stato recentemente riaperto dopo una completa ristrutturazione: oggi, il parco è entrato a far parte della serie di progetti che si prevede di completare nei prossimi venti anni, destinati a proteggere la capitale da eventuali future inondazioni conseguenti ai cambiamenti climatici in atto. In caso di necessità lo spazio verde, che è ora interamente circondato da un terrapieno, può essere allagato e utilizzato come cassa di espansione.

Al ricco programma di iniziative ed eventi organizzati in occasione della nomina di Copenhagen a Capitale Mondiale dell’Architettura, si è aggiunto il congresso mondiale della Union of Architects (UIA), tenutosi nella capitale danese agli inizi di luglio e focalizzato sul tema “Futuri sostenibili – Non lasciamo indietro nessuno“, mentre per la giornata mondiale dell’Architettura, che si celebra il 2 ottobre 2023, è stato scelto il tema “L’Architettura per il benessere“. Sulla stessa linea si colloca la diciottesima Mostra Biennale Internazionale di Architettura, in corso a Venezia dal 20 maggio al 26 novembre 2023, dedicata al problema della transizione ecologica applicata a luoghi e spazi d’arte.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandina realizzata per l’apertura delle manifestazioni dedicate alla nomina di Copenhagen Capitale Mondiale dell’Architettura 2023 (fonte)
  2. Il Cykelslangen (serpente ciclistico) è un nuovo ponte di Copenhagen (2014) che offre a ciclisti e pedoni della capitale danese un giro lungo il porto con una panoramica dei suoi grattacieli visti dal livello del primo piano.
  3. Il quartiere di Nyboder (XVII secolo)
  4. Case a schiera di Humleby (XIX secolo)
  5. Le torri della SEB (2010) dalle forme tondeggianti e fluide
  6. L’area per le attività sportive all’aria aperta nel quartiere di Bella è situata sul tetto di un edificio destinato alla logistica
  7. Copenhill (2017) è il nuovo termovalorizzatore di Copenhagen, con un parco urbano sulla copertura
  8. Cirkelbroen, ponte per pedoni e ciclisti progettato da Olafur Eliasson (2015)
  9. L’Enghavepark dopo la ristrutturazione (2018-19)

IN COPERTINA

Il Kavlebod Bølge (L’onda di Kavlebod), uno spazio urbano che avvicina alle acque del porto attraverso passerelle ondulate e curve permettendo una serie di attività sportive, dal nuoto al kayak

Sito web: https://arkitekturhovedstad.kk.dk

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