Emmanuele-anatiLa Valle Camonica, con le sue migliaia di incisioni rupestri, restituisce all’Europa 10.000 anni di storia. E quale storia! Un meraviglioso racconto a fumetti, impresso sulla roccia dai diretti protagonisti, dagli artisti…
La citazione appartiene a Emmanuel Anati, classe 1930, fiorentino di nascita da famiglia di origine ebraica. Trasferitosi a Gerusalemme nel 1945, si laurea in archeologia alla locale Università Ebraica nel 1952, sette anni dopo si specializza in antropologia e scienze sociali all’Università di Harvard. Nel 1960 ottiene il Dottorato in Lettere alla Sorbona di Parigi iniziando campagne di scavo, di ricerca archeologia e le spedizioni in Val Camonica che permetteranno la riscoperta di decine di migliaia di incisioni rupestri, rendendo la valle il polo d’arte rupestre più importante d’Europa. Nel 1964 fonda il Centro Camuno di Studi Preistorici, a Capo di Ponte, istituzione che ha lo scopo di studiare l’arte preistorica e tribale e contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale collegato.
1val camonica foto cinzia colziOggi la Valle Camonica è nota in tutto il mondo per la straordinaria ricchezza e varietà di incisioni rupestri, ma sapevate che si tratta del primo sito italiano a essere inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco addirittura tre anni prima prima del Centro Storico di Firenze? Ebbene sì, ed esattamente a Cairo e Luxor il 22 e il 6 ottobre 1979. Per me una sorpresa appresa in conseguenza della passione – e i benifici – termali (quelli di Boario sono in zona, ideali dopo tanto camino… e a chi ha problemi di insonnia può provare una delle camere della luna).
Tornando al sito preistorico della Valle Camonica, non ancora completamente esplorato, si estende su di un’area di ottanta chilometri e sono state individuate oltre quarantamila figure scavate su duemilaquattrocento rocce. Petroglifi di natura simbolica – esistono esempi anche in Spagna, Svezia e Gran Bretagna – evocano la navigazione, la danza, la guerra, l’agricoltura, la magia. Le incisioni affondano le loro radici a ottomila anni prima della nostra era e rappresentano una preziosa testimonianza umana costituiendo una straordinaria documentazione figurata sui costumi e sulle ideologie preistoriche. L’interpretazione, la classificazione tipologica e gli studi cronologici su questi petroglifi hanno apportato un contributo considerevole nei settori della preistoria, della sociologia e della etnologia.
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Fascino e suggestioni davvero uniche. L’Uomo e l’ambiente hanno interagito fin dalla Preistoria, caratterizzando la zona come “La Valle dei Segni” – su ventiquattro comuni – di importanza fondamentale non solo per la quantità dei soggetti incisi e per l’evoluzione cronologica, ma anche per lo stretto legame che le incisioni hanno con la storia dell’Uomo. Scoprire e conoscere l’arte rupestre camuna permette di compiere un viaggio unico e indimenticabile nella preistoria e protostoria europea per giungere, attraverso le incisioni di età storica (romana, medievale e moderna), sino alle soglie del Ventesino secolo.
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Attualmente i parchi in cui si possono ammirare le incisioni sono otto, ma il loro numero è destinato a crescere per la ricchezza di testimonianze archeologiche presenti in altre aree della Valle Camonica, ma anche per l’impegno degli Enti Locali, consapevoli che la valorizzazione delle patrimonio culturale del territorio costituisca una importante prospettiva di sviluppo socio-economico.
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Da molti anni, si avvicendano, lungo le rocce dei parchi archeologici e fra i sentieri che costeggiano questi siti, le esperienze dei più diversi visitatori : accanto agli archeologi, ai docenti, ai giovani studenti è possibile partecipare anche a campi didattici, assistere a un rilievo, elaborare un progetto che sia stato sollecitato da un sopralluogo (al sito ufficiale ogni tipo di informazione fra cui interessanti quaderni con approfondimenti scientifici).
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Percorrendo i parchi archeologici è possibile osservare cacciatori, guerrieri e contadini, carri ed aratri, cavalli, buoi, cervi, uccelli acquatici, cani e capanne. Molti sono i simboli incisi e le teorie che li riguardano e dove l’arte s’intreccia alla storia, alla religione e ai sentimenti dell’Uomo.
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Visitare quei luoghi, e scoprire quei segni, rappresenta però un indescrivibile viaggio a ritroso nel tempo.  

Dettagli

La Valle Camonica
Di formazione glaciale dalla classica forma a “U”, si estende da sud a nord per oltre 80 km, seguendo l’andamento del fiume Oglio.
Dalla zona di Toline (frazione di Pisogne), limite meridionale della valle, posta a 200 m s.l.m., si alza fino a giungere ai 1883 m di altitudine del Passo del Tonale, confine settentrionale.
Gli otto parchi d’arte rupestre della Valle si inseriscono in questo contesto, sviluppandosi dalla bassa valle con il Parco di Interesse Sovracomunale del Lago Moro, all’interno del quale sono compresi il Parco di Luine e il sito archeologico dei Corni Freschi, a Darfo Boario Terme, fino al Percorso pluritematico del “Coren delle Fate” a Sonico in alta Valle. La zona centrale della Valle Camonica, tra il paese di Ceto e quello di Sellero, passando per Capo di Ponte, presenta la concentrazione più importante di arte rupestre. Qui è possibile visitare: il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri (loc. Naquane) il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo e il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina, tutti a Capo di Ponte; la Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo, Paspardo, ed il Parco Comunale Archeologico e Minerario di Sellero. Diversi per altitudine e conformazione dei percorsi, i parchi presentano peculiarità naturalistiche di grande fascino che si modificano a seconda delle zone: i boschi di castagni, tipici della media valle, vengono gradatamente sostituiti da una vegetazione tipica di zone più calde lungo il versante occidentale, nel Parco Archeologico Comunale di Seradina e Bedolina. 

Emmanuel Anati (fonte) Uno dei tantissimi pannelli dei Parchi: questo è all'ingresso di Luine (foto © Cinzia Colzi) Vista di Boario dal Parco. Una nuvola dispettosa copre la vista di Pizzo Badile (foto © Cinzia Colzi) Per ogni incisione il relativo pannello che aiuta gli occhi meno esperti all'individuazione (foto © Cinzia Colzi) Pannello con petroglifi di natura simbolica: guerrieri di età del Ferro del primo millennio a.C. (foto © Cinzia Colzi) All'interno dei Parchi sono numerose le aree di sosta per visite anche di famiglie con bambini (foto © Cinzia Colzi) Roccia di Bedolina con incisa la 'mappa di Bedolina', insieme di figure geometriche di tipo topografico e figure di capanne (età del Ferro). (fonte) Roccia di Bedolina con incisa la 'mappa di Bedolina', insieme di figure geometriche di tipo topografico e figure di capanne (età del Ferro). (fonte)