Nonostante ne abbiano parlato tutti, anche per la presenza all’inagurazione dei presidenti Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron, come si fa a non riferire di una grande esposizione dedicata dal Louvre, per la prima volta nella sua storia, a un altro museo?
Per ben sei mesi, fino all’otto gennaio 2024, capolavori del Museo di Capodimonte in simbiosi con quelli del primo museo al mondo (primato che, è sempre bene ricordarlo, va associato alle spoliazioni napoleoniche) in tre diversi spazi.

  1. Salon Carré, Grande Galerie e Salle Salvator Rosa (Ala Denon, livello uno)
    Le collezioni offrono ai visitatori una panoramica unica della pittura italiana dal Quindicesimo al Diciassettesimo secolo con trentuno dipinti provenienti da Napoli in dialogo con le collezioni del Louvre (per fare solo qualche nome: Tiziano, Caravaggio, Carracci, Guido Reni) oppure in grado di completarle consentendo la presentazione di scuole che sono poco rappresentate o non lo sono affatto; in particolare, la singolare Scuola napoletana, con artisti dalla potenza drammatica ed espressiva come Jusepe de Ribera, Francesco Guarino o Mattia Preti.
    Occasione per scoprire la Crocifissione di Masaccio, uno dei maggiori artisti del Rinascimento fiorentino, ma assente dalle collezioni del Louvre, un grande dipinto di Giovanni Bellini, La Trasfigurazione, di cui il Louvre non ha un corrispettivo, e tre dei più bei dipinti del Parmigianino, tra cui la famosa ed enigmatica Antea. Il confronto di queste opere con i dipinti di Raffaello promette di essere uno dei momenti salienti dell’incontro.
  2. Salle de la Chapelle (Ala Sully, livello uno)
    La collezione di Capodimonte è il frutto di una storia unica nel panorama italiano che spiega in larga misura la diversità delle opere esposte. Prima dell’Unità d’Italia (il Regno delle Due Sicilie vi fu annesso nel 1861), tre dinastie hanno svolto un ruolo essenziale nella costituzione di questo imponente insieme: i Farnese, i Borbone e i Bonaparte-Murat. Riunendo dipinti importanti come il Ritratto di papa Paolo III Farnese con i nipoti, opera di Tiziano e il Ritratto di Giulio Clovio di El Greco, sculture e manufatti spettacolari, tutti prestiti eccezionali, tra cui la Cassetta Farnese, la più preziosa e raffinata delle opere di oreficeria del Rinascimento insieme alla Saliera di Benvenuto Cellini, e allo straordinario biscuit di Filippo Tagliolini, La Caduta dei Giganti ben si evidenzia la ricchezza di questa collezione, riflesso e testimonianza delle differenti età del Regno di Napoli.
  3. Salle de l’Horloge (Ala Sully, livello due)
    Con quasi trentamila opere, il Gabinetto dei disegni e delle Stampe di Capodimonte deve parte dei suoi tesori a Fulvio Orsini, umanista, grande studioso e bibliotecario, prima, del Cardinale Alessandro Farnese, noto come il Gran Cardinale e nipote di Papa Paolo III e poi del Cardinale Odoardo Farnese. Orsini ha costituito la prima collezione al mondo di disegni di studio e disegni preparatori. Questo approccio nuovo e rivoluzionario ha portato all’acquisizione di quattro cartoni preparatori di Raffaello e Michelangelo. Mosè davanti al roveto ardente di Raffaello e il Gruppo di armigeri di Michelangelo sono propedeutici alle decorazioni del Vaticano e sono oggi riconosciute come opere autografe. Il cartone della Madonna del Divino Amore e quello di Venere e Amore sono considerate come opere eseguite dagli allievi dei due maestri. Questi capolavori estremamente rari verranno presentati al Louvre in dialogo con celebri disegni conservati nel Cabinet dei Disegni del Louvre, come la Santa Caterina di Raffaello o il cartone recentemente restaurato de La Moderazione di Giulio Romano, l’allievo più vicino a Raffaello e suo stretto collaboratore.

La mostra sarà accompagnata da una vera ‘stagione napoletana’ a Parigi: una ricca programmazione culturale fatta di cinema, musica e letteratura. Ogni ulteriore informazione al sito ufficiale.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Parmigianino, Ritratto di giovane donna, detta ‘Antea’, ca. 1535. Olio su tela, 136 × 86 cm. Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte. © Luciano Romano
    (immagine guida dell’evento espositivo)

In copertina
un particolare di: Raffaello, Mosè.
Carboncino, matita nera, sfumino, lumeggiature bianche, su almeno sedici fogli di carta. Bucherellato per il riporto, tracce di spolvero. Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Gabinetto Disegni e Stampe. Per gentile concessione del MIC Ministero della Cultura, Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Musée du Louvre - Paris
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Fino al: 08 Gennaio, 2024