Nel cuore del Bois de Boulogne al limite nord del parco parigino, una struttura vaporosa un po’ nuvola, un po’ vascello a vele spiegate o un po’ iceberg, come l’ha definita il suo creatore, si materializza fra il verde degli alberi e dei prati. E’ la Fondazione Vuitton commissionata nel 2001 dal colosso del lusso LVMH ((Louis Vuitton, Moët, Hennessy per specificare) e inaugurata nell’ottobre 2014, pensata e realizzata senza badare a spese, dal celebre architetto Frank Gehry.
Iwan baan  fondation louis vuitton
Uno spazio avveniristico che racchiude al suo interno un grande auditorium, 11 gallerie per esposizioni permanenti ed ampi spazi per la realizzazione di esposizioni temporanee, un ristorante “chiccoso”, spazi all’aperto, passaggi aerei e terrazze in un continuo e affascinate dialogo con il paesaggio circostante e le magnifiche viste sulla città. Fra gli scopi della Fondazione quello di promuovere e sostenere l’arte, in particolar modo quella contemporanea, e di essere un luogo di incontro e interazione fra gli artisti, il pubblico di tutto il mondo. Grazie a questa sua vocazione, fra le sue molte attività sempre in programma si è aggiunta questo inverno una mostra d’eccezione.
2 paul gauguin aha o feii  eh quoi tu es jalouse 1892fondation louis vuitton-martin argyroglo
Un attento lavoro di prestiti e scambi ha fatto approdare nelle sale della nuvola del Bois de de Boulogne, la raccolta di capolavori moderni dal russo Sergei Schukin o ‘Chtchoukine’ – come scrivono i francesi – un ricco uomo d’affari dell’epoca zarista che fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento è stato uno dei più grandi collezionisti del tempo. Uscita poche volte dalle sale russe che la ospitano, la collezione si presentata con grande successo a Parigi come “Icone dell’arte moderna. La Collezione Schukin. Museo dell’Ermitage – Museo Puskin” portando in 14 sale della Fondazione oltre 130 opere tra cui 22 Matisse, 29 Picasso, 12 Gauguin, 8 Cézanne e 8 Monet, celebrando così il meglio dell’arte moderna e delle avanguardie.
3 paul cezanne lhomme  la pipe le fumeur 1890-1893 moscou muse dtat des beaux-arts pouchkine
Prorogata fino al 5 marzo la mostra presenta non solo una delle più ricche collezioni d’arte moderna che ha attraversato la storia per giungere fino a noi, ma anche un valore in più: il fascino personale”, lo charme che una collezione ha in quanto tale, scelta, creata e custodita spesso da una famiglia o da un singolo individuo. Ricca oltre che delle meraviglie dei singoli capolavori, la visita offre non solo pittura e arte, ma un viaggio fra emozioni e ricordi che sono alla base della storia della collezione.
Una raccolta che parte da Parigi per arrivare in Russia, incontrare la Rivoluzione bolscevica, partire alla volta della Siberia, attraversare la Seconda guerra mondiale, ritornare a Mosca e affrontare anni di censura e oblio, mentre adesso ritorna di nuovo a Parigi dove molti dei suoi capolavori sono stati dipinti.
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Una storia che incuriosisce e affascina. Sul finire dell’Ottocento il collezionismo di opere d’arte si diffuse non solo che fra i ricchi statunitensi, ma anche nella Russia degli zar dove, divenuto di moda recarsi a Parigi per viaggi di piacere, numerosi appassionati e intenditori di ricche famiglie, seppero scoprire ed acquistare lavori spesso non apprezzati se non addirittura ritenuti mostruosi o ridicoli. “Schukin aveva un occhio straordinario visto che ha acquistato una collezione incredibile all’epoca in cui alcuni di questi artisti erano appena conosciuti se non addirittura rigettati come Matisse“, ha spiegato Bernard Arnault, presidente del LVMH e proprietario della Fondazione Vuitton.
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Nei viaggi in Europa Schukin – il suo nome era stato sempre associato a quello di Morozov anche lui ricco collezionista russo – arrivò a Parigi dove frequentò e divenne cliente delle più importanti gallerie, ma soprattutto entrò direttamente in contatto con artisti ancora poco noti. La prima guerra mondiale interrompe i suoi viaggi e gli acquisti parigini mentre in patria avanza la Rivoluzione del 1917 e gli espropri bolscevichi. Il vento cambia la collezione viene smembrata e poi lasciata nei depositi di Mosca, giudicata troppo borghese e non adatta alla sensibilità del popolo.
6 pablo picasso trois femmes esquisse du tableau 1908  succession picasso 2016 photo moscou muse dtat des beaux-arts pouchkine
Sergei Schukin che aveva tentato di salvarla con ogni mezzo, fugge a Parigi dove morirà in esilio nel 1936 lontano dalla sua amata collezione che farà in tempo nel 1920 a diventare parte del Museo statale dell’arte moderna occidentale, chiuso con un decreto di Stalin nel 1948, a essere divisa con parte delle opere finite al museo Pushkin di Mosca e altre all’Ermitage di San Pietroburgo e a rimanere nell’ombra fino alla riscoperta.
Incredibile pensare che per lungo tempo questi quadri vennero censurati dalle mostre e dai cataloghi dei grandi musei russi – ha ricordato durante la presentazione la curatrice Anne Baldassari – bisognerà aspettare la morte di Stalin alla fine degli anni Cinquanta affinché la collezione Schukin, riveda la luce”. Impossibile mancare.

Dettagli

Christian Cornelius (Xan) Krohn, Portrait de Sergueï Chtchoukine, 1915 Huile sur toile 97,5 × 84 cm Musée d’État de l’Ermitage, Saint-Pétersbourg (© ADAGP, Paris 2016 Photo © Saint-Pétersbourg, Musée d’État de l’Ermitage, 2016) La Fondazione Louis Vuitton (© Iwan Baan / Fondation Louis Vuitton) Paul Gauguin, Aha oé feii (Eh quoi, tu es jalouse ?), été 1892 Huile sur toile 66 × 89 cm Musée d’État des Beaux-Arts Pouchkine, Moscou (Photo © Moscou, Musée d’État des Beaux-Arts Pouchkine) Paul Cézanne, L’Homme à la pipe (Le Fumeur), 1890-1893 Huile sur toile 91 × 72 cm Musée d’État des Beaux-Arts Pouchkine, Moscou (Photo © Moscou, Musée d’État des Beaux-Arts Pouchkine) Christian Cornelius (Xan) Krohn, Portrait de Sergueï Chtchoukine, 1915 Huile sur toile 97,5 × 84 cm Musée d’État de l’Ermitage, Saint-Pétersbourg (© ADAGP, Paris 2016 Photo © Saint-Pétersbourg, Musée d’État de l’Ermitage, 2016) Henri Matisse, La Desserte (Harmonie rouge, La Chambre rouge), printemps-été 1908 Huile sur toile 180,5 × 221 cm Musée d’État de l’Ermitage, Saint-Pétersbourg (© Succession H. Matisse Photo © Saint-Pétersbourg, Musée d’État de l’Ermitage, 2016) Pablo Picasso, Trois femmes, [automne 1907 ou printemps 1908]-automne 1908 Huile sur toile 200 × 178 cm Musée d’État de l’Ermitage, Saint-Pétersbourg (© Succession Picasso 2016 Photo © Saint-Pétersbourg, Musée d’État de l’Ermitage, 2016)

Dove e quando

Evento: Icone dell'arte moderna. La Collezione Schukin. Museo dell'Ermitage- Museo Puskin"

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Fino al: 20170305