L’anno bisestile in corso per alimentare la superstizione – di chi ama credere al detto ‘anno bisesto, anno funesto‘ – ha fatto le cose in grande e il diffondersi di una pandemia di cui non conosceremo mai la reale entità ha messo alle corde, insieme ai cittadini segregati ai domiciliari, anche prestigiose manifestazioni che non hanno potuto aver luogo; il Festival di Cannes dopo un primo rinvio è stato, quest’anno, annullato e ridotto a marchio di qualità di cui si fregeranno i film che erano stati selezionati. La stessa impossibilità a gestire grandi affluenze di pubblico che ha tenuto spente le luci della Croisette, ha spinto il 22° Far East Film Festival di Udine, in programma a fine aprile, al rinvio e alla traslazione in ambiente virtuale, dove prenderà il via tra due giorni.

Una scelta coraggiosa e in linea coi tempi che, se da un lato deve rinunciare alla magia insostituibile del grande schermo e alla gioia di uno scambio diretto tra autori e spettatori, darà la possibilità di seguire le proiezioni a un numero forse maggiore di persone, con quarantasei titoli provenienti dall’estremo oriente a rappresentare la produzione cinematografica contemporanea di Giappone, Corea del Sud, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Filippine, Cina e Taiwan.

Dal 26 giugno al 4 luglio 2020 grazie al supporto fondamentale di MyMovies – piattaforma che ha già messo la sua pluriennale esperienza al servizio di altri eventi, come il bolognese Biografilm Festival che ha trasferito in rete con successo la sua 16a edizione appena conclusa – sarà possibile fruire le proiezioni con l’acquisto di uno dei tre accrediti Silver Ninja, Golden Samurai e Platinum Shogun che a prezzi diversi assicurano prestazioni diverse, ma tutti consentono l’accesso alla visione.

Nato nel 1999 il Far East Film Festival ha acquisito negli anni un certo prestigio assumendo sempre maggior rilievo, attestandosi di fatto come la più importante manifestazione di cinema dell’estremo oriente in Europa; un prestigio testimoniato anche dalle anteprime mondiali assolute e anteprime europee presenti nel programma di questa edizione numero ventidue. L’apertura è affidata al thriller coreano catastrofico Ashfall di Kim Byung-seo & Lee Hae-jun, campione d’incassi in patria.

La sezione competitiva comprende trentotto titoli in lizza per l’assegnazione del Gelso d’Oro, premio che rappresenta gli scambi tra Oriente e Occidente con un albero comune in Friuli Venezia Giulia ma originario dell’Asia, mentre i restanti otto film selezionati si dividono tra proiezioni Fuori Concorso e Retrospettiva, con un tributo speciale all’opera dei fratelli Watanabe: giapponesi, Hirobumi è regista e montatore mentre Yuji è compositore, autore delle colonne sonore dei loro film.

La mutazione obbligata da reale a virtuale della sede del Far East Film Festival 2020 è destinata a lasciare frutti permanenti, dal prossimo primo agosto infatti verrà inaugurata una nuova piattaforma interamente dedicata alla cinematografia asiatica che all’esordio conterà una cinquantina di titoli, tra classici e nuovi film in gran parte inediti per il pubblico italiano, un altro strumento per continuare la missione del FEFF organo di diffusione della cultura cinematografica orientale in Occidente.

In questo momento di difficoltà planetaria si svolgerà parallelamente al Festival anche Focus Asia, consolidata realtà tesa a offrire supporto a progetti futuri, anche di coproduzione tra Europa e Asia.
Ad esclusione di quattro titoli la cui visione sarà limitata all’orario assegnato nel programma, tutti gli altri film saranno disponibili a piacimento per tutta la durata del Festival. Buona visione.

Didascalie immagini

  1. Locandina del FEFF 22 / La sede tradizionale a Udine / Le star Ueto Aya  e Saitoh Takumi ospiti al FEFF 19 del 2017 con Hirugao – Love affairs in the afternoon (Giappone) di Hiroshi Nishitani
  2. Chasing dream (Hong Kong) di Johnnie To / I weirDo (Taiwan) di Liao Mingyl
  3. Better days (Cina) di Derek Kwok-cheung / Kim Ji-young, born 1982 (Corea del Sud) di Kim Do-young / A beloved wife (Giappone) di Adachi Shin / Gundala (Indonesia) di Joko Anwar / Soul (Malesia) di Emir Ezwan / The closet (Corea del Sud) di Kim Kwang-bin
  4. Ashfall (Corea del Sud) di Byung-seo Kim & Lee Hae-jun
  5. My prince Edward (Hong Kong) di Norris Wong / Beasts clawing at straws (Corea del Sud) di Kim Young-hoon / The house of us (Corea del Sud) di Yoon Ga-eun / The man standing next (Corea del Sud) di Woo Min-ho
  6. Victim(s) (Malesia) di Layla Ji / Detention (Taiwan) di John Hsu / Vertigo (Corea del Sud) di Jeon Gye-soo

IN COPERTINA
Locandina del 22° Far East Film Festival
[particolare]
 

Dove e quando

Evento: 22° Udine Far East Film Festival
  • Date : 26 June, 202004 July, 2020
  • Sito web