Immanuel Kant (Königsberg, 22 aprile 1724 -12 febbraio 1804) citava «Sàpere aude!» (osa sapere) di Orazio alla base del suo «Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza!» il manifesto illuminista di esortazione e adesso, la diciottesima edizione del festival Filosofi lungo l’Oglio ha scelto come parola chiave proprio “Osare” declinata attraverso trenta appuntamenti (in prevalenza lectio magistralis) con i maestri del pensiero contemporaneo per analizzare, riflettere e sfidare i temi più rilevanti della società in relazione all’essere vivente.

Il Festival – ideato e diretto da Francesca Nodari, filosofa levinasiana – di anno in anno sempre più seguito e partecipato, partirà domani e, fino al 25 luglio, toccherà ben ventitrè comuni compresi tra le provincie di Brescia e di Bergamo. La professoressa Nodari, spiega: «Mancanza di decisione e di coraggio, pigrizia e viltà, insegna Kant, sono le cause del voler rimanere minorenni, che è molto comodo perché delega a pensare per me qualcun altro. Non bisogna delegare il pensiero dunque, afferma Kant, e noi con lui. Bisogna osare, osare pensare, osare conoscere, osare decidere. Uscire dalla minorità è ragionare, non è obbedire senza pensare; è guidare le nostre azioni sul piano morale e guidare la natura sul piano della conoscenza; è non affidare la ragione umana ad altro giudice che non sia la universale ragione umana. Come dire: osare divenire adulti osare pensare con la propria testa, osare servirsi di un linguaggio parresìaco e che pratichi un’ecologia della parola, osare assumersi i rischi per un obiettivo che ci si è prefissi, osare dire sì-dire no dotandosi di un proprio bagaglio critico, osare opporsi alla pratica molto usata del brainwashing quotidiano, osare adoperarsi per combattere disuguaglianze e il perpetuarsi di pratiche di vessazione e di oltraggio dei più deboli, osare battersi per la libertà e per onorare la parola data. E ancora, in quanto esseri cogitanti e parlanti, osare credere, avere fiducia, sperare. Osare esserci, anche quando costa, anche quando la convenienza imporrebbe il contrario, anche quando tutto sembrerebbe perduto, osare mettersi in gioco: perseverare, direbbero i Greci. Osare accettare la nostra fragilità costitutiva in una società palliativa dedita all’algofobia e all’happycrazia in una sorta, per riprendere una bella espressione di Han, di “coazione alla felicità”».

Partendo dalla Bassa bresciana e toccando le località rivierasche e/o attigue al fiume Oglio, per ampliare il proprio orizzonte in Franciacorta fino a spingersi in Val Trompia e in Val Camonica, raggiungendo così la città capoluogo, il Festival anche quest’anno darà concrezione a quel nomadismo del pensiero – che è uno dei suoi punti di forza – facendo proprio il significato etimologico di confine, che è luogo di condivisione, e dunque, di passaggio.

Nel corso della manifestazione si terrà la cerimonia di proclamazione del vincitore della XII edizione del «Premio internazionale di filosofia / Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente» che si terrà a Gardone il 28 giugno, assegnato allo studioso che abbia elaborato, attraverso il pensiero, idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità. Un’opera, dunque, che sia in grado di segnare, non soltanto la storia della filosofia del pensiero, ma la realtà effettuale in cui ogni uomo si trova a vivere nel qui e ora dei nostri giorni.

Continua anche la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia, nata in occasione della XVI edizione del Festival. Uno specifico bando di concorso, rivolto agli studenti di arte con l’obiettivo di unire l’amore per la filosofia con la creatività artistica, vede selezionare opere ispirate all’argomento annuale del Festival e premiare quelle che meglio ne riflettono il senso. Le opere in concorso saranno esposte in tre occasioni, nel mese di luglio, rispettivamente a Credaro, Lograto e Castegnato.

Previsto anche un convegno dal titolo: “Osare fare cultura” nel corso del quale Francesca Nodari e Maria Rita Parsi moderati dal giornalista del “Corriere della Sera” Paolo Conti si confronteranno sull’urgenza di ciò che Augé definisce “l’utopia dell’educazione”.

Infine, il rapporto tra Pensiero e Natura troverà un congiungimento reale nelle passeggiate filosofiche all’interno del progetto “Maieutica delle cose”, attraverso il quale si intende promuovere il sentimento di riappropriazione del proprio valore “sacrale” in mezzo ai luoghi e alle cose. Si tratta di tre esperienze emozionali – due con il paesologo Franco Arminio, una con il filosofo Duccio Demetrio – che condurranno i partecipanti in sentieri in riva all’Oglio, nella sua parte terminale. La meta finale dell’ultimo “viaggio” sarà la cascina Le Vittorie, che ospita la sede della fondazione e che è stata teatro di numerose scene del film Il mondo degli ultimi (1980) regia di Gian Butturini, proiettato eccezionalmente il 23 luglio sotto il cielo stellato.

Ogni ulteriore informazione e tutti i dettagli sul programma al sito ufficiale

Dettagli

L’iniziativa – che da anni gode del riconoscimento europeo Effe Label, si inserisce nel programma “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”- avrà luogo nei comuni di Barbariga, Brescia, Caravaggio, Castegnato, Chiari, Collebeato, Credaro, Darfo, Dello, Erbusco, Gardone, Iseo, Lograto, Lumezzane, Manerbio, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto, Paratico, Parco Oglio, Roncadelle, Sarnico, Tavernole, Trenzano e Villachiara.

Didascalie immagini

  1. logo di Filosofi lungo l’Oglio
  2. locandina della 18ª edizione

Sito web: https://www.filosofilungologlio.it/

Dove e quando

Evento: XVIIIª edizione Filosofi lungo l'Oglio

Indirizzo: Fondazione Filosofi lungo l'Oglio · via Vittorie 11 - Villachiara e altri 22 comuni compresi tra le provincie di Brescia e di Bergamo
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Date: 05 Giugno, 2023 - 25 Luglio, 2023