Billi è un’aspirante artista nata in Cina che vive a New York dall’età di sei anni, da quando la sua famiglia si è trasferita negli Stati Uniti in cerca di migliori opportunità. 
Figlia unica, la ragazza vive da sola e attraversa un momento particolarmente complicato sul piano economico – le è stata appena rifiutata una borsa di studio su cui faceva affidamento e non ha ancora avuto il coraggio di confessarlo alla madre Lu Jian e al padre Haiyan – quando, facendo loro visita scopre che ci sono nuvole più scure che si addensano all’orizzonte: alla sua amata nonna paterna Nai Nai [nonna in mandarino] che vive ancora in Cina nella città di Changhun, è stata diagnosticata una malattia in fase terminale e secondo i medici le restano solo poche settimane di vita. La famiglia ha deciso di non dire la verità sul suo stato di salute all’anziana matriarca, ma per dare a tutti la possibilità di salutarla è stato organizzato repentinamente un matrimonio; il cugino di Billi Hao Hao, unico genito del fratello maggiore di suo padre emigrato a Tokyo, è così spinto alle nozze con la fidanzata giapponese Aiko anche se la conosce da appena tre mesi. 
Un sacrificio richiesto per tenere fede al detto cinese che recita: ‘Quando una persona ha il cancro, muore. Ma non è il cancro a ucciderla, è la paura!

La cineasta Lulu Wang, nata a Pechino e cresciuta a Miami dall’età di sei anni, alla sua opera seconda dopo l’esordio con l’inedito in Italia Posthumous, per scrivere la sceneggiatura di The farewell – una bugia buona ha attinto alla propria biografia non solo per costruire il personaggio di Billi, ma anche per raccontare l’improvvisata riunione di famiglia indotta dall’infausta diagnosi reale fatta a sua nonna. Il risultato è una delicata commedia agrodolce, candidata a due Golden Globe.

L’organizzazione delle nozze, che l’anziana Nai Nai vuole promuovere personalmente e con il massimo sfarzo possibile, è l’occasione per mettere in scena conflitti generazionali tra i membri della famiglia, la contrapposizione mai redenta tra modernità e tradizione propria della Cina con il suo sviluppo accelerato, lo scontro di culture diverse; nascondere la verità alla nonna per la sensibilità cinese è farsi carico di un peso emotivo, negli Stati Uniti è reato penalmente perseguito.

La percezione individuale diversa da Oriente a Occidente, che da occidentali ci fa credere di essere ognuno padrone della propria persona e delle proprie scelte alimentando un individualismo spinto, non è condiviso dagli orientali cui è insegnato che sono parte di entità più grandi – famiglia e società – verso cui hanno degli obblighi; è la chiave di lettura utile per comprendere come certi sacrifici imposti, tipo lo spostamento forzato di intere comunità, non provochino rivolte di massa.

Tutto il cast capitanato dalla musicista rapper Awkwafina, protagonista nel ruolo di Billi, risulta molto ben affiatato nel creare il variegato universo di questa famiglia dispersa nel mondo, ma pronta a ricompattarsi intorno alla nonna, la signora Ting. Menzione speciale al giovane Han Chen che interpreta il cugino Hao Hao, sposo precettato, perfetto nel rappresentare l’impacciato smarrimento del ragazzo impreparato alle nozze, ma pronto a piegarsi alle necessità di famiglia.

The farewell – una bugia buona di Lulu Wang è un’opera che invita a riscoprire i sentimenti che legano la famiglia, in cui a volte le cose più importanti finiscono per essere quelle mai dette, ostaggio di un insensato pudore. Il film sarà nelle sale italiane dal 24 dicembre grazie a Bim distribuzione.

Didascalia immagini

  1. Locandina italiana
  2. Billi e l’intera famiglia pronta a mentire per la tranquillità della nonna
  3. L’affettuoso rapporto di Billi con la sua Nai Nai
  4. Conflitti tra generazioni, fra tradizione e modernità
  5. Una famiglia unita e compatta, dotata anche di mascotte
  6. Han Chen è Hao Hao / Awkwafina è Billi / Ricette tramandate in cucina

© 2019 Big Beach LLC

IN COPERTINA
Billi e la sua complicata famiglia
© 2019 Big Beach LLC

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: The farewell
  • Regia: Lulu Wang
  • Con: Zhao Shuzhen, Awkwafina, X Mayo, Lu Hong, Lin Hong, Tzi Ma, Diana Lin, Yang Xuejian, Becca Khahil, Gil Perez, Jiang Jongbo, Chen Han, Aoi Mizuhara, Li Xiang, Liu Hongli, Zhang Shiming, Zhang Jing, Liu Jinhang
  • Sceneggiatura: Lulu Wang
  • Fotografia: Anna Franquesa-Solano
  • Musica: Alex Weston
  • Montaggio: Michael Taylor, Matthew Friedman
  • Scenografia: Yong Ok Lee
  • Costumi: Athena Wang
  • Produzione: Daniele Melia, Marc Turtletaub, Peter Saraf, Andrew Miano, Chris Weitz, Jane Zheng, Lulu Wang e Anita Gou in coproduzione con Josh Cohen e Dan Balgoyen per Big Beach Films e Kindred Spirit in associazione con Depth of Field e Seesaw Productions
  • Genere: Commedia
  • Origine: USA / Cina, 2019
  • Durata: 98′ minuti