The children act è la legge del 1989 che ha rivoluzionato la legislazione inglese in materia di diritto dei minori, ponendo al primo posto il benessere dei ragazzi sopra qualsiasi altra considerazione, come interesse prioritario e prevalente da perseguire sul piano legale.
Fiona Maye è un giudice della Royal Court of Justice di Londra chiamata ad applicare questa norma, consapevole che il suo ruolo va a condizionare in modo tangibile la vita delle famiglie che per un motivo o per l’altro si trovano a comparirle davanti in attesa di un verdetto; molte delle cause su cui è chiamata a esprimersi riguardano azioni di divorzio e questioni patrimoniali, ma spesso comprendono dilemmi etici e morali, come la decisione di separare due gemelli siamesi che necessariamente comporta la morte di uno dei due, ma una possibilità di vita per l’altro. Pur dovendosi attenere al solo aspetto legale nelle situazioni sottoposte alla sua valutazione Fiona convive con il peso emotivo del suo lavoro, per cui ha trascurato la sfera privata finendo per incrinare il rapporto col marito Jack. Mentre fa un amaro bilancio di ciò che non è stato, tra l’assenza di figli e con un matrimonio che sembra giunto al termine, la donna deve affrontare il caso di Adam Henry, diciassettenne testimone di Geova malato di leucemia che rifiuta una trasfusione che potrebbe salvargli la vita.
Abile nel disegnare conflitti sottili tra anime estranee che si incontrano in situazioni complesse, lo scrittore Ian McEwan ha curato personalmente la sceneggiatura di The children act – il verdetto tratto dal suo romanzo omonimo – edito in Italia col titolo La ballata di Adam Henry – con risultati molto superiori ad altri precedenti adattamenti; la piatta trasposizione cinematografica del suo Cortesie per gli ospiti, nonostante le firme di Harold Pinter alla scrittura e Paul Schrader alla regia, è una forte delusione che grida vendetta anche a distanza di tanti anni.
Diretto da Richard Eyre, già autore di opere che indagano rapporti sconvenienti estranei alle convenzioni comuni come Diario di uno scandalo, il film ha il suo punto di forza nelle straordinarie prove attoriali dei tre interpreti principali; su tutti Emma Thompson offre alla sua Fiona Maye quel misto di rigore e fragilità, orgoglio e smarrimento, che il ruolo di questa donna determinata sul lavoro quanto in crisi nella sfera personale, richiede. Un altro personaggio indimenticabile che l’attrice premio Oscar per Casa Howard – ma anche per la sceneggiatura di Ragione e sentimento – aggiunge a una galleria quasi trentennale.
Stanley Tucci mostra tutta la sua classe nel ruolo marginale, ma determinante, del marito Jack riuscendo ad apparire premuroso e preoccupato, nonostante il rancore e le cose sgradevoli che il suo personaggio deve dire alla moglie. Fionn Whitehead, dopo l’esordio in Dunkirk di Christopher Nolan, nei panni del giovane Adam conferma il suo talento, affrontando il non facile ritratto di un ragazzo che aprendosi alla poesia, alla musica e alla letteratura, scopre la vastità del mondo che si espande anche fuori dalla sala del Regno.
Dall’ambientazione nel centro della capitale all’ironia del devoto attendente del giudice, il Nigel Pauling interpretato da Jason Watkins, The children act – il verdetto è un’opera dallo spirito molto inglese, ma capace di appassionare a qualsiasi latitudine per i temi universali che affronta; un solido dramma adesso nelle sale italiane con Bim Distribuzione.
Didascalie immagini
- Locandina italiana
- Emma Thompson è il giudice Fiona Maye
- L’incontro di due solitudini
- Stanley Tucci è Jack, il marito di Fiona
- Fionn Whitehead è il giovane Adam / Eileen Walsh e Ben Chaplin i suoi genitori
© 2017 Filmnation Entertainment / BBC Films
IN COPERTINA
Emma Thompson è Fiona Maye
© 2017 Filmnation Entertainment / BBC Films
SCHEDA FILM
- Titolo originale: The children act
- Regia: Richard Eyre
- Con: Emma Thompson, Stanley Tucci, Fionn Whitehead, Ben Chaplin, Jason Watkins, Nikki Amuka-Bird, Anthony Calf, Rosie Cavaliero, Eileen Walsh, Nicholas Jones, Rupert Vansittart, Reena Lalbihari, Dominic Carter, Paul Kemble, Daniel Fritz, Grace Crawford, Sarah Jones, Syreeta Kumar, Avital Abergel, Raphael Desprez, Annabel Galligan, Howard Ward, Rosie Boore, Ian Kelly, Manuela Maletta, Mark Taylor, Tatjana Apukhtina, Micah Balfour, Melanie Mc Lean, Tralee Dunn, Michele Austin, Radhika Aggarwal, David Webber, Patrick Brennan, Stacha Hicks, Daniel Tuite, Shaquille Ali-Yebuah, Michaela Parker, Cathy Howse, Melody Green, Amelie Green, Michael Thomas, Chris Garner, Julian Forsyth, Michael Laskey, Robin Hooper, Andy Golding, Scott Davidson, Peter Forbes, Sharon Bower, Alan Ward, Des Mc Aleer, Anrew Havill, Wendy Nottingham, Simon Thorp, Paul Bigley, Paul Jesson, Alex Felton, Anjana Vasan, Naomi Frederick, Henrietta Clemett
- Sceneggiatura: Ian McEwan dal suo romanzo omonimo
- Fotografia: Andrew Dunn
- Musica: Stephen Warbeck
- Montaggio: Dan Farrell
- Scenografia: Peter Francis
- Costumi: Fotini Dimou
- Produzione: Duncan Kenworthy in coproduzione con Celia Duval per Filmnation Entertainment e BBC Films
- Genere: Drammatico
- Origine: Gran Bretagna, 2017
- Durata: 105′ minuti