Niente può sostituire il contatto personale reale tra gli esseri umani!
                                                                                                    Steven Spielberg
Anche se ambientato nel 2045 il nuovo film di Steven Spielberg – gradito ritorno alla fantascienza dopo più di una decade in cui il padre di E.T. non si era più concesso escursioni nel fantastico – ci parla della nostra contemporaneità e dei potenziali pericoli insiti nello sviluppo della realtà virtuale.
Ready player one racconta di un’umanità in fuga dalla realtà di un pianeta in grave crisi energetica, sconvolto da cambiamenti climatici fuori controllo, con disparità sociali sempre più accentuate e una parte ingente della popolazione costretta a vivere in precarie baraccopoli verticali.
Esiste però un mondo virtuale chiamato Oasis dove “la gente va per tutto quello che può fare, ma ci rimane per quello che può essere” in cui attraverso il proprio avatar personale è possibile vivere le più strabilianti avventure. Oasis è frutto del genio di James Halliday, mente brillante che morendo senza eredi ha lanciato una sfida all’umanità intera: chiunque sarà in grado di trovare tre chiavi nascoste nelle zone più recondite di questo universo parallelo, arrivando con esse a decodificare il mistero più intimo che il creatore ha occultato al centro della sua creatura, diventerà proprietario della sua ingente fortuna e avrà per sempre il controllo totale di Oasis.
Il colosso tecnologico mondiale IOI – Innovative Online Industries – ha reclutato e assunto migliaia di giovani creando un esercito per assicurarsi la vittoria, altri si sono uniti in bande costituite spontaneamente sul campo, ma l’adolescente Wade Watts sotto le spoglie del suo alter ego digitale Parzival partecipa in solitaria alla competizione.

Nella miglior tradizione del viaggio di crescita dell’eroe il ragazzo scopre il valore dell’amicizia, il turbamento del primo amore e persegue la vittoria al di là della ricompensa in sé, per dedizione a quel mondo fantastico e come forma di salvaguardia di un’etica che deve riaffermare il suo primato sul denaro. Con una punta di affilata ironia il film fa dichiarare il suo intento a Nolan Sorrento, presidente senza scrupoli della IOI e incarnazione del dominio liberista delle multinazionali: “sono certo di poter affittare l’80% del campo visivo alla pubblicità, prima che l’utente abbia una crisi epilettica!

Molteplici i livelli di lettura di Ready player one, che in superficie è il classico film per ragazzi pieno di effetti speciali, ma su un piano più profondo rappresenta un monito per un futuro prossimo, ormai a due passi fuori della porta. La maggior parte delle tecnologie impiegate dai cattivi per esercitare un regime di sorveglianza sul cittadino – dai droni pilotati a distanza al riconoscimento facciale delle persone in strada – sono strumenti già esistenti e in uso nella contemporaneità; i rischi per la nascita di un’entità di potere superiore a ogni rappresentanza della società civile senza controlli sono molto tangibili, come l’imminente fusione tra Bayer e Monsanto che potrebbe esserne un embrione.

Nell’era in cui la dipendenza digitale ha già fatto vittime proprio tra gli adolescenti, un film come questo che si rivolge ai più giovani invitandoli alla diffidenza in rete, dove si allacciano rapporti virtuali con sconosciuti anche potenzialmente pericolosi, è molto utile; condivisibile il messaggio che esorta comunque a non sostituire la realtà, per quanto disagevole essa possa essere, con un sogno digitale che già gli attuali videogiochi incarnano perfettamente; senza dimenticare la leggerezza con cui milioni di persone affidano informazioni personali al web. Non si è ancora spento l’eco dello scandalo Facebook con la vendita illegittima di informazioni a Cambridge Analytica.

Ready player one è anche un omaggio monumentale alla cultura pop dagli anni ’70 in poi, con innumerevoli presenze e citazioni: l’indimenticabile tuta di Michael Jackson nel video di Thriller, la Staying alive cantata dai Bee Gees in La febbre del sabato sera, il Mobile Suite Gundam e Il Gigante di ferro di Brad Bird uniti nella battaglia, King Kong a guardia di una delle chiavi, la DeLorean di Ritorno al futuro e un vero e proprio viaggio all’interno dell’Overlook Hotel di Shining, il capolavoro di Stanley Kubrick. Perfino la formula per attivare l’incantesimo ha una doppia forza evocativa, magica e nostalgica, essendo la stessa utilizzata da Merlino e Morgana nel meraviglioso Excalibur di John Boorman.

L’australiano Ben Mendelsohn – da Animal Kingdom in poi votato a incarnare la cattiveria sullo schermo – nel ruolo di Nolan Sorrento capo della IOI è citazione vivente del malvagio David Warner di Tron, due figure perfettamente sovrapponibili; allo stesso modo un irriconoscibile Mark Rylance sotto la capigliatura del creativo James Halliday evoca il Doc di Christopher Lloyd nella saga di Ritorno al futuro.
Ready Player One sarà ricordato anche per l’impiego di nuove tecnologie di realtà virtuale applicate alle riprese; con l’utilizzo di appositi occhiali Steven Spielberg ha avuto accesso diretto al set virtuale, amplificando le possibili collocazioni della macchina da presa, con risultati davvero strabilianti.

Come il personaggio di Halliday tiene al suo fianco il piccolo se stesso di sette anni, così Spielberg coltiva ancora il suo bambino interiore con un film che invita a nutrire la fantasia, ma alzando il capo più spesso dagli schermi che portiamo ormai in tasca, sempre con noi.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. Tye Sheridan è Wade Watts / Il suo avatar Parzival / Anorak, alter ego di Halliday, con la prima chiave
  3. Ben Mendelsohn è Nolan Sorrento / Le truppe della IOI al lavoro / Pazival e Art3mis: appuntamento virtuale
  4. Parzival e l’amico Aech / Wade con Samantha, Sho e Daito / Truppe IOI catapultate in Oasis
  5. Olivia Cooke e Tye Sheridan sono Sam e Wade / Il remoto nascondiglio che custodisce la seconda chiave / Le baraccopoli verticali del 2045 a Columbus, Ohio
  6. Il Gigante di Ferro prezioso alleato / King Kong custode della prima chiave / La DeLorean di Ritorno al futuro
  7. Mark Rylance è James Halliday / Il fotorealismo di Parzival / Il ninja Sho / Le truppe della IOI

© 2018 Warner Bros. Entertainment Inc. / Village Roadshow Films North America Inc. / Ratpac-Dune Entertainment LLC

IN COPERTINA
Tye Sheridan è il giovane Wade, immerso in Oasis dentro il suo furgone
© 2018 Warner Bros. Entertainment Inc. / Village Roadshow Films North America Inc. / Ratpac-Dune Entertainment LLC

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Ready Player One
  • Regia: Steven Spielberg
  • Con: Tye Sheridan, Olivia Cooke, Ben Mendelsohn, Lena Waithe, T.J. Miller, Simon Pegg, Mark Rylance, Philip Zhao, Win Morisaki, Hannah John-Kamen, Ralph Ineson, Susan Lynch, Clare Higgins, Laurence Spellman, Perdita Weeks, Joel MacCormack, Kit Connor, Leo Heller, Antonio Mattera, Ronke Adekoluejo, William Gross, Gareth Mason, Sandra Dickinson, Lynne Wilmot, Jayden Fowora-Knight, Gavin Marshall, Mark Stanley, Emily Beacock, Rosanna Beacock, Gem Refoufi, Jane Leaney, Elliot Barnes-Worrell, Asan N'Jie, Robert Gilbert, Stephen Mitchell, Letitia Wright, Kae Alexander, Josh Jefferies, Avye Leventis, Dean Street, Michael Wildman, Turlough Convery, Joe Hurst, Eric Sigmundsson, James Dryden, Danielle Phillips, Rona Morison, Khalil Madovi, Bruce Lester-Johnson, Tom Turner, Paul Barnhill, Isaac Andrews, Maeve Bluebell Wells, Naana Agyei Ampadu, Donovan Blackwood, Neet Mohan, Georgie Farmer, Kathryn Wilder, Sid Sagar, David Forman, Ian Davies, Lulu Wilson, Adolfo Alvarez, Jadah Marie, Dallas Young, Mckenna Grace, Arianna Jaffier, Armani Jackson, Britain Dalton, Jacob Bertrand, Daniel Zolghadri, Sydney Brower, Cara Pifko, Vic Chao, Cara Theobold
  • Soggetto: Ernest Cline dal suo romanzo omonimo
  • Sceneggiatura: Zak Penn, Ernest Cline
  • Fotografia: Janusz Kaminski
  • Musica: Alan Silvestri
  • Montaggio: Michael Kahn, Sarah Broshar
  • Scenografia: Adam Stockhausen
  • Costumi: Kasia Walicka Maimone
  • Produzione: Donald De Line, Kristie Macosko Krieger, Steven Spielberg e Dan Farah per De Line Pictures Production e Amblin Entertainment con Warner Bros. Pictures, Village Roadshow Pictures e Ratpac-Dune Entertainment
  • Genere: Fantascienza
  • Origine: USA, 2018
  • Durata: 140' minuti